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Come non pagare una multa per eccesso di velocità

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(@angelo-greco)
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Come fare ricorso contro autovelox e tutor: i motivi di nullità della multa. 

Per non pagare una multa per eccesso di velocità è necessario impugnarla entro 30 giorni al giudice di pace o entro 60 al prefetto. Ma non basta chiaramente fare ricorso. È necessario anche individuare i motivi per cui l’impugnazione potrà essere verosimilmente accolta. Diversamente si rischia, nel caso del ricorso al giudice di pace, di pagare le spese processuali alla controparte e, nel caso di ricorso al prefetto, di essere condannati a pagare il doppio dell’iniziale sanzione.

Esistono una serie di sentenze della giurisprudenza che, nel decidere sui ricorsi presentati dagli automobilisti, hanno di fatto chiarito come non pagare una multa per eccesso di velocità. E premesso che ormai, il più delle volte, tali contestazioni avvengono sempre tramite apparecchi di rilevamento elettronico, la questione si risolve nei seguenti termini: come contestare una multa con autovelox o tutor. 

Cerchiamo dunque di fare il punto della situazione.

Come contestare la multa per eccesso di velocità

Prima di fare ricorso contro la multa è bene accertarsi se questa è legittima o meno. Ecco pertanto alcune verifiche da effettuare per stabilire se la polizia ha rispettato la legge nell’elevare il verbale:

  • nei 4 chilometri che precedono l’autovelox o il tutor deve esserci il cartello con la scritta “controllo elettronico della velocità”. In caso contrario fai un filmato con lo smartphone e usalo per fare ricorso. Lo stesso vale anche quando l’autovelox era montato sull’auto della polizia e in movimento con essa (il cosiddetto scout speed);
  • il cartello con l’avviso deve essere posto dopo l’ultimo incrocio rispetto alla postazione di controllo;
  • il cartello stradale deve trovarsi a una ragionevole distanza dall’autovelox o dal tutor, in modo da consentirti di frenare evitando manovre brusche. La segnaletica troppo prossima alla postazione di controllo è illegittima. Anche in questo caso puoi effettuare un filmato per dimostrare ciò;
  • il cartello stradale con l’avviso del controllo elettronico della velocità deve essere visibile, non coperto da altri cartelli o da vegetazione, e non deve essere rovinato da scritte vandaliche;
  • se la multa ti è stata elevata in città, in una strada urbana a scorrimento o in una strada extraurbana secondaria e l’autovelox era “fisso” (senza cioè la presenza della polizia), il verbale deve indicare il decreto del Prefetto che ha autorizzato la rilevazione automatica della velocità;
  • il verbale deve indicare la data di ultima taratura dell’autovelox o del tutor. Questa non deve essere anteriore a un anno rispetto alla contestazione; 
  • il verbale deve indicare la data di omologazione dell’autovelox e il relativo provvedimento;
  • il verbale, se non ti è stato consegnato nell’immediatezza, deve esserti stato spedito entro 90 giorni da quando è stata fatta la rilevazione dell’infrazione;
  • chiedi alla polizia di vedere la fotografia scattata dall’autovelox o dal tutor per verificare che la tua targa sia facilmente leggibile e che non vi siano auto accanto a te che potrebbero aver fatto scattare la fotocellula al posto tuo. Deve essere certo che l’eccesso di velocità sia imputabile alla tua auto e non ad altre;
  • verifica se il verbale applica la tolleranza del 5% rispetto al limite di velocità;
  • verifica se, all’ora e nel giorno indicati nel verbale, la tua auto si trovava effettivamente nel luogo ove è stata elevata la contravvenzione. Se hai qualche dubbio può chiedere alla tua assicurazione la rilevazione tramite GPS con la mappatura del percorso che hai fatto.

Se ricorre una o più di queste ipotesi puoi fare ricorso contro il verbale.

Come fare ricorso contro la multa al Prefetto?

Se il motivo di nullità della multa è facilmente verificabile dalla documentazione e non sono richieste prove articolate o interpretazioni cavillose, puoi fare ricorso entro 60 giorni al Prefetto. Le questioni più delicate invece riservale al Giudice di Pace che non è un organo della pubblica amministrazione, come invece il Prefetto, e quindi è più imparziale.

Il ricorso al Prefetto è gratuito, non richiede né la tua presenza, né quella del tuo avvocato. 

Il ricorso deve indicare gli estremi del verbale e i motivi di nullità che ritieni di sollevare. 

Puoi spedire il ricorso con raccomandata a/r: 

  • alla polizia che ha elevato il verbale che poi lo inoltrerà alla Prefettura, e in tal caso, la risposta al ricorso ti deve essere spedita dalla Prefettura entro 180 giorni;
  • oppure direttamente alla Prefettura e in tal caso, la risposta al ricorso ti deve essere spedita entro 210 giorni.

Se la risposta al ricorso non ti arriva entro questi termini o non ti arriva affatto, il ricorso si considera accolto e la multa annullata, secondo la regola del silenzio assenso. 

Se il Prefetto rigetta il tuo ricorso, ti condanna con ordinanza a pagare la sanzione in misura piena (quasi il doppio di quella indicata nel verbale). Contro l’ordinanza del Prefetto puoi fare ricorso al giudice di pace entro 30 giorni.

Come fare ricorso contro la multa al giudice di pace?

Per fare ricorso al giudice di pace devi depositare o spedire il ricorso entro 30 giorni da quando ti è stata notificata la multa. 

Il ricorso non è gratuito: devi versare il contributo unificato pari a circa 40 euro.

Verrà fissata un’udienza a cui dovrai partecipare. Seppure non è necessario, è meglio delegare un avvocato per via del tecnicismo della procedura. 

Dovrai presentare le prove che dimostrano la fondatezza del ricorso. 

In caso di rigetto del ricorso il giudice non potrà aumentare l’importo della sanzione ma potrebbe condannarti al pagamento delle spese processuali. 

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Pubblicato : 8 Febbraio 2023 12:00