Contratti luce e gas: ciò che i call center non dicono
Come difendersi dai call center: le azioni penali e l’offerta di Billoo che consente di scoprire se la tua bolletta è poco conveniente.
Non esiste una persona che non riceva, almeno una volta al giorno (se non di più), almeno una chiamata illecita da un call center. I più smaliziati sono ormai pronti a chiudere la chiamata al semplice “buongiorno”. Ma c’è chi ci casca e viene letteralmente raggirato. Ecco perché abbiamo il dovere di informarci e di informare chi ci sta vicino, ma soprattutto di denunciare le situazioni più gravi al fine di proteggere chi è più indifeso, di solito gli anziani, le persone sole e quelle sprovvedute. In questo articolo vedremo ciò che i call center non ti dicono quanto si tratta di farti firmare contratti di luce e gas. Parleremo di illecito trattamento dei dati personali, di contratti che appaiono convenienti e che poi non lo sono affatto e di un’app, chiamata Billoo, che ti consente di individuare la tariffa più conveniente. Ma procediamo con ordine.
Le liste dei dati
Per la prima volta, il 6 giugno scorso, il Garante Privacy ha confiscato enormi banche dati di utenti che erano in possesso di quattro società di call center e che queste utilizzavano senza alcuna preventiva autorizzazione degli interessati. Servivano chiaramente per contattare i consumatori – decine di migliaia di soggetti – e proporre contratti di fornitura di luce e gas per conto di società terze, estranee chiaramente a questo giro ma di cui si avvantaggiavano. Dopo poco tempo poi questi stessi call center ricontattavano le medesime persone per proporre passaggi inversi fra le società fornitrici, così accrescendo le proprie provvigioni.
Ciò non ha fatto altro che rivelare quanto molti già sospettavano: i nostri dati circolano in modo illecito. Lunghe liste con i nostri nomi, cognomi, numeri di telefono, contratti in essere, finisco in mano dei call center che li utilizzano ai fini del telemarketing illegale. Come ci siamo entrati in questi elenchi? Chi li ha fatti “uscire” dai canali ufficiali?
Esistono delle liste profilate che escono “sottobanco” dagli archivi ufficiali per mano di terzi, che poi le vendono ai call center a peso d’oro.
I principali colpevoli della circolazione illegale dei dati sono i distributori locali, i titolari della rete che danno servizi come contatori, tubi, cavi. Loro hanno i vostri indirizzi, sanno chi siete, chi è il vostro fornitore. Sono società private, che hanno i vostri dati: dati che poi escono dai loro terminali in modo fraudolento per mano di consulenti informatici esterni che scaricano dai database queste liste e le vendono al mercato secondario delle agenzie. Agenzie che a loro volta si valgono di altre sub agenzie. Insomma, il rapporto si stratifica così tanto che è difficile risalire all’effettivo colpevole della circolazione dei dati. Senza contare poi che alcuni di questi call center hanno sede all’estero e lì è facile acquistare le liste dal mercato sottobanco. Ed ecco perché il Registro pubblico delle opposizioni non funziona: perché nessuno lo consulta prima di chiamarvi come invece la legge impone. E che importa se qualcuno fa la voce grossa al telefono: a conti fatti nessuno denuncia le telefonate illecite. E se anche arriva una multa, questa è abbondantemente ripagata dai lauti guadagni nel frattempo fatti. La multa del Garante diventa quasi un costo di produzione messo in conto sin dall’inizio. Voi siete i pesci piccoli, siete il plancton di questo grosso mare dove ci sono pesci di tutte le taglie.
Chi è che vi chiama davvero?
«Buon giorno, la chiamo dalla sua società dell’energia e del gas». Esordiscono quasi sempre così i call center. Non fatevi ingannare. L’Enel – o chi per lei – non impegnerebbe mai un suo dipendente per chiamare voi. Questo lavoro sporco lo lascia fare alle agenzie. E qui veniamo al primo illecito: vi stanno dicendo una bugia. Questa bugia costituisce un reato che ha un nome preciso: “sostituzione di persona”. E già questa è la prima scappatoia che avete: registrare la telefonata – perché è un vostro diritto farlo anche senza avvisare l’interlocutore – e poi depositarla ai carabinieri, alla polizia o alla procura della repubblica per sporgere la querela. E in tal caso ne risponde sia l’operatore che la stessa società per cui questi opera. A cui potete peraltro chiedere i danni.
La telefonata prosegue con una classica frase ad effetto «La tua tariffa è scaduta ma con un altro fornitore faccio in modo che resti uguale». Ecco la trama ben ordinato: si finge di essere qualcuno per proporti qualcosa che ti appare conveniente. Ti regalano prima un un problema e poi ti offrono la soluzione. E così siete portati a cambiare fornitore credendo di fare l’affare della vostra vita. Ma non è necessariamente così.
A tutti questi illeciti si aggiunge anche quello a monte di tutti: l’illecito trattamento dei dati personali che, se commesso da grossi player del mercato, integra un reato. E quindi avete ben tre capi di accusa per procedere penalmente contro chi vi telefona. Quindi, se anche è vero che il Registro pubblico delle Opposizioni non funziona, se vi fate parte attiva e dedicate un po’ più del vostro tempo – per la vostra privacy ma soprattutto per l’interesse di tutti – a combattere tali fenomeni, le soluzioni ci sono. E sono due: una segnalazione al Garante della privacy (segnalazione che potete fare online, gratuitamente, senza bisogno dell’avvocato) e una querela penale (anche questa gratuita e senza necessità di assistenza legale).
La bugia della tariffa
Quando dovete concludere un contratto telefonico, è normale chiedersi se sia più conveniente una compagnia piuttosto che un’altra, perché siete abituati a tariffe ed offerte fisse, quelle cioè che restano in vita per sempre. Ma le cose non vanno così quando invece parliamo di fornitori dell’energia. In questo caso infatti le compagnie non hanno un prezzo fisso, ma una tariffa che varia periodicamente. Sono delle promozioni che hanno una data di scadenza. In buona sostanza, al momento in cui concludete un contratto vi viene prospettata di solito una tariffa più conveniente di quella che già avete tanto da apparirvi estremamente conveniente e vantaggiosa. Ciò che però non vi dicono i call center – e che lasciano scoprire alla vostra malizia – è che quella tariffa ha una scadenza. E quando scade questa tariffa, tornerete a pagare probabilmente di più: insomma ciò che prima era conveniente non è detto che lo sia dopo sei mesi. Quindi per non pagare più del dovuto, dovete tenervi sempre aggiornati, un po’ come con il mercato azionario. Dovete sempre verificare quando scade la vostra tariffa ed essere pronti a uno switch off.
Il mercato libero presuppone che l’utente abbia periodicamente la “voglia” di andare a rivedere il prezzo.
Come avere una tariffa conveniente per luce e gas
Esiste un’app che rivela esattamente, in ogni momento dell’anno, se la vostra tariffa è conveniente o meno. Quest’app che è completamente gratuita, si chiama Billoo. Che dovete fare? Dovete solo caricare la vostra bolletta e Billoo vi dice se avete una tariffa vantaggiosa. Così se qualcuno vi telefona e vi dice che la vostra tariffa è vecchia ed è chiara, potete verificare se vi sta dicendo una bugia o la verità.
Billoo individua immediatamente eventuali anomalie sulla vostra bolletta. E le dà un voto da 1 a 10: dove 10 il massimo, vuol dire che hai una bolletta estremamente competitiva. Invece se hai un voto basso è meglio se cambi fornitore. Billoo ti dice anche se ci sono addebiti di voci non richieste sulla tua povera bolletta: magari stai ancora pagando qualcosa che non vuoi o che non devi pagare. E non solo: senza bisogno che sia il call center a dirvelo, Billoo vi dice in quel momento chi applica la tariffa più vantaggiosa. E vi fa lo switch off in pochi secondi.
Inoltre Billoo non utilizza i vostri dati e li cancella immediatamente. Billoo ha sistemi informatici e procedure compliance con GDPR che vi garantiscono in tutto e per tutto.
A volte difendersi dalle truffe non richiede chissà quale competenza, ma solo un minimo di conoscenza.
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