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Come si ripartiscono le spese per l’antenna centralizzata?

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(@angelo-greco)
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Scopri come si dividono le spese per la riparazione dell’antenna comune in un condominio, anche tra coloro che non la usano perché hanno un impianto autonomo o non hanno la televisione.

In un condominio dotato di antenna terrestre e satellitare, sorge spesso la domanda: se l’antenna si guasta, chi deve sostenere i costi di riparazione, specialmente se alcuni condomini non la utilizzano? E qual è la maggioranza necessaria per deliberare l’installazione di una nuova antenna?

Di tanto si è occupata la giurisprudenza in diverse occasioni, chiarendo innanzitutto come si ripartiscono le spese per l’antenna centralizzata e, in secondo luogo, quali condomini devono partecipare a tale onere. Vedremo qui di seguito anche come ha influito la riforma del condominio in tema di quorum. Ma procediamo con ordine.

Qual è la maggioranza per l’installazione di un’antenna condominiale?

L’antenna condominiale deve essere approvata da:

  • la maggioranza dei condomini presenti in assemblea (il 50%+1);
  • che rappresentino almeno un terzo dei millesimi dell’edificio.

Tale quorum è necessario anche per la sostituzione dell’impianto o l’eliminazione dello stesso.

Si può usare il tetto per installare una propria antenna?

L’articolo 1102 del codice civile consente a ciascun condomino di utilizzare gli spazi comuni per i propri scopi a patto di non alterare la destinazione dell’area e non pregiudicare il decoro architettonico dello stabile. La giurisprudenza ritiene che ogni condomino abbia il diritto a installare una propria antenna, conseguenza della libertà di parola prevista dalla Costituzione (ci si può esprimere liberamente solo se si è informati e quindi se si dispone di mezzi come la tv). Chiaramente non bisogna occupare troppo spazio, tanto da impedire agli altri condomini un pari uso dell’area.

A tal fine il condomino può usare, in assenza di altri spazi, anche la terrazza di proprietà esclusiva.

Il primo comma dell’articolo 1122-bis del Codice Civile precisa che le installazioni di impianti non centralizzati per la ricezione radiotelevisiva possono essere realizzate sugli spazi comuni, ma in modo da non arrecare danno al condominio o alle proprietà individuali. Inoltre, è fondamentale preservare il decoro dell’edificio. Questo significa che l’installazione dell’antenna deve essere discreta (non occupare cioè troppo spazio) e non deve compromettere l’aspetto estetico del condominio.

Cosa fare in caso di modifiche alle parti comuni? Se per installare l’antenna è necessario modificare parti comuni del condominio, il condomino interessato deve informare l’amministratore di condominio. Deve fornire dettagli specifici sugli interventi da realizzare. Successivamente, l’assemblea condominiale può proporre modalità alternative o imporre precauzioni per proteggere la stabilità, la sicurezza o il decoro dell’edificio. L’assemblea può anche ripartire l’uso delle superfici comuni, come il lastrico solare, rispettando le norme del regolamento di condominio.

L’assemblea non può semplicemente negare il permesso per gli interventi, ma può suggerire soluzioni alternative o richiedere garanzie, anche economiche, per eventuali danni. Inoltre, è possibile installare l’antenna anche nella proprietà di un vicino o attraversare la sua proprietà con cavi, secondo quanto previsto dall’articolo 90 del D.LGS 259/03.

Chi deve pagare la riparazione dell’antenna in un condominio?

Tutti i condomini devono partecipare alle spese di riparazione o sostituzione dell’antenna centralizzata.

Anche il condomino che non utilizza l’antenna è tenuto a contribuire ai costi di riparazione. Questo perché, secondo l’articolo 1117, n. 3, del Codice Civile, l’antenna tv e l’impianto satellitare sono considerati beni comuni di un condominio, a meno che non sia stabilito diversamente da un patto raggiunto all’unanimità.

L’articolo 1118 del Codice Civile stabilisce che un condomino non può rinunciare ai diritti sulle parti comuni né può esimersi dal contribuire alle spese per la loro conservazione. Questo include l’antenna comune e l’impianto satellitare.

Ciò che conta quindi non è l’uso effettivo ma quello potenziale. Pertanto sono esclusi dal pagamento delle spese per l’antenna solo coloro che non sono serviti dall’impianto come, ad esempio, chi non ha un appartamento ma è titolare solo di una cantina o di una soffitta in cui l’impianto tv non arriva e non c’è.

Come vengono ripartite le spese per le parti comuni in condominio?

Le spese necessarie per la conservazione delle parti comuni, come l’antenna, sono divise tra i condomini proporzionalmente al valore della loro proprietà, come stabilito dall’articolo 1123 del Codice Civile. In pratica, ciò significa che si basano sui millesimi di proprietà di ciascun condomino.

Un condomino può opporsi all’installazione di un’antenna satellitare?

Interessante notare che, secondo la legge 66/2001, l’installazione di un’antenna satellitare è considerata una innovazione necessaria. Pertanto, un condomino non può opporsi a tale installazione se l’assemblea condominiale la approva a maggioranza. Questo è stato confermato da una sentenza del giudice di pace di Monza del 15 marzo 2005.

 
Pubblicato : 19 Dicembre 2023 15:15