Come si prende la multa al semaforo?
Il passaggio con il semaforo rosso costituisce una violazione al Codice della strada accertabile dagli agenti addetti al controllo del traffico oppure con i photored.
Il Codice della strada è molto severo nel sanzionare i conducenti di mezzi, ad esempio gli automobilisti o i motociclisti, che attraversano gli incroci durante il periodo di accensione del semaforo con il segnale di arresto, cioè con la luce rossa. Parimenti, punisce in maniera rigorosa coloro che non osservano il semaforo giallo ai quali applica le medesime sanzioni previste per il passaggio con il rosso. In entrambi i casi, infatti, il comportamento può causare un pericolo per la circolazione e per la sicurezza di tutti gli utenti della strada. Come e quando si prende la multa al semaforo?
Per rispondere alla prima domanda bisogna distinguere a seconda se il rilevamento dell’infrazione avvenga contestualmente, cioè nel momento in cui viene commessa la violazione, o attraverso particolari dispositivi o apparecchiature.
Relativamente al quando si prende la multa al semaforo, non sempre è facile stabilirlo con certezza. Se da un lato l’articolo 41 del Codice stradale dispone che la luce rossa ha il significato di arresto [1], quindi, se accesa, il conducente deve necessariamente fermarsi, nella pratica però bisogna valutare ad esempio se il passaggio vietato sia stato commesso in una situazione di necessità. Lo stesso discorso vale con il semaforo giallo. Anche in tale ipotesi il guidatore deve fermarsi a meno che la luce si illumini proprio nel momento in cui si trova a ridosso dell’incrocio e l’arresto subitaneo può causare intralcio agli altri guidatori.
Come si prende la multa al semaforo?
La multa al semaforo si può prendere al momento del compimento dell’infrazione, se sono presenti sul posto degli agenti addetti al controllo del traffico, ad esempio i vigili urbani, che fermano il trasgressore e gli consegnano il verbale di contravvenzione.
Altresì, la multa al semaforo si può prendere in “differita”, se l’accertamento della violazione avviene tramite specifici apparecchi elettronici omologati, i cosiddetti photored, che vengono installati presso gli incroci regolati da semaforo per documentare il passaggio con il rosso da parte dei veicoli. Tali apparecchi non si attivano se il passaggio avviene con la luce gialla accesa.
Se l’infrazione viene rilevata dai photored, il verbale con gli estremi precisi e dettagliati della violazione deve essere notificato al trasgressore entro 90 giorni dall’accertamento [2].
Come funzionano i photored?
l photored si avvalgono di sensori di rilevamento nascosti nell’asfalto posizionati nei pressi della linea di arresto, che si attivano con il passaggio dei veicoli. In pratica, viene fatta una prima foto dopo che è scattato il rosso, cioè quando i veicoli attraversano i rilevatori nell’asfalto posti prima della linea di arresto mentre una seconda foto viene scattata quando gli stessi veicoli attraversano il secondo sensore.
Esistono poi alcuni photored che sono costituiti solo da fotocamere.
Per certificare l’avvenuta violazione della norma del Codice della strada che sanziona il passaggio vietato [3], le foto devono ritrarre la luce rossa del semaforo e il veicolo in transito.
Come tutte le apparecchiature di regolazione e rilevamento della infrazioni al Codice stradale i photored devono essere omologati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prima della commercializzazione e dell’installazione [4]. L’omologazione serve a testare l’affidabilità degli apparecchi.
Quando si prende la multa con il semaforo rosso?
Il Codice stradale prevede che durante il periodo di accensione della luce rossa, i veicoli non devono superare la striscia di arresto. Se tale striscia dovesse mancare i veicoli non devono impegnare l’area di intersezione, né quella di attraversamento pedonale né devono oltrepassare il segnale, in modo da poterne osservare le indicazioni [5].
In generale la multa con il semaforo rosso si prende quando si passa lo stop segnato sull’asfalto, anche solo con le ruote anteriori. Tuttavia, non sempre è così. Infatti, in una recente sentenza [6] è stato stabilito che se il conducente supera di poco la linea d’arresto senza però attraversare l’incrocio, non compie alcuna violazione al Codice della strada.
Nel caso concreto dai fotogrammi della telecamera posizionata in prossimità del semaforo, risultava solo parzialmente la targa del veicolo. Invece, affinché l’infrazione si possa considerare commessa, occorre che si possano leggere sia la targa anteriore sia la targa posteriore del mezzo. Deve anche risultare con chiarezza che l’auto abbia superato la zona centrale dell’incrocio.
Com’è sanzionato il passaggio con il semaforo rosso?
Il conducente del veicolo che prosegue la marcia nonostante il semaforo rosso è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 167 euro a 665 euro [7] oltre alla decurtazione di 6 punti dalla patente. In caso di neopatentato, la decurtazione è di 12 punti.
Se lo stesso soggetto incorre in un periodo di 2 anni nella violazione per almeno 2 volte, all’ultima infrazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 mesi [8].
Se la violazione avviene tra le ore 22 e le ore 7, le sanzioni amministrative pecuniarie sono aumentate di un terzo [9].
Semaforo rosso: in quali casi si può passare?
Vi sono dei casi in cui è consentito passare anche se il semaforo è acceso con la luce rossa e, in particolare, quando il conducente si trova in una situazione di necessità, ovvero in un urgente stato di pericolo proprio o di terzi.
Vedi ad esempio il caso dell’automobilista che avvertendo un forte dolore al petto e temendo un infarto, cerca di arrivare al pronto soccorso nel più breve tempo possibile oppure a chi deve recarsi a casa immediatamente per prestare soccorso all’anziana madre che è sola e si è sentita male.
In ogni caso, la situazione deve essere urgente e porre in condizioni di pericolo la vita o l’integrità fisica dello stesso conducente o di una terza persona.
Quando si prende la multa con il semaforo giallo?
Se il semaforo è acceso con il giallo, che indica il preavviso di fermata, il conducente deve arrestarsi a meno che la luce non si illumini nell’attimo stesso in cui si trovi in prossimità dell’incrocio e non si può più fermare senza creare intralcio alla circolazione. In tal caso, il guidatore deve affrettarsi ad attraversare l’incrocio, liberandolo senza indugi.
Invece, se il conducente vede accendersi la luce gialla da lontano, deve comunque arrestarsi e non accelerare nel tentativo di attraversare l’incrocio prima che il semaforo diventi rosso.
Il passaggio con il semaforo giallo è sanzionato alla stessa maniera del passaggio con il semaforo rosso ovvero con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 167 euro e 665 euro e con la decurtazione di 6 punti dalla patente, che diventano 12 punti nel caso di un neopatentato.
Anche in questo caso, la multa cambia a seconda dell’orario in cui viene commessa la violazione. Più precisamente ,se l’infrazione è rilevata:
- tra le ore 7 e le ore 22, è pari a 167 euro;
- tra le ore 22 e le ore 7, ammonta a 200 euro.
Semaforo: in quali altre ipotesi si prende la multa?
La multa al semaforo si può prendere in altre ipotesi, ulteriori rispetto a quelle del passaggio con la luce rossa o gialla.
In particolare, quando il conducente:
- parla al cellulare, chatta oppure consulta il telefono;
- si incolonna in una fila diversa dalla direzione che intende percorrere;
- legge il giornale;
- accelera a folle, senza che ve ne sia necessità, ad esempio per sfidare in una gara qualche altro automobilista;
- scende dall’autovettura lasciando il motore acceso.
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