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Come installare una ricarica per auto elettriche in condominio?

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(@raffaella-mari)
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Come ricaricare l’auto elettrica nel proprio box condominiale

Per installare una stazione di ricarica per auto elettriche nel proprio box auto in un condominio, è necessario informare l’amministratore del condominio riguardo i dettagli e le modalità degli interventi previsti, che saranno a carico del condòmino. Questo assicura che l’amministratore sia a conoscenza dei lavori e possa coordinare eventuali necessità con le parti comuni del condominio. Infatti, se anche è diritto di ciascun condomino effettuare opere e lavori sulle parti comuni che possano portargli utilità (a patto che non alteri la destinazione d’uso dell’area e non occupi tanto spazio da impedire agli altri condomini di fare altrettanto), ogni lavoro va comunque comunicato in anticipo all’amministratore.

In questa guida forniremo tutte le indicazioni necessarie per sapere come ricaricare l’auto elettrica nel proprio box autosituato all’interno del condominio. Ma procediamo con ordine.

È necessario discutere l’intervento in assemblea condominiale?

Se l’installazione della colonnina per la ricarica elettrica richiede modifiche, anche minime, alle parti comuni del condominio, è consigliabile portare la questione all’attenzione dell’assemblea condominiale durante la prima riunione utile. Questo permette di discutere e approvare collettivamente i lavori, garantendo trasparenza e accordo tra i condòmini. Non è un obbligo ma serve per evitare l’insorgere di problemi successivi.

L’assemblea condominiale può negare l’installazione della stazione di ricarica?

L’assemblea condominiale non può negare arbitrariamente l’installazione della stazione di ricarica: proprio per questo non è necessario porre la questione al voto dei condomini.

Tuttavia, l’assemblea potrebbe opporsi all’intervento che alteri la destinazione d’uso delle parti comuni o che limiti l’accesso e l’uso degli stessi spazi agli altri condòmini. Tuttavia, sempre l’assemblea può stabilire modalità alternative di esecuzione o richiedere precauzioni per proteggere la stabilità, la sicurezza o l’estetica dell’edificio; in tal caso è necessaria la maggioranza degli intervenuti e almeno i 2/3 del valore dell’edificio.

Quali garanzie possono essere richieste dall’assemblea?

L’assemblea può richiedere al condòmino interessato di fornire una garanzia adeguata per coprire eventuali danni alle parti comuni causati dai lavori di installazione. Questo fornisce una sicurezza aggiuntiva al condominio per eventuali inconvenienti.

Cosa fare se non si può collegare la stazione di ricarica alla fornitura dell’appartamento?

Se non è possibile collegare la stazione di ricarica alla fornitura elettrica dell’appartamento, si consiglia l’installazione di un contatore dedicato (Pod) per la stazione di ricarica. Questo permette di accedere a tariffe specifiche per la ricarica di veicoli elettrici e di sfruttare eventuali incentivi disponibili per l’energia consumata.

Utilizzare una comune presa elettrica da 16 ampere per la ricarica di un veicolo elettrico non è consigliato perché non è progettata per sopportare carichi elevati per periodi prolungati. Questo può portare a dispersioni termiche, aumentare i consumi energetici e, nel peggiore dei casi, causare incendi.

A chi rivolgersi per l’installazione di una stazione di ricarica nel box condominiale?

Il punto di partenza per l’installazione di una stazione di ricarica per auto elettriche è contattare un’azienda specializzata o un team di professionisti, quali progettisti e installatori, che offrano servizi completi per la realizzazione dell’impianto. Questi esperti forniscono consulenza tecnica, suggeriscono il miglior posizionamento del contatore e pianificano tutti gli interventi necessari.

Quali documenti sono necessari per attestare la sicurezza dell’impianto?

Un aspetto cruciale dell’installazione è la redazione della Dichiarazione di Conformità (DiCo), un documento che certifica che l’impianto rispetta tutte le normative vigenti in materia di sicurezza e funzionalità.

Cosa controllare in termini di prevenzione incendi?

È fondamentale verificare se l’installazione della stazione di ricarica richiede l’aggiornamento del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI), soprattutto se l’autorimessa è soggetta a specifici requisiti di sicurezza antincendio. Questo passaggio assicura che l’impianto sia conforme anche alle normative di prevenzione incendi.

Le normative di sicurezza antincendio per l’installazione delle stazioni di ricarica sono dettate dalla Circolare 2/2018 dei vigili del fuoco, che stabilisce requisiti precisi:

  • l’installazione dispositivo di comando di sgancio di emergenza che deve agire anche sulla stazione di ricarica;
  • la presenza di un estintore e cartellonistica idonei;
  • la documentazione tecnica della stazione di ricarica – DiCo aggiornata;
  • se non c’è aggravio del rischio di incendio a naturale scadenza della Scia o del Cpi, si deposita Attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio;
  • se c’è aggravio del rischio di incendio si procede a redigere una nuova Scia e nuova istanza ai vigili del fuoco di valutazione del progetto.

Se l’installazione della stazione di ricarica aumenta il rischio di incendio, sarà necessario procedere con la redazione di una nuova Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) e inviare una nuova istanza ai vigili del fuoco per la valutazione del progetto. In caso contrario, se il rischio non aumenta, si procederà semplicemente con il rinnovo periodico della conformità antincendio.

Cos’è il bonus colonnine e come funziona?

Il “bonus colonnine” è un incentivo introdotto dal Dpcm del 4 agosto 2022, che consente di coprire l’80% delle spese sostenute per l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. Grazie al decreto “milleproroghe”, questo bonus è stato esteso per tutto il biennio 2023-2024, rendendo l’installazione di tali infrastrutture economicamente vantaggiosa sia per i singoli che per i condomini.

Quali sono i limiti di spesa per accedere al bonus colonnine elettriche?

Per beneficiare del bonus, sono stati stabiliti limiti di spesa massimi: 1.500 euro per le persone fisiche e 8.000 euro per gli edifici condominiali. Questi tetti di spesa indicano l’importo massimo su cui si calcolerà l’80% di contributo coperto dal bonus.

Il contributo del bonus colonnine copre una vasta gamma di spese legate all’installazione delle stazioni di ricarica, inclusi i costi delle infrastrutture stesse, l’installazione, gli impianti elettrici, le necessarie opere edili, i dispositivi di monitoraggio, la progettazione, e anche i costi per la connessione alla rete elettrica tramite un nuovo Pod.

Cosa valutare prima di acquistare un veicolo elettrico?

Prima di procedere all’acquisto di un veicolo elettrico e all’installazione di una stazione di ricarica domestica, è importante informarsi sulle diverse tariffe e abbonamenti disponibili per la ricarica. La scelta dovrebbe basarsi sulle proprie abitudini di guida, sulle distanze percorse quotidianamente e sulla convenienza economica dei vari piani di ricarica.

Esistono principalmente due tipi di piani per la ricarica dei veicoli elettrici: la ricarica a consumo, che prevede il pagamento in base al tempo di connessione alla colonnina, e l’abbonamento, o Piano Flat, che offre un numero determinato di kWh a un prezzo fisso, generalmente più vantaggioso rispetto alla tariffa a consumo.

 
Pubblicato : 5 Febbraio 2024 13:45