Vorrei prendere in affitto un appartamento, ma il proprietario mi chiede di fornirgli idonee garanzie per il regolare pagamento del canone. Vorrebbe in pratica che gli esibissi la busta paga o il contratto di lavoro: ma io non lavoro in modo regolare pur avendo ingenti risorse. Come fare? Potrei esibirgli una busta paga o un contratto di lavoro falsificati?

Innanzitutto le sconsiglio di formare un contratto di lavoro o una busta paga falsi.

Se lo facesse, e fosse scoperta, lei sarebbe sanzionabile per aver posto in essere l’illecito civile di falsità in scrittura privata (che in passato era un reato previsto dall’articolo 485 del Codice penale e che oggi è stato depenalizzato e trasformato, grazie all’articolo 4, comma 4, del decreto legislativo n. 7 del 2016,  in un illecito civile che prevede a carico del responsabile una sanzione consistente nel pagamento di una somma compresa tra euro duecento ed euro dodicimila, oltre all’eventuale risarcimento del danno).

Non si può però escludere che lei, una volta scoperta la falsità del contratto o della busta paga, possa rispondere del reato di truffa (articolo 640 del Codice penale) per aver conseguito, con l’uso dell’atto falso, la locazione di un immobile che, altrimenti, non avrebbe potuto conseguire.

Tenga presente che:

• non è obbligatorio esibire il contratto di lavoro o la busta paga per poter ottenere in locazione un immobile (non è previsto da alcuna norma di legge), tuttavia se il proprietario chiede, per poter concedere in locazione il suo immobile, che gli siano fornite idonee garanzie sulla solvibilità del conduttore, è chiaro che o il conduttore è in grado di fornirgliele oppure il contratto di locazione non sarà concluso;
• il proprietario potrebbe verificare l’autenticità del contratto di lavoro o della busta paga semplicemente contattando il datore di lavoro indicato nel contratto o sulla busta paga oppure incaricando un’agenzia di investigazione privata di compiere gli opportuni accertamenti.

Pertanto, se il proprietario dell’immobile che lei vorrebbe prendere in affitto le chiede di dimostragli la sua solvibilità (cioè la possibilità di far fronte al pagamento del canone di locazione e degli altri oneri connessi al contratto), escludendo, per le ragioni esposte, che sia praticabile l’idea di esibire atti falsi, potrebbe invece:

• verificare se per il proprietario dell’immobile sia sufficiente l’esibizione dell’estratto del suo conto corrente bancario da cui ricavare l’ammontare della giacenza (cancellando tutti gli altri dati sensibili presenti su di esso);
• oppure far sottoscrivere il contratto di locazione anche da un’altra persona (parente, amico, conoscente) che, fornito di regolare contratto di lavoro, firmerebbe il contratto nella qualità o di secondo conduttore (tenuto, come lei, al pagamento del canone e degli altri oneri) oppure di garante delle obbligazioni, pagamento canone e altre, a cui lei sarebbe tenuta come unica conduttrice.

Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Angelo Forte

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