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Come invitare uno straniero in Italia

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(@sabrina-mirabelli)
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Cosa succede a chi non ha il permesso di soggiorno

Per far entrare in Italia un cittadino extracomunitario per motivi di turismo serve un’apposita dichiarazione sottoscritta dal soggetto che ospiterà lo straniero.

Intendi far venire nel nostro Paese un tuo parente o un tuo amico dall’estero come turista, ma non sai come si può invitare uno straniero in Italia. La procedura da seguire è assai semplice.

Il cittadino italiano o straniero regolarmente residente in Italia che vuole invitare un cittadino extracomunitario a venire e soggiornare in Italia per motivi di turismo e per un periodo massimo di 90 giorni, deve rendere una dichiarazione sostitutiva, chiamata “lettera d’invito”.

Attraverso tale lettera, l’ospitante garantisce all’autorità diplomatica che deve rilasciare il visto d’ingresso, vitto, alloggio e eventuali cure medico-ospedaliere in Italia al cittadino straniero nonché assicura il suo rientro in patria.

L’ospitante, quindi, prepara tutta la documentazione necessaria per la richiesta del visto d’ingresso e la invia all’ospite, il quale a sua volta deve recarsi presso l’Ambasciata o il Consolato italiano nel suo Paese di origine per ottenere il visto turistico.

Come invitare uno straniero in Italia?

Per invitare uno straniero in Italia, il familiare o l’amico che intende ospitarlo deve innanzitutto redigere e sottoscrivere la lettera d’invito, nella quale deve riportare:

  • i suoi dati (nome, cognome, data e luogo di nascita, nazionalità, residenza, recapito telefonico, professione dell’ospitante);
  • i dati del familiare o dell’amico da ospitare;
  • la durata e il motivo del soggiorno;
  • l’indicazione relativa alla posizione lavorativa della persona da ospitare, se questa svolge attività lavorativa o meno nel proprio Paese;
  • l’indicazione di eventuali legami di parentela con il soggetto ospitato, come nel caso in cui si tratti di un familiare.

Nella lettera d’invito, inoltre, l’ospitante deve specificare:

  • di possedere le disponibilità economiche ed abitative per poter ospitare il cittadino straniero;
  • di avere stipulato una polizza medico sanitaria con una determinata compagnia assicurativa che copre il periodo di permanenza in Italia per un massimale di 30.000 euro per le spese per il ricovero ospedaliero d’urgenza e per quelle di rimpatrio;
  • di avere già messo a disposizione in favore dello straniero ospitato, a titolo di garanzia economica, sotto forma di “fidejussione assicurativa”, una data somma pari ad esempio a 3.905 euro.

Altresì, l’ospitante deve dichiarare che, in caso di esito positivo della richiesta di visto inoltrata dal cittadino straniero, provvederà a:

  • fornirgli alloggio presso la propria abitazione o presso un altro indirizzo;
  • sostenere eventuali oneri derivanti dal ricorso all’assistenza medico-sanitaria da parte del cittadino straniero, laddove questi non abbia una propria copertura (polizza assicurativa ovvero convenzione bilaterale fra l’Italia e il suo Paese di origine);
  • comunicare al Commissariato di pubblica sicurezza di zona la presenza dello straniero ospitato presso la propria abitazione, entro 48 ore dalla sua entrata per la richiesta del permesso di soggiorno;
  • assicurare il suo rientro al Paese di origine entro i termini previsti dal visto di ingresso e segnati sul permesso di soggiorno che lo straniero dovrà consegnare alle autorità di frontiera italiane all’uscita dal territorio italiano.

Alla lettera d’invito vanno allegati i seguenti documenti:

  1. copia del documento di riconoscimento del dichiarante, se si tratta di un cittadino italiano. Invece, se si tratta di un cittadino straniero regolarmente soggiornante in Italia, va allegata la copia del suo permesso di soggiorno e del passaporto;
  2. copia della documentazione attestante il possesso di un alloggio ove sarà ospitato lo straniero, quindi, del contratto di proprietà, di locazione o di comodato d’uso, regolarmente registrato;
  3. copia della polizza assicurativa sanitaria con una copertura minima di 30.000 euro;
  4. copia dei documenti che dimostrano il possesso delle disponibilità economiche necessarie per potere ospitare lo straniero (documenti di credito, fidejussione bancaria o polizza fideiussoria);
  5. copia dei biglietti di volo o di trasporto, andata e ritorno;
  6. copia del passaporto dell’ospite valido per un periodo di almeno 90 giorni dopo la fine del viaggio e di almeno 6 mesi dal momento della richiesta.

Dopo avere predisposto tutta la documentazione sopra indicata, l’ospitante deve inoltrarla al cittadino straniero che intende far venire in Italia. A sua volta, questi dovrà portarla presso l’Ambasciata Italiana o il Consolato d’Italia al fine di ottenere il rilascio del visto d’ingresso per motivi di turismo.

Alcune Ambasciate/Consolati italiani accettano la lettera d’invito di invito a norma di autocertificazione senza firma autenticata, solo allegando la fotocopia della carta d’identità del dichiarante; altre invece richiedono la firma autenticata dall’ufficio anagrafe comunale.

Cosa succede dopo l’arrivo dello straniero in Italia?

Quando lo straniero arriva in Italia, entro 48 ore dal suo ingresso nel nostro Paese, il proprietario di casa o il locatario in caso di locazione, deve dare comunicazione dell’ospitalità dello straniero all’autorità locale di pubblica sicurezza.

La comunicazione comprende, oltre alle generalità dell’ospitante, quelle dello straniero, gli estremi del passaporto o del documento di identificazione che lo riguardano, l’esatta ubicazione dell’immobile in cui la persona è ospitata ed il titolo per il quale la comunicazione è dovuta.

In caso di mancata presentazione della dichiarazione di ospitalità, si applica la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 160,00 euro a 1.100 euro [1]. Se la persona viene ospitata in un hotel, spetta alla struttura alberghiera compilare la dichiarazione di ospitalità.

Lettera d’invito: quando va allegata la fidejussione bancaria?

In alcuni casi, tra i documenti da allegare alla lettera d’invito è ricompresa la fideiussione bancaria. Infatti, lo straniero invitato a venire in Italia per motivi di turismo deve dimostrare di possedere i mezzi economici sufficienti per affrontare il viaggio, all’uopo presentando documenti come estratti dei conti bancari e libretti di risparmio, anche dei genitori, in caso di minori o di studenti, o di parenti stretti, se sono loro a pagare le spese di viaggio.

Nel caso in cui lo straniero non riesca a fornire la prova dei fondi minimi necessari per soggiornare in Italia, spetta all’ospitante garantire le risorse economiche tramite una fideiussione bancaria o un deposito a titolo cauzionale o ancora una polizza fideiussoria intestati alla persona invitata, stipulata presso una qualsiasi banca o assicurazione.

L’ammontare delle risorse economiche garantite varia in base al numero di giorni che l’invitato intende trascorrere in Italia.

Nello specifico, i valori fissati dalle autorità italiane per ottenere un visto d’ingresso per l’Italia sono:

  • da 1 a 5 giorni quota fissa complessiva, 269,60 euro per 1 partecipante, 212,81 euro per 2 o più partecipanti;
  • da 6 a 10 giorni quota a persona giornaliera, 44,93 euro per 1 partecipante, 26,33 euro per 2 o più partecipanti;
  • da 11 a 20 giorni quota fissa, 51,64 euro per 1 partecipante, 25,82 euro per 2 o più partecipanti;
  • quota giornaliera a persona, 36,67 euro per 1 partecipante, 22,21 euro per 2 o più partecipanti;
  • oltre i 20 giorni quota fissa, 206,58 euro per 1 partecipante, 118,79 euro per 2 o più partecipanti;
  • quota giornaliera a persona, 27,89 euro per 1 partecipante, 17,04 euro per 2 o più partecipanti.
 
Pubblicato : 6 Luglio 2023 10:30