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Contratti aleatori: cosa sono?

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(@mariano-acquaviva)
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Perché il contratto d’assicurazione è paragonabile ai giochi d’azzardo e alle scommesse? Cos’è l’eccessiva onerosità sopravvenuta?

Si può sottoscrivere un contratto senza sapere di preciso a cosa si andrà in conto? Sì, e non per forza bisogna essere degli sprovveduti per fare ciò. Firmare un contratto dal contenuto incerto è molto più frequente di quanto si possa credere; basti pensare, per esempio, alla rc auto, con cui si aderisce a una polizza e si paga un premio senza sapere se il sinistro contro il quale ci si assicura avverrà mai. Con il presente articolo parleremo proprio di questo argomento: vedremo cioè cosa sono i contratti aleatori.

Come meglio diremo nel prosieguo, i contratti aleatori sono caratterizzati dall’incertezza delle prestazioni, nel senso che non è dato sapere con sicurezza se queste dovranno effettivamente essere eseguite oppure no. Si pensi, ad esempio, al “Gratta e Vinci” oppure alle scommesse sportive: in tutti questi casi ciò che è certa è soltanto la somma che si deve pagare per giocare. Ma procediamo per gradi. Se l’argomento t’interessa, prosegui nella lettura.

Cos’è l’alea?

“Alea” significa “rischio”. Si tratta di un termine poco utilizzato nel linguaggio comune ma che, in ambito giuridico, ha un’estrema importanza. Vediamo perché.

Cosa sono i contratti aleatori?

Sono definiti “aleatori” i contratti in cui non è certa la prestazione, in quanto subordinata al verificarsi di un evento futuro e incerto che non dipende dalla volontà delle parti.

È il caso del contratto di assicurazione: l’assicurato si obbliga a pagare periodicamente un premio, a fronte del quale l’assicuratore pagherà l’indennizzo, ma solo al verificarsi del rischio garantito (ad esempio, del sinistro stradale, dell’incendio della casa, ecc.).

Insomma: i contratti aleatori sono quelli in cui l’incertezza è parte integrante dell’accordo, in quanto l’esistenza delle prestazioni o la loro entità dipende da un evento del tutto indipendente dalla volontà delle parti.

Esempi di contratti aleatori

Come detto, esempio classico di contratto aleatorio è l’assicurazione. In questo caso, infatti, è possibile che il premio venga pagato per un lungo periodo di tempo senza che l’assicuratore sia tenuto ad effettuare alcuna prestazione. In questa ipotesi, l’assicurato, avendo versato inutilmente i premi, subisce l’alea del contratto,

È anche possibile, però, che il sinistro si verifichi il giorno successivo alla conclusione del contratto: in questo caso, è l’assicuratore a subire l’alea del contratto, dovendo versare all’assicurato una somma superiore ai premi riscossi.

Si pensi anche alla polizza vita. Una persona, giovane e in perfetta salute, sottoscrive il contratto stabilendo che, alla sua morte, l’assicuratore dovrà pagare un certo capitale alla propria famiglia. Il giorno dopo, l’assicurato muore in un incidente stradale, costringendo l’assicurazione a pagare il capitale pattuito senza aver ricevuto praticamente nulla in cambio.

Sono contratti aleatori anche quelli in cui la prestazione dipende dalla fortuna o dall’abilità: si pensi ai giochi e alle scommesse.

Chi scommette una somma di denaro sull’esito di una partita di calcio sa per certo che dovrà pagare per fare la puntata ma non è affatto sicuro che riceverà in cambio qualcosa (tranne l’ebbrezza del rischio, per l’appunto).

Quelli finora visti sono contratti aleatori “per natura”, nel senso che nascono così, non potendo essere qualcosa di diverso.

Nulla esclude che le parti possano rendere aleatorio, cioè rischioso e incerto, un contratto che, normalmente, non avrebbe queste caratteristiche.

È il caso di chi si impegna ad acquistare una certa quantità di prodotti (vino, olio, ecc.) a un prezzo fisso, a prescindere dalla quantità che il venditore riuscirà a produrre. L’alea, in questo caso, sta nell’incertezza della quantità di beni, con la conseguenza che: se la produzione sarà buona, a guadagnarci sarà l’acquirente; se la produzione dovesse essere scarsa, invece, a guadagnarci sarebbe il venditore.

Come funzionano i contratti aleatori?

Per i contratti aleatori la legge prevede una specifica disciplina.

Innanzitutto, va subito detto che un contratto aleatorio senza rischio sarebbe totalmente nullo. A proposito delle assicurazioni, la legge dice che il contratto è nullo se il rischio non è mai esistito oppure se ha cessato di esistere prima della conclusione del contratto [1].

Non avrebbe senso stipulare un’assicurazione sulla vita sapendo che l’assicurato morirà a breve in quanto, venendo meno l’alea, cioè il rischio, si avrebbe tutt’altro tipo di accordo.

Tanto è confermato dall’altra norma [2] secondo cui, se il rischio cessa di esistere dopo la conclusione del contratto, l’accordo si scioglie.

Insomma: il rischio è elemento essenziale e imprescindibile di ogni contratto aleatorio.

Da tanto deriva l’inapplicabilità di tutte quelle norme che consentono di sciogliere il contratto per eccessiva onerosità [3].

La legge dice infatti che, nei contratti in cui ognuna delle parti deve dare qualcosa, se la prestazione di una di loro diventa eccessivamente onerosa per il verificarsi di avvenimenti straordinari e imprevedibili, è possibile sottrarsi all’impegno chiedendo la risoluzione dell’accordo [4].

Ad esempio, se una parte si impegna a comprare dall’altra un certo quantitativo di legname ma, a causa di un incendio di grandi dimensioni, questa materia prima comincia a scarseggiare e, pertanto, ad avere un costo proibitivo, ci si potrà sottrarre all’obbligo per l’eccessiva onerosità sopraggiunta della prestazione.

Ebbene, questa causa di risoluzione del contratto non si applica aa contratti aleatori i quali, per natura, sono incerti e rischiosi per chi li sottoscrive.

The post Contratti aleatori: cosa sono? first appeared on La Legge per tutti.

 
Pubblicato : 18 Febbraio 2023 17:00