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Commerciante può rifiutare pagamento con bancomat?

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(@mariano-acquaviva)
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Esiste una soglia al di sotto della quale gli esercenti possono rifiutare di usare il Pos? Cosa fare per denunciare chi viola le regole?

Per combattere l’evasione fiscale l’ordinamento giuridico pone un limite all’uso dei contanti incentivando, al contempo, l’utilizzo di mezzi di pagamento tracciabili, come ad esempio bonifici, assegni e carte di credito. A tal proposito, la legge ha imposto a tutti i titolari di esercizi pubblici e ai professionisti di dotarsi di Pos per ricevere il pagamento con carta. È in questo contesto che si inserisce la seguente domanda: un commerciante può rifiutare il pagamento con bancomat?

Il quesito è molto richiesto in rete, in quanto il continuo susseguirsi di norme ha creato non poca confusione sull’argomento. Con il presente articolo vedremo dunque se c’è una soglia al di sotto della quale gli esercenti possono rifiutare di usare il Pos e cosa fare per denunciare chi non è in regola.

Cos’è il Pos?

Il Pos è un dispositivo elettronico che consente di effettuare pagamenti mediante moneta elettronica, ovvero tramite carte di credito, di debito o prepagate.

Il Pos (acronimo che deriva dall’inglese “Point of sale”, che significa letteralmente “punto di vendita”) è quindi un terminale di pagamento, un macchinario che permette di poter utilizzare le carte di pagamento, così da trasferire i soldi da un conto a un altro.

Il Pos è obbligatorio?

Tutti gli esercenti e i professionisti (compresi quindi medici, avvocati, ecc.) devono accettare i pagamenti con Pos, cioè con carta. In caso contrario, scatta una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento con moneta elettronica.

In Italia, dunque, è obbligatorio avere il Pos per:

  • negozi e attività commerciali;
  • artigiani;
  • bar, pizzerie, ristoranti e altre attività di ristorazione;
  • liberi professionisti che esercitano in proprio e hanno un rapporto diretto con il cliente (ad esempio: tassisti, avvocati, parrucchieri, commercialisti, terapisti);
  • hotel, B&B, agriturismi e altre attività ricettive.

Un commerciante può rifiutare il pagamento con il Pos?

Un commerciante non può mai rifiutare il pagamento con bancomat, anche qualora si tratti di dover pagare un importo irrisorio, come ad esempio quello necessario per un caffè.

Ciò significa che tutti gli esercenti attività commerciali e i professionisti sono tenuti ad accettare che il pagamento avvenga con Pos, senza che esista una soglia minima al di sotto della quale ci si possa rifiutare di far pagare con il bancomat.

Insomma: è diritto di ogni cittadino pagare con carta, a prescindere dall’importo.

Cosa fare se non accettano il bancomat?

Come comportarsi nel caso in cui il commerciante rifiuti il pagamento con bancomat? È innanzitutto possibile segnalare la condotta scorretta alle autorità, nello specifico alla guardia di finanza, la quale provvederà a elevare la sanzione vista sopra per coloro che sono sprovvisti di Pos (multa di 30 euro più il 4% della transazione rifiutata).

Inoltre, se il commerciante è senza Pos oppure non accetta il pagamento con carta o bancomat si può andare via senza pagare, rinviando l’adempimento del debito a un momento successivo, ad esempio a quando il cliente avrà prelevato i soldi necessari.

il commerciante può mettere un limite all’uso del Pos?

Vale la pena di ricordare che sono illegali anche eventuali limiti di spesa all’utilizzo del Pos: si pensi al barista che non accetta il bancomat per micropagamenti al di sotto di dieci euro. È inoltre illecita ogni maggiorazione di pagamento per l’uso del Pos.

In tutti questi casi, per l’esercente scatta la solita sanzione della multa di 30 euro più il 4% della transazione rifiutata.

 
Pubblicato : 1 Marzo 2023 19:30