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Come si detrae il materasso?

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(@paolo-remer)
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Come scaricare dalle tasse le spese sostenute per l’acquisto di un materasso ortopedico o antidecubito; quali documenti occorrono per fruire dell’agevolazione.

Sei andato in un grande magazzino e hai trovato dei materassi in offerta. Hai sentito dire che le spese sostenute per l’acquisto di alcuni tipi di materassi si possono scaricare dalle tasse. Ma precisamente come si detrae il materasso?

Ci sono alcuni tipi di materassi che vengono considerati dispositivi medici (come gli occhiali da vista, gli apparecchi acustici, gli aerosol, le stampelle, i pannoloni per incontinenti, ecc.), e come tali possono beneficiare della detrazione Irpef di una parte della spesa sostenuta per acquistarli. Vediamo quali sono e cosa occorre per poter fruire dell’agevolazione fiscale.

Quali materassi sono detraibili

I materassi ortopedici e quelli antidecubito rientrano, secondo l’interpretazione ufficiale dell’Agenzia delle Entrate [1], tra i «dispositivi medici», e perciò è ammessa la detrazione fiscale dall’Irpef, nella misura del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto.

I comuni materassi ortopedici o antidecubito sono già inseriti nella «lista dei dispositivi medici di uso più comune» elaborata dall’Agenzia delle Entrate [2] Circ. nuova; se si hanno dubbi sullo specifico prodotto, è possibile consultare l’elenco pubblicato sul sito del ministero della Salute nel menu “Banca dati dei dispositivi medici” con la funzione “Ricerca dispositivi”.

Come funziona la detrazione per i materassi

Se il materasso rientra in una delle due categorie che abbiamo descritto – e quindi è ortopedico o antidecubito – è qualificabile come dispositivo medico, e perciò è ammessa la detrazione dall’Irpef nella misura del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto.

Su tutte le spese mediche sostenute dal contribuente esiste, però, una franchigia annua, che attualmente è pari a 129,11 euro, ed anche i materassi rientrano nel computo; perciò la detrazione spetta solo sull’eccedenza. Quindi il contribuente, per conoscere l’esatto valore della detrazione spettante, deve sommare tutte le spese mediche sostenute nell’annualità di imposta considerata, sottrarre la franchigia e calcolare il 19% sull’importo risultante.

Cosa serve per fruire della detrazione materassi

Per poter fruire della detrazione Irpef per i materassi è necessario conservare il documento fiscale di acquisto (scontrino elettronico o fattura) da cui risulti il soggetto che ha sostenuto la spesa e la descrizione del prodotto acquistato. L’Agenzia delle Entrate non ritiene validi i documenti fiscali che riportano la dicitura generica «dispositivo medico»: serve sempre una descrizione specifica, che il venditore dovrà inserire nel documento fiscale rilasciato all’acquirente  [3].

Per i materassi antidecubito serve anche la prescrizione medica o, in alternativa, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio resa dal contribuente che attesta la necessità dell’acquisto [4].

Materasso in detrazione: serve la marcatura CE?

Se il documento di spesa riporta il codice AD o PI – che attesta la trasmissione al sistema dell’Agenzia delle Entrate, tramite la tessera sanitaria, della spesa per dispositivi medici – non è necessario che sia riportata anche la marcatura CE del materasso o la sua conformità alle direttive europee; altrimenti questa indicazione è necessaria e il contribuente deve conservare la documentazione attestante la marcatura CE, che deve essere fornita dal venditore.

A tal fine l’Agenzia delle Entrate consente che il soggetto che vende il materasso può «assumere su di sé l’onere di individuare i prodotti che danno diritto alla detrazione integrando le indicazioni da riportare sullo scontrino/fattura con la dicitura “prodotto con marcatura CE”»; in questo caso il contribuente non deve conservare anche la documentazione comprovante la conformità del materasso acquistato alle direttive o ai regolamenti europei [5].

Si può detrarre un materasso non ortopedico o antidecubito?

Se il materasso acquistato non è ortopedico o antidecubito non rientra tra i dispositivi medici e, pertanto, non può beneficiare della speciale detrazione Irpef al 19% che abbiamo esaminato. Tuttavia qualsiasi materasso può essere portato in detrazione al 50% dell’importo pagato se il suo acquisto rientra nella spesa agevolata dal “bonus mobili”, di cui il contribuente può beneficiare quando acquista nuovi mobili – ad esempio, un letto comprensivo di materasso – o elettrodomestici, purché ciò avvenga a seguito di interventi per manutenzione straordinaria o di ristrutturazione della propria abitazione.

Nel 2022 la soglia massima dell’importo di spesa ammesso a detrazione al 50% è di 10mila euro (nel 2021 era di 16mila euro) e nel 2023 e 2024 scenderà a 5mila euro. Questi limiti riguardano una singola unità immobiliare; perciò se il contribuente ristruttura più appartamenti, e li arreda comprando i vari mobili ed elettrodomestici che occorrono per ciascuno, potrà beneficiare più volte della detrazione.

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Pubblicato : 3 Dicembre 2022 17:00