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Convalida perquisizione: cos’è?

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(@mariano-acquaviva)
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La polizia può perquisire solo se c’è il decreto di autorizzazione del magistrato competente? Quali sono le conseguenze di una perquisizione illegittima?

La polizia potrebbe frugarti addosso e perfino entrare in casa tua, se ha il fondato sospetto che tu abbia commesso un crimine. A dirlo è la legge. Per procedere a tanto, però, occorre che le forze dell’ordine siano autorizzate dal magistrato oppure che ricorrano motivi di estrema urgenza che non consentono di attendere il permesso dell’autorità giudiziaria. In casi del genere, la perquisizione eseguita senza “mandato” deve essere comunque sottoposta al controllo (successivo) del pubblico ministero. È esattamente in questo contesto che si inserisce la domanda posta nel titolo del presente articolo: cos’è la convalida della perquisizione?

Come vedremo, la convalida è una procedura che riguarda solamente la perquisizione d’urgenza eseguita dalla polizia giudiziaria senza il decreto di autorizzazione della magistratura. In tutti gli altri casi, cioè quando si agisce su mandato dell’autorità giudiziaria, non si pone alcun problema di convalida, visto che la procedura è attivata su iniziativa proprio del magistrato competente. Ma non anticipiamo troppo. Se l’argomento t’interessa e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura: vedremo insieme cos’è la convalida della perquisizione.

Cos’è la perquisizione?

La perquisizione è un’attività investigativa che compie la polizia giudiziaria quando è stato commesso un reato.

Per la precisione, la perquisizione serve per rintracciare cose o persone:

  • nella prima categoria (le cose) rientrano il corpo del reato e ogni cosa pertinente al reato. Il corpo del reato è l’oggetto che è stato utilizzato per commettere il crimine oppure che rappresenta il prodotto o il profitto del crimine stesso: si pensi al coltello utilizzato per ferire una persona oppure alla collana che rappresenta il bottino di un furto. Nelle cose pertinenti al reato rientrano invece tutti gli elementi utili a identificare il responsabile o ad accertare l’illecito: si pensi alle impronte digitali su un’arma oppure a piccole tracce di effrazione su una porta. Norme speciali sono previste per la perquisizione finalizzata a rintracciare armi detenute illegalmente e sostanze stupefacenti;
  • nella seconda categoria (le persone) rientrano l’indagato, l’imputato, l’evaso e il fermato perché gravemente sospettato di delitto. In presenza di questi soggetti, l’autorità giudiziaria può disporre una perquisizione, ma solo se si deve procedere all’arresto in flagranza e se c’è fondato motivo di ritenere che ci siano cose o tracce pertinenti al reato che possono essere cancellate e che, pertanto, vanno immediatamente assicurate alla giustizia.

In estrema sintesi, possiamo quindi definire la perquisizione come l’operazione disposta dall’autorità giudiziaria ed eseguita dalla polizia, finalizzata a reperire cose attinenti a un reato addosso a persone sospette (perquisizione personale), o per cercare in determinati luoghi e abitazioni (perquisizione locale e domiciliare) indizi e prove di reato, ma anche imputati, evasi o persone indagate.

Come si procede con una perquisizione?

Sono due i modi per effettuare una perquisizione:

  • su “mandato” del giudice o del pm che segue le indagini. Si tratta della “modalità ordinaria” prevista dalla legge: l’autorità giudiziaria emette un decreto motivato con cui delega la polizia giudiziaria al compimento dell’attività investigativa, stabilendone limiti e poteri [1];
  • d’iniziativa della polizia giudiziaria, ma solo nei casi d’urgenza, quando ad esempio si deve procedere all’arresto in flagranza oppure alla cattura di un evaso, sempre che sussista il fondato sospetto che la perquisizione serva a mettere al sicuro tracce del reato che, altrimenti, andrebbero disperse [2].

Facciamo qualche esempio che possa consentire di comprendere facilmente quand’è che si può procedere a perquisizione anche senza decreto del magistrato

Perquisizione senza mandato: esempi

I carabinieri, durante un servizio di pattuglia, sorprendono un uomo uscire dalla finestra di un appartamento. Arrestato in flagranza, le forze dell’ordine sono autorizzate a perquisirlo per verificare se nasconde la refurtiva addosso.

La polizia si accorge che un uomo, nascosto in un vicolo buio, ha ceduto qualcosa a un’altra persona ricevendo in cambio del denaro. Le forze dell’ordine possono intervenire e perquisire l’uomo, se sospettano che abbia venduto della droga.

I carabinieri inseguono un ladro che riesce a rifugiarsi in casa; dovendo procedere al suo arresto, possono entrare anche contro la volontà del proprietario e, una volta al suo interno, possono procedere a perquisizione.

Cos’è la convalida della perquisizione?

La convalida della perquisizione è la procedura con cui il pubblico ministero verifica la legittimità della perquisizione d’urgenza eseguita dalla polizia giudiziaria in assenza di mandato del magistrato.

Come visto in precedenza, infatti, le forze dell’ordine possono procedere autonomamente, a prescindere dal decreto della magistratura, purché però sussistano determinate condizioni. La convalida è la procedura che consente di verificare, in un momento successivo, la legalità dell’operato della polizia.

Come funziona la convalida della perquisizione?

Quando la polizia giudiziaria esegue una perquisizione senza decreto di autorizzazione dell’autorità giudiziaria, deve trasmettere al pubblico ministero, entro 48 ore, il verbale delle operazioni compiute; il pm ha a propria volta 48 ore per convalidare la perquisizione attuata, se ne ricorrono i presupposti.

In pratica, la convalida è una procedura di garanzia per il soggetto che ha subito la perquisizione, in quanto la legge impone che l’operazione, anche se già compiuta, sia comunque valutata da un magistrato (il pm, appunto) il quale, se ritiene che l’operazione non abbia rispettato le regole stabilite dall’ordinamento, può anche non convalidare la perquisizione.

Perquisizione non convalidata: conseguenze

Ad esempio, se la polizia esegue una perquisizione personale su un soggetto che non poteva essere neppure minimamente sospettato di aver commesso un reato, allora il pm può negare la convalida delle operazioni, con la conseguenza che:

  • i beni sequestrati a seguito della perquisizione illegittima dovranno essere restituiti. Sul punto, però, la giurisprudenza ha detto che il sequestro del corpo del reato è atto dovuto e, pertanto, non può essere reso nemmeno in caso di perquisizione illegale [3]. Ad esempio, se la polizia entra in casa altrui senza alcun motivo plausibile e, ciononostante, trova della droga, potrà validamente sequestrarla;
  • in caso di danni, si potrà legittimamente chiedere il risarcimento direttamente allo Stato. Sul punto, si legga l’articolo dal titolo Danni dopo perquisizione: chi risarcisce?;
  • contro il soggetto che ha eseguito la perquisizione illegittima sarà possibile perfino sporgere denuncia per il reato di perquisizione arbitraria [4].

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Pubblicato : 11 Febbraio 2023 13:18