Una risoluzione del Parlamento Europeo sul geoblocking potrebbe rivoluzionare lo streaming sportivo, soprattutto nel calcio.
Il Parlamento Europeo ha recentemente scosso il mondo dello sport, in particolare quello del calcio, con una risoluzione che propone di rivedere le norme dell’UE sul geoblocking. Questa mossa, se trasformata in legge, potrebbe avere un impatto significativo su come guardiamo gli eventi sportivi in streaming e, in particolare, le partite di calcio. Cerchiamo di comprendere in cosa consiste la novità.
Cosa prevede la risoluzione del Parlamento Europeo?
La risoluzione, approvata con 376 voti a favore, propone di includere i servizi digitali come lo streaming sportivo nelle norme UE contro il geoblocking. Ma cos’è il geoblocking? Il geoblocking limita l’accesso ai servizi streaming in base alla posizione geografica. Ad esempio, uno spettatore in Italia potrebbe non ha accesso a eventi sportivi trasmessi da servizi di streaming stranieri.
Attualmente, il geoblocking non si applica all’e-commerce: così, ad esempio, un italiano può ben comprare prodotti da una piattaforma straniera. Ma non è così con i contenuti coperti da copyright come appunto le partite di calcio.
Come cambia lo streaming sportivo senza il geoblocking?
Se l’abolizione del geoblocking diventasse legge, si potrebbe assistere a un cambiamento radicale: un tifoso italiano, ad esempio, potrebbe abbonarsi legalmente a piattaforme straniere (ad esempio con sede in Lituania) per vedere eventi sportivi come la Serie A o la Champions League.
Quali sono le preoccupazioni legate all’abolizione del geoblocking?
Luigi De Siervo, tra gli altri, ha espresso preoccupazione per l’abolizione del geoblocking, sottolineando il rischio di una perdita economica significativa per il settore calcistico e cinematografico. Temi come la sostenibilità economica e il vantaggio indebito per le grandi piattaforme sono al centro del dibattito.
Quali sono i vantaggi di una maggiore disponibilità transfrontaliera?
Dall’altro lato i deputati europei chiedono una maggiore disponibilità transfrontaliera dei cataloghi e l’accesso agli eventi sportivi attraverso i servizi di streaming, superando le barriere geografiche: l’apertura dei blocchi potrebbe determinare maggiore competitività nei prezzi e un vantaggio per il consumatore.
L’abolizione del geoblocking potrebbe avere impatti sul finanziamento e sulla diversità culturale dei contenuti, oltre a influenzare i modelli di business esistenti e i prezzi per i consumatori.
Il Parlamento chiede di valutare l’impatto dell’inclusione dei servizi audiovisivi e di stabilire un calendario per permettere al settore di adattarsi, garantendo la conservazione della diversità culturale e della qualità dei contenuti.