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Condominio e bonus facciate: che fare se l’impresa non avvia i lavori?

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(@paolo-florio)
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Una recente sentenza del Tribunale di Torino pone l’accento sulle responsabilità delle imprese che non danno corso ai lavori appaltati. Ecco cosa devi sapere.

Hai mai stipulato un contratto per dei lavori straordinari nel tuo condominio, ad esempio quelli relativi a qualche “bonus edilizio”, ma l’impresa non ha avviato o concluso le opere per come concordato? Sei conscio di cosa accade quando l’appaltatore con cui è stato firmato il contratto (e che magari ha già riscosso l’anticipo) non rispetta gli accordi? Una recente sentenza del Tribunale di Torino (sent. n. 3756 pubblicata il 2 ottobre 2023) chiarisce che fare se l’impresa non avvia i lavori in condominio per il bonus facciate.

L’illustrazione del caso specifico può servire per trarne un valido insegnamento e una consulenza legale sull’argomento.

Cosa è successo in questo specifico caso?

Il Tribunale di Torino ha affrontato una controversia tra un condominio e un’impresa cui era stato affidato un appalto per lavori straordinari sulle facciate. Nonostante il condominio avesse provveduto ai pagamenti concordati, l’impresa non aveva dato avvio ai lavori. Di fronte alle numerose diffide inviate dal condominio, l’impresa aveva proposto un passaggio di crediti ad un’altra azienda, proposta che il condominio aveva però declinato.

Quali sono le responsabilità dell’impresa in caso di mancato avvio dei lavori?

La decisione del tribunale ha stabilito che l’impresa, in mancanza di valide giustificazioni, è tenuta a restituire al condominio il 10% del bonus facciata. Inoltre, l’impresa è obbligata a rimborsare gli oneri tecnici, tra cui l’asseverazione di congruità delle spese, la stesura del computo metrico e il visto di conformità.

Come può un condominio tutelarsi in questi casi?

È fondamentale che nel contratto di appalto vengano chiaramente indicati i termini e le condizioni delle prestazioni. In caso di mancato rispetto di queste tempistiche, il contratto potrebbe intendersi automaticamente risolto. Grazie all’articolo 1454 del Codice civile, il committente può intimare all’appaltatore di rispettare le obbligazioni entro un termine prestabilito, spesso non inferiore ai quindici giorni.

Quali sono le conseguenze per l’impresa che non rispetta gli accordi?

L’appalto è un contratto che prevede l’esecuzione di un’opera in cambio di un corrispettivo. Se l’impresa non avvia, conclude, o realizza solo una parte dei lavori entro il termine concordato, può ritenersi responsabile e tenuta a risarcire i danni al committente. In caso di mancati lavori o di grave inadempimento, il committente ha il diritto di risolvere il contratto di appalto.

Quali sono le giustificazioni che un’impresa può presentare per non aver iniziato i lavori?

Le giustificazioni valide potrebbero includere eventi imprevisti come calamità naturali, problemi strutturali emergenti durante l’ispezione preliminare o ritardi nella consegna dei materiali. Tuttavia, nel caso preso in esame dal Tribunale di Torino, l’impresa non ha fornito giustificazioni ritenute valide per il mancato avvio dei lavori.

 
Pubblicato : 11 Ottobre 2023 13:30