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Cosa dice l’articolo 3 bis del codice penale

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(@angelo-greco)
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L’articolo 3 bis del Codice Penale Italiano è rubricato «Principio della riserva di codice».

Questa norma sancisce il principio della “riserva di codice” in base al quale nuove disposizioni penali, ossia norme che prevedono nuovi reati, possono essere introdotte nell’ordinamento giuridico solo se modificano il Codice Penale o se sono inserite in leggi che disciplinano in modo organico una certa materia.

Importanza dell’art. 3 bis del Codice Penale  

L’importanza di questo articolo risiede nel suo intento di mantenere coerenza e chiarezza nell’ordinamento penale. In pratica, limita la proliferazione di norme penali che potrebbero essere ridondanti o contraddittorie, focalizzandosi sull’importanza delle norme esistenti e sulla loro interpretazione.

Utilità pratica dell’art. 3 bis del Codice Penale Italiano

Questo articolo è particolarmente utile per garantire che l’ordinamento penale rimanga ordinato e coerente. Assicura che ogni nuova disposizione penale sia ben inserita nel contesto giuridico esistente, evitando così possibili confusioni o incomprensioni.

Tutto ciò è serve per garantire che i cittadini siano in grado di conoscere e quindi di comprendere le norme penali e le conseguenze delle loro infrazioni. Ciò non potrebbe facilmente succedere se, per ogni reato, fosse creata una nuova legge: il cittadino troverebbe molto complesso reperirne il testo o, addirittura, conoscerne l’esistenza. Invece l’inserimento di tutti i reati, in modo organico, in un unico corpo normativo (il codice penale o eventuali testi unici) favorisce la conoscenza, la comprensione e quindi il rispetto delle leggi. In questo modo si rende effettivo il principio secondo cui «la legge non ammette ignoranza».

Cosa dice l’art. 3 bis del Codice Penale

«Nuove disposizioni che prevedono reati possono essere introdotte nell’ordinamento solo se modificano il codice penale ovvero sono inserite in leggi che disciplinano in modo organico la materia».

Esempio pratico di applicazione dell’art. 3 bis del Codice Penale

Supponiamo che il legislatore voglia introdurre una nuova norma che punisca il “cyberbullismo”. Secondo l’articolo 3 bis, questa norma potrebbe essere introdotta solo modificando il Codice Penale o inserendola in una legge che disciplina in modo organico la materia, ad esempio una legge generale sulla protezione dei minori o sulla sicurezza informatica.

Note sull’interpretazione dell’art. 3 bis del Codice Penale 

L’interpretazione di questa norma deve tener conto del suo scopo principale: razionalizzare il sistema penale. Questo non significa che il Codice Penale o le leggi organiche siano l’unico luogo in cui possono essere introdotte nuove norme penali, ma piuttosto che qualsiasi nuova norma deve essere coerente con il sistema giuridico esistente.

Inoltre, l’articolo 3 bis è stato concepito per rispettare il principio costituzionale della rieducazione, secondo il quale la pena deve avere anche una funzione rieducativa, e non solo repressiva o sanzionatoria. Questo implica che ogni cittadino deve essere messo in grado di conoscere esattamente le norme penali e le precise conseguenze di una loro infrazione.

 
Pubblicato : 10 Luglio 2023 14:15