forum

Condominio: cosa fa...
 
Notifiche
Cancella tutti

Condominio: cosa fare contro i rumori della ristrutturazione?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
65 Visualizzazioni
(@mariano-acquaviva)
Post: 2324
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Tutti i rimedi a cui può ricorrere il condomino che non può riposare per via dei lavori commissionati dall’assemblea o dal singolo proprietario.

Chi vive in condominio deve sopportare non solo gli schiamazzi dei vicini ma anche i rumori che possono provenire dagli interventi di manutenzione dell’edificio. Purtroppo si tratta di un problema frequente a cui sembra non esserci rimedio, visto che i lavori sono deliberati proprio dall’assemblea. Ma è proprio così? Davvero non si può fare niente contro i rumori della ristrutturazione condominiale?

In realtà, come vedremo a breve, esistono alcuni rimedi da poter invocare a tutela delle proprie ragioni: anche l’impresa che esegue le opere, infatti, deve rispettare non solo le generali norme civilistiche previste dalla legge ma anche il regolamento condominiale e quello di polizia urbana approvato dal Comune. Approfondiamo al questione.

I rumori intollerabili della ristrutturazione

La legge dice che devono essere tollerate le immissioni rumorose, purché non siano intollerabili. Nello stabilire se un’immissione acustica sia sopportabile o meno il giudice deve prendere in considerazione il concreto stato dei luoghi [1].

Orbene, è evidente che i lavori di un’impresa edile siano inevitabilmente rumorosi; di tanto terrà conto il giudice nel valutare la condotta dell’appaltatore, la quale deve ritenersi legale se le attività, sebbene particolarmente fastidiose all’udito, siano state strettamente necessarie per la realizzazione dell’opera commissionata.

In altre parole, non si può chiedere all’escavatore oppure a una macchina da demolizione di non fare rumore, se ciò serve per portare a termine l’incarico assegnato.

Ciò non significa, però, che i lavori di ristrutturazione debbano protrarsi senza sosta per tutto il giorno e a qualsiasi ora. Vediamo perché.

Ristrutturazione, rumori e regolamento condominiale

Le fasce di silenzio eventualmente previste all’interno del regolamento condominiale sono valide anche per coloro che eseguono lavori di ristrutturazione all’interno dell’edificio, per conto del condominio o del singolo condomino.

Ciò significa che, se il regolamento stabilisce ad esempio che dalle 13 alle 16 e dopo le 22 non si debba disturbare il riposo delle persone, tali orari devono essere rispettati anche dall’impresa che sta eseguendo i lavori, con la conseguenza che durante tali fasce gli interventi dovranno arrecare il minor fastidio possibile.

È compito del committente imporre all’impresa appaltatrice il rispetto del regolamento condominiale; pertanto, se la ristrutturazione è stata ordinata dall’assemblea, dovrà essere l’amministratore a comunicare alla ditta quali sono le fasce orarie di silenzio, mentre tale incombenza spetterà al singolo condomino se i lavori sono eseguiti all’interno dell’appartamento privato.

L’inadempimento può comportare, rispettivamente, la revoca dell’incarico all’amministratore e l’irrogazione di una multa al condomino (ove il regolamento preveda l’applicazione di multe condominiali).

Peraltro, si tenga conto che la legge impone al condomino che voglia intraprendere dei lavori per conto proprio di darne comunque comunicazione all’amministratore, affinché quest’ultimo possa avvisare tutti gli altri [2].

Non si tratta di una richiesta di permesso ma semplicemente di un modo per far sapere agli altri condòmini che potrebbero esserci dei disagi per via degli interventi commissionati.

Ristrutturazione, rumori e regolamento condominiale

Il regolamento di polizia urbana, adottato dai Comuni in conformità allo statuto, può stabilire gli orari durante i quali i grandi interventi di ristrutturazione edilizia debbano essere eseguiti, in modo tale da preservare il riposo delle persone, garantendo il quieto vivere civile.

Per tutelarsi dai rumori provenienti dalle ristrutturazioni condominiali è quindi possibile prendere visione delle norme locali per verificare cosa stabiliscono: solitamente, infatti, ogni Comune detta dei limiti per l’esercizio di professioni, arti o mestieri rumorosi o incomodi.

Rumori ristrutturazione condominiale: come tutelarsi?

Tanto premesso, per tutelarsi dai rumori della ristrutturazione condominiale è possibile:

  • diffidare il committente (amministratore o singolo condomino) affinché faccia rispettare le fasce di silenzio stabilite dal regolamento condominiale, pena l’applicazione delle multe eventualmente previste;
  • segnalare al Comune la violazione degli orari stabiliti all’interno del regolamento di polizia urbana, con conseguente sanzione amministrativa a carico della ditta che non li rispetta;
  • se i rimedi di cui sopra non dovessero essere sufficienti (o non potessero trovare applicazione per via dell’assenza di previsioni regolamentari), è sempre possibile agire in giudizio lamentando l’intollerabilità dei rumori, ad esempio provando che i lavori vengono eseguiti anche di notte o comunque in orari normalmente destinati al riposo delle persone, ovvero che gli stessi provocano più rumore di quanto sarebbe necessario. Il giudice, valutato lo stato dei luoghi, magari anche attraverso una perizia fonometrica eseguita dal Ctu, può imporre alla ditta di lavorare rispettando certi orari e/o adottando le dovute precauzioni volte ad attutire quanto più è possibile le immissioni acustiche.
 
Pubblicato : 1 Settembre 2023 15:00