forum

Come funziona la pr...
 
Notifiche
Cancella tutti

Come funziona la prova nei contratti a tempo determinato?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
98 Visualizzazioni
(@angelo-greco)
Post: 3141
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Periodo di prova e contratto a termine: cosa prevede la legge?

Anche nel contratto a tempo determinato può essere previsto il periodo di prova. La sua durata però segue regole diverse da quelle del contratto a tempo indeterminato. È bene dunque che datore di lavoro e dipendente conoscano bene come funziona la prova nei contratti a tempo determinato: difatti il mancato rispetto della legge determina l’automatica stabilizzazione del rapporto, con conseguente impossibilità di recesso prima della scadenza del termine.

Cos’è il periodo di prova nel contratto a tempo determinato?

Il patto di prova è una clausola inserita nel contratto di lavoro che permette al datore e al dipendente di recedere liberamente dal contratto, entro un certo periodo, senza l’obbligo di fornire una motivazione e un preavviso.

Esso serve quindi per consentire alle parti di valutare la convenienza del rapporto, le competenze e le performance. Durante il periodo di prova sono quindi possibili il licenziamento e le dimissioni senza vincoli o penalità. È consigliabile, però, che la parte che desidera recedere comunichi la propria decisione in modo formale e documentabile, come una lettera raccomandata, PEC, o consegna a mano con firma di ricezione. Difatti, se dovesse mancare la prova della disdetta il contratto proseguirebbe automaticamente.

È necessario che il patto di prova risulti per iscritto, al momento dell’assunzione, prima dell’inizio dell’attività lavorativa. Diversamente è come se non fosse mai stato previsto con conseguente applicazione della disciplina ordinaria.

Ogni modifica o inserimento successivo non avrà validità legale.

Qual è la durata della prova nel contratto a tempo determinato?

Salvo diversa previsione dei contratti collettivi, il periodo di prova nel contratto di lavoro a tempo indeterminato non può mai essere superiore a sei mesi.

A seguito delle disposizioni introdotte dal Decreto Trasparenza (D.Lgs. 104/2022), in vigore dal 13 agosto 2022, nel contratto di lavoro a tempo determinato, il periodo di prova è stabilito in misura proporzionale alla durata del contratto e alle mansioni da svolgere in relazione alla natura dell’impiego.

Il legislatore ha, pertanto, confermato la necessità di riproporzionare il periodo di prova alla durata del contratto a termine, senza tuttavia fornire un criterio univoco di proporzionalità del periodo previsto dal contratto collettivo ovvero, in mancanza, dalle disposizioni di Legge.

Ma cosa si intende per proporzionalità del periodo di prova?

Il principio di proporzionalità implica che la durata del periodo di prova debba essere commisurata in modo equo e logico rispetto alla durata totale del contratto di lavoro e al tipo di attività svolte. Questo concetto permette una maggiore flessibilità e adattamento alle specifiche circostanze del rapporto di lavoro.

Proroga o rinnovo del contratto a termine e periodo di prova

In caso di rinnovo di un contratto di lavoro per lo svolgimento delle stesse mansioni, il rapporto di lavoro non può essere soggetto ad un nuovo periodo di prova.

Se il contratto a termine di breve durata viene prorogato, è possibile prorogare anche la durata della prova? Nel caso di specie, una volta calcolata la durata del periodo di prova, in caso di proroga del contratto non sembra possibile prevedere un ulteriore periodo di prova sulla base della nuova durata del rapporto di lavoro, anche se la norma prevede ciò solo per i casi di rinnovo. Ma sembra corretto applicare la medesima disposizione sia ai casi di proroga che di rinnovo. Il periodo di prova dovrà, pertanto, ritenersi concluso al termine di quanto indicato nel contratto originario, senza possibilità di prolungare tale periodo per effetto della proroga effettuata.

Quali sono le conseguenze di eventi straordinari durante il periodo di prova?

Se durante il periodo di prova sopraggiungono eventi straordinari come malattia o infortunio, il periodo di prova viene generalmente prolungato per un tempo corrispondente alla durata dell’assenza. Questo permette al datore di lavoro e al lavoratore di valutare le competenze e le prestazioni in un lasso di tempo adeguato.

 
Pubblicato : 27 Dicembre 2023 10:00