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Come scoprire una truffa immobiliare

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(@mariano-acquaviva)
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Annunci immobiliari: quando sono falsi? Quando c’è truffa contrattuale? Cosa deve fare l’acquirente raggirato?

Si può essere truffati sull’acquisto di una casa oppure di un terreno? La risposta, purtroppo, è sì. Lo sanno tutte quelle persone che, decidendo di acquistare online o comunque a distanza, si sono poi ritrovati con un pugno di mosche in mano, peraltro dopo aver già effettuato il pagamento della caparra. Con questo articolo vedremo come scoprire una truffa immobiliare.

Innanzitutto, bisogna distinguere due tipi di truffa immobiliare: quella che riguarda gli annunci, fatta con lo scopo di ottenere il pagamento senza poi dare nulla in cambio, e quella che, invece, termina con un’effettiva compravendita, anche se poi l’immobile dimostra di non avere le caratteristiche promesse. Si pensi, ad esempio, alla casa venduta senza agibilità. In quest’ultimo caso, l’acquirente ingannato potrà chiedere l’annullamento del contratto e il risarcimento. Se l’argomento t’interessa e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura: vedremo insieme come scoprire una truffa immobiliare.

Quando c’è truffa?

La truffa è un reato che scatta solamente nell’ipotesi in cui la vittima sia stata ingannata dai raggiri di un’altra persona.

Per la legge [1], c’è truffa quando si utilizzano artifici o raggiri per indurre in errore la vittima al fine di impoverirla, traendone così un ingiusto profitto.

È il caso dei siti che si fanno pagare per un prodotto che poi non inviano, oppure del truffatore che si spaccia per corriere per ricevere il pagamento in contrassegno e poi consegnare un pacco vuoto.

Insomma: per legge c’è truffa quando il reo pone in essere una messa in scena, un vero e proprio stratagemma per ingannare la vittima e arricchirsi alle sue spalle. In effetti, è ciò che accade con le truffe immobiliari.

Truffa immobiliare: in cosa consiste?

Come anticipato, la truffa immobiliare può riguardare:

  • gli annunci immobiliari, con i quali ad esempio si millanta la vendita di una villa che, in realtà, si dimostra essere un casolare fatiscente;
  • il contratto di compravendita, con cui il compratore scopre poi di aver acquistato un immobile che non ha le caratteristiche promesse, ad esempio perché non è agibile oppure è del tutto abusivo.

Annunci immobiliari: come scoprire la truffa?

Come si fa a riconoscere un annuncio truffa? Ci sono diverse cose a cui fare attenzione:

  • il prezzo nettamente inferiore al reale valore di mercato;
  • la qualità della foto. Nella truffa spesso vengono utilizzate foto ad alta definizione che non sono scattate in prima persona dall’inserzionista ma, più semplicemente, sono state trovate in internet;
  • le modalità di pagamento. Bisogna diffidare da chi vuole farsi pagare non con un bonifico bensì mediante carte prepagate, vaglia o servizi di trasferimento di denaro (Western Union, Pay pal, ecc.);
  • gli errori di ortografia. Annunci pieni zeppi di errori dimostrano che il truffatore ha usato i traduttori sul web per scrivere il suo messaggio in lingue diverse e utilizzarlo nei portali immobiliari di vari Paesi.

Deve far insospettire anche il fatto che il venditore non si dica disponibile a far visitare personalmente l’immobile, oppure rifiuti di presenziare perché si trova all’estero.

In presenza di almeno uno di queste circostanze, il consiglio è di desistere dall’acquisto o, comunque, se si è davvero interessati ad effettuare la compera, di verificare con accuratezza tutte le condizioni dell’affare, di incontrare di persona il venditore o un suo procuratore (il quale deve esibire la procura speciale che ha ricevuto), di fare un sopralluogo dell’immobile, di pagare solamente con metodi tracciabili e sicuri (come il bonifico), di affidarsi al notaio per ogni incombenza.

Contratto immobiliare: quando c’è truffa?

Diverso invece è il caso della truffa contrattuale, che si realizza nel momento in cui l’acquirente accetta di comprare l’immobile per poi scoprire che si è trattato di un imbroglio.

La truffa contrattuale costituisce reato solamente se si dimostra che il venditore è sempre stato dell’intenzione di raggirare il compratore.

Secondo la Cassazione [2], costituisce truffa la promessa di vendita di un immobile che i venditori assicuravano essere regolare, omettendo di riferire all’acquirente che una parte rilevante dello stesso era, invece, abusiva.

In pratica, ciò che rende penalmente rilevante l’inadempimento di un contratto è il dolo iniziale, presente in uno dei contraenti che riesce ad alterare il processo volitivo della controparte, facendogli concludere un contratto, che altrimenti non avrebbe voluto, attraverso degli artifizi o raggiri.

Truffa immobiliare: cosa fare?

In presenza di una truffa immobiliare, la vittima può sporgere querela entro tre mesi da quando ha avuto conoscenza del reato, cioè da quando ha capito di essere stata raggirata.

Ad esempio, se l’acquirente ha pagato la caparra ma poi il venditore non si è fatto più vedere, allora potrà denunciarlo per truffa.

Allo stesso modo, se il compratore ha acquistato un immobile sulla base di una foto falsa pubblicata in rete, scoprendo poi che il bene era del tutto diverso, potrà denunciare il fatto alle forze dell’ordine.

Se poi il contratto per l’acquisto è stato stipulato (anche sotto forma solamente di compromesso), allora l’acquirente potrà anche agire in sede civile per ottenere l’annullamento dell’accordo [3].

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Pubblicato : 6 Novembre 2022 09:49