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Come funziona la scissione dei pagamenti?

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(@paolo-remer)
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Split payment: chi sono i soggetti obbligati, a quali casi si applica, quali adempimenti Iva devono effettuare gli operatori economici ed i fornitori delle Pubbliche Amministrazioni.

Molti operatori economici devono fare i conti con lo split payment: questo particolare meccanismo di applicazione dell’Iva è stato introdotto nel 2014 in funzione antifrode, per evitare fenomeni di evasione molto frequenti in determinati ambiti. Ma come funziona la scissione dei pagamenti? In estrema sintesi, si impone a tutte le Pubbliche Amministrazioni – compresi gli enti collegati e le società partecipate dallo Stato o da altri enti pubblici – di versare l’Iva al posto del fornitore di beni o di servizi. Così il privato incassa l’ammontare dovuto per la cessione di beni o la prestazione di servizi svolta, con l’importo già al netto dell’Iva anziché al lordo.

È evidente che, attribuendo il versamento dell’imposta sul valore aggiunto direttamente alla Pubblica Amministrazione committente, si realizza una partita di giro, in quanto l’Iva viene introitata direttamente dallo Stato. Ma, al contempo, si impedisce in partenza la possibilità di realizzare un’evasione fiscale, ed è questo quello che conta ai fini della sicurezza del gettito erariale.

Ciò premesso, vediamo più da vicino come funziona la scissione dei pagamenti, ossia – come si dice con terminologia anglosassone – lo split payment, spiegando a quali casi si applica, chi sono i soggetti obbligati e quali adempimenti sono previsti, con particolare riferimento alla fatturazione elettronica delle operazioni imponibili Iva.

Split payment: cos’è?

Lo split payment – in italiano, scissione dei pagamenti – è un meccanismo di liquidazione dell’Iva che si applica quando i fornitori di beni e servizi emettono fatture nei confronti di una Pubblica Amministrazione. Il meccanismo coinvolge, quindi, le prestazioni svolte nei confronti degli organi statali ed anche degli Enti locali, come i Comuni, le Province e le Regioni, o soggetti pubblici, come le Università, le aziende sanitarie e le aziende ospedaliere.

Trattandosi di soggetti considerati a priori di alta affidabilità fiscale, la normativa tributaria [1] prevede che l’Iva a debito – ossia quella esposta in fattura, e poi da liquidare e versare – non venga pagata dal fornitore al momento dell’emissione della fattura, come normalmente avviene, bensì venga versata all’Erario direttamente dall’ente pubblico che ha ricevuto i beni o le prestazioni dal soggetto privato.

Split payment: come funziona l’Iva?

Lo split payment opera scorporando l’Iva dal corrispettivo che è dovuto dalla Pubblica Amministrazione al fornitore privato: l’importo dell’imposta viene, appunto, scisso dal pagamento.

Tutto questo avviene in base al presupposto che, applicando la scissione dei pagamenti, gli adempimenti di versamento dell’Iva debbano essere posti a carico della Pubblica amministrazione o dell’ente pubblico che ha acquistato il bene o il servizio. Così questo soggetto pubblico pagherà il fornitore privato al netto dell’Iva applicabile a tali cessioni di beni o prestazioni di servizi.

Chi compila la fattura deve inserire una dicitura che menzioni la sottoposizione dell’operazione allo split payment, o scissione dei pagamenti, menzionando espressamente la norma di riferimento (art. 17 ter D.P.R. n. 633/1972).

Nel campo della fattura elettronica «importo pagamento» verrà indicato solo l’imponibile, non comprensivo dell’Iva applicabile a quell’operazione, e solo questa sarà la somma netta che verrà liquidata dalla Pubblica Amministrazione che ha acquistato i beni o i servizi.

Split payment: quali adempimenti per il fornitore?

Quanto abbiamo detto ha una conseguenza pratica molto importante: quando il fornitore emette la fattura relativa ad una cessione di beni o prestazione di servizi compiuta nei confronti di una Pubblica Amministrazione, deve indicare l’Iva come di consueto, esponendo l’importo imponibile, l’aliquota applicabile e l’ammontare dell’imposta, ma non può incassarla insieme al prezzo fatturato: sarà l’Amministrazione acquirente a versarla all’Erario, tramite il modello F24.

Il fornitore, quindi, dovrà registrare la fattura nel registro delle vendite senza indicare l’Iva, e senza riportare il relativo importo nella liquidazione periodica Iva e nella dichiarazione annuale. La Pubblica Amministrazione acquirente, invece, registra la fattura nel registro degli acquisti, esponendo l’importo dell’Iva, e la riporterà a debito nel modello Iva.

Tutto ciò significa che l’Iva non viene incassata: quella cifra non arriva mai nelle mani del fornitore, essendo versata direttamente all’Erario dall’acquirente. Così si scongiura in radice il rischio che il soggetto privato non dichiari, o non versi, l’Iva dovuta.

I fornitori possono essere penalizzati dal regime di scissione dei pagamenti, innanzitutto perché intanto devono anticipare l’Iva sugli acquisti, e in secondo luogo perché talvolta possono subire un ritardo nei pagamenti loro dovuti da parte della Pubblica Amministrazione.

Split payment: quando si applica?

La scissione dei pagamenti si applica ai casi in cui il fornitore emette una fattura nei confronti di uno dei seguenti soggetti:

  • ogni organo della Pubblica Amministrazione, comprendente lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e le loro associazioni, gli enti pubblici non economici e gli istituti autonomi case popolari;
  • gli enti pubblici economici, intesi come le aziende sanitarie provinciali o locali, locali, le aziende ospedaliere, le camere di commercio e le loro associazioni e consorzi;
  • i soggetti ad alta affidabilità fiscale (rientranti nell’apposita white list), come le società partecipate dalla Pubblica Amministrazione o dagli enti pubblici economici e le società che hanno ottenuto il rating di legalità o sono quotate nell’indice FTSE Mib di Borsa Italiana.

Lo split payment che coinvolge tali soggetti si applica solo alle operazioni imponibili all’aliquota ordinaria (22%) o ridotta (4%, 5% o 10%) e non alle operazioni esenti o non imponibili.

 
Pubblicato : 13 Settembre 2023 16:30