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Come si diventa Cavaliere della Repubblica?

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(@carlos-arija-garcia)
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Quali sono i requisiti per avere una delle onorificenze più prestigiose consegnate dal Capo dello Stato? Comporta dei privilegi?

I cittadini che hanno contribuito ad aumentare all’estero il prestigio dell’Italia attraverso i loro valori o il loro lavoro possono essere meritevoli di un’onorificenza dal Capo dello Stato. I riconoscimenti sono tanti e, tra questi, c’è il titolo di Cavaliere della Repubblica, uno dei più ambiti. Vediamo che cosa significa per chi lo riceve e come si diventa Cavaliere della Repubblica.

Chi è il Cavaliere della Repubblica?

Il titolo di Cavaliere della Repubblica (da non confondere con il più comune titolo di Cavaliere del lavoro) corrisponde al primo livello di onorificenza presente all’interno dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. La «graduatoria», per così dire, è:

  • Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone (placca);
  • Cavaliere di Gran Croce (placca);
  • Grande Ufficiale (placca);
  • Commendatore (fiocco);
  • Ufficiale (fiocco);
  • Cavaliere (fiocco).

L’Ordine è stato istituito nel 1951 ed è il primo ad essere stato riconosciuto dopo la nascita della Repubblica, con una legge pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 marzo di quell’anno [1]. Comprende vari titoli che riconoscono i meriti nell’ambito delle lettere, delle arti, dell’economia, dell’impegno nelle cariche pubbliche.

Viene nominato Cavaliere della Repubblica, dunque, chi – secondo le dovute valutazioni che vedremo tra un istante – si è distinto per le sue capacità in uno dei settori appena citati. Non c’è bisogno di essere un «luminare» della letteratura, delle scienze o dell’economia: basta avere dimostrato un merito particolare nella propria attività degno di questo riconoscimento. Per citare alcune delle nomine più recenti:

  • le attrici Matilda De Angelis e Pilar Fogliati;
  • il giornalista Rai Renato Andreolassi;
  • il musicista lecchese Gabriele Bolis;
  • la stilista Laura Biagiotti;
  • la presidente dell’Associazione per la lotta alle sindromi atassiche, Maria Teresa Litani.

Come si vede, dunque, non è necessario avere un nome altisonante per diventare Cavaliere della Repubblica: conta il merito, non le generalità riportate sulla carta d’identità.

Il Cavaliere della Repubblica ha dei privilegi?

Chi viene nominato Cavaliere della Repubblica ha, sicuramente, l’orgoglio di avere ricevuto questo riconoscimento dal Capo dello Stato: ha la facoltà di pensare, insomma, che qualcosa di buono deve aver fatto nella sua vita se è stato chiamato al Quirinale per stringere la mano del Presidente della Repubblica e sentire che al proprio nome viene accostata un’onorificenza così prestigiosa.

Detto questo, c’è a livello materiale qualche privilegio? Neanche uno. La carica, infatti, viene conferita per meriti personali. Ciò, però non comporta uno stipendio o un vitalizio, a differenza di chi ha occupato anonimamente un posto in Parlamento per una manciata di anni, senza pregio e senza gloria. Resta la soddisfazione morale di essere stato riconosciuto per il proprio valore personale. Il che, al giorno d’oggi, può contare molto più di qualsiasi altra cosa.

Come si viene nominati Cavaliere della Repubblica?

Un Cavaliere della Repubblica può essere nominato tale quando è in possesso di alcuni requisiti. Il primo, ha a che fare con l’età, ma ci può essere qualche eccezione. La regola dice, infatti, che bisogna aver compiuto i 35 anni ma nel 2022 abbiamo avuto l’esempio della nomina dell’attrice Matilda De Angelis ad «appena» 27 anni.

Bisogna, inoltre, essersi distinti in campo politico, artistico, lavorativo, sociale o militare. L’onorificenza può essere conferita sia a cittadini italiani che stranieri.

Il «candidato» deve essere prima segnalato alla Prefettura del luogo in cui risiede, la quale svolgerà una prima valutazione e invierà la richiesta al Ministero competente in base al campo nel quale il cittadino si è distinto. Chi effettua la segnalazione deve allegare il curriculum dell’interessato o, comunque, la motivazione della richiesta.

Entro febbraio i vari Ministeri inviano le richieste, insieme all’istruttoria con le motivazioni, al Dipartimento del Cerimoniale di Stato (Presidenza del Consiglio dei Ministri), Ufficio Onorificenze e Araldica, Palazzo Chigi – via Dell’Impresa, 90 (Palazzo Verospi) 00187 Roma.

In casi particolari, il Presidente della Repubblica può saltare la procedura appena descritta e conferire l’onorificenza «motu proprio», in qualsiasi data.

Le normali onorificenze vengono conferite durante la cerimonia della Festa della Repubblica, cioè il 2 Giugno o del 27 dicembre, giorno in cui si ricorda la promulgazione della Costituzione italiana.

L’onorificenza può essere revocata nel momento in cui l’interessato si rende indegno di essere chiamato Cavaliere della Repubblica.

 
Pubblicato : 27 Marzo 2023 11:15