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Come vendere su Amazon da privati

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(@paolo-remer)
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Come creare la propria attività di vendita non professionale di prodotti sul più famoso sito di e-commerce del mondo.

Amazon, la famosa piattaforma mondiale dell’e-commerce, non è riservata ai rivenditori professionali: anche i privati, senza partita Iva ed iscrizione alla Camera di commercio, possono vendere i propri prodotti, creando le offerte ed inserendole nella propria pagina che sarà visibile nel marketplace. Vediamo come vendere su Amazon da privati: come iscriversi alla piattaforma, quali sono le condizioni, gli adempimenti ed i limiti oltre i quali conviene passare ad un piano di vendita professionale.

Come diventare un venditore su Amazon

La prima cosa da fare per diventare un venditore su Amazon è iscriversi alla piattaforma – l’indirizzo Internet per chi opera dall’Italia è https://sell.amazon.it/vendere-online – e creare il proprio account nominativo.

La registrazione iniziale è gratuita (Amazon richiederà le commissioni in base al piano scelto, che esamineremo nel paragrafo successivo) e chiederà l’inserimento dei propri dati personali, e, in particolare, il numero di carta di credito, un recapito telefonico e le coordinate bancarie con codice Iban, ma tra questi non figura la partita Iva, se si sceglie l’opzione del piano individuale che ti esporremo nel prosieguo.

Come creare un negozio su Amazon

All’iscritto verrà chiesto di dare un nome di libera scelta al suo negozio su Amazon, e, ovviamente, una password necessaria per poter accedere in qualsiasi momento al proprio store, inserendo di volta in volta i prodotti da offrire in vendita, il prezzo, la descrizione e le immagini.

Si può operare sia da Pc sia tramite app su smartphone: Amazon mette a disposizione per i venditori – chiamati seller – la versione per Android e quella per iOS, a seconda del dispositivo utilizzato. In entrambi i casi il menu contiene tutte le sezioni necessarie per operare: gestione ordini, inventario, creazione e modifica degli annunci di vendita, ed anche una parte dedicata alle comunicazioni, per fornire assistenza ai clienti e rispondere alle loro domande.

Tieni presente che quando l’utente cerca un determinato articolo, Amazon fornisce in risposta una «pagina prodotto», nella quale confluiscono le migliori offerte dei venditori. Per distinguersi al meglio tra i concorrenti, oltre al prezzo, è bene pensare all’inserimento di informazioni chiare ed utili sul proprio prodotto, per aiutare i clienti a capire in cosa si distingue dagli altri simili.

Quale piano di vendita scegliere su Amazon

Bisogna, poi, scegliere il piano di vendita tra i due proposti da Amazon: esiste un piano di vendita individuale, che costa 0,99 € per ogni articolo venduto, ed un piano di vendita professionale, per il quale si pagano 39 € al mese, indipendentemente dal numero di articoli venduti. In entrambi i casi, a questa tariffa bisogna aggiungere il costo delle eventuali commissioni di vendita aggiuntive (chiamate da Amazon «commissioni di segnalazione»), applicate sui singoli prodotti: in genere, vanno dal 7% al 15% del prezzo totale, a seconda della categoria.

Per chi vende su Amazon da privato è consigliabile aderire al primo, cioè al piano di vendita individuale, che è il più adatto per chi offre una quantità limitata di prodotti: ad esempio, a chi vuole vendere i propri oggetti di seconda mano o anche le creazioni artigianali homemade, fatte in casa. La logistica di Amazon, cioè la possibilità di spedire i prodotti al destinatario avvalendosi del servizio offerto dalla piattaforma, è disponibile anche per questo tipo di piano.

Quando conviene diventare venditori pro su Amazon

Viceversa, per chi opera su larga scala commerciale è opportuno scegliere il piano di vendita professionale, specialmente se prevede di superare i 40 articoli venduti al mese (è la soglia oltre la quale si perde la convenienza del piano individuale, perché si paga di più) e vuole anche pubblicizzare i suoi prodotti attraverso la vetrina di Amazon. In questi casi è anche necessario avere la partita Iva (anche Amazon richiede di comunicare il numero, sia pure soltanto a fini informativi), perché si è considerati venditori abituali, e non occasionali, e questo a prescindere dal volume di ricavi conseguiti.

È possibile iniziare con il piano individuale e poi, dopo le prime esperienze positive, modificare l’opzione passando a quello professionale, che è favorito dall’algoritmo di Amazon nel posizionamento tra i risultati di ricerca. Se il numero di articoli venduti mensilmente rimane contenuto, al di sotto dei 40 pezzi, non conviene cambiare piano, altrimenti sì. Recentemente Amazon ha unificato tutti i marketplace europei  che operano online: in questo modo è possibile vendere da un unico account in tutti i Paesi membri dell’Unione europea.

Approfondimenti

Leggi anche “Posso vendere da privato su Amazon?” e, per gli adempimenti fiscali, “Vendite su Internet: bisogna dichiararle?“.

 
Pubblicato : 27 Agosto 2023 09:00