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Come fanno a rubare i soldi dalla Postepay?

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(@carlos-arija-garcia)
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I sistemi più utilizzati dai malintenzionati per entrare in possesso dei dati. Come evitare truffe e come chiedere il rimborso alle Poste.

Postepay è la carta prepagata emessa da Poste Italiane per effettuare degli acquisti ed effettuare prelievi o versamenti tramite gli sportelli Postamat. È tra le prepagate più utilizzate e, proprio per questo, è in cima alla lista dei malintenzionati. Ma come fanno a rubare i soldi dalla Postepay?

I sistemi maggiormente utilizzati sono:

  • la clonazione della carta;
  • il phishing;
  • l’hackeraggio.

I soldi rubati finiscono solitamente su altre Postepay (clonate pure queste) in modo da poter effettuare dei prelievi dagli sportelli automatici o degli acquisti online nell’arco di brevissimo tempo. Altre volte vengono depositati su qualche conto «fantasma» aperto online.

Il titolare della carta oggetto della truffa può presentare richiesta di rimborso a Poste Italiane previa denuncia alle forze dell’ordine, purché dimostri che il furto dei dati sella sua Postepay e del denaro non siano dovuti a sua negligenza.

Rubare i soldi dalla Postepay tramite clonazione

Uno dei metodi più diffusi per rubare i soldi dalla Postepay è quello della clonazione. La tecnica viene utilizzata sia allo sportello automatico sia ai Pos usati per il pagamento di un acquisto in negozio, al ristorante, al distributore di benzina o in un altro esercizio pubblico.

La clonazione avviene grazie al cosiddetto skimming, cioè l’uso di un dispositivo chiamato skimmer, installato nella fessura dello sportello o nel Pos, in grado di leggere la banda magnetica della carta per copiare i dati in essa contenuti su un’altra tessera.

Tuttavia, la clonazione può avvenire anche online, quando si effettua un acquisto in un sito di e-commerce non sicuro.

Simile ma non uguale, è il sistema che consiste nell’avvicinare un dispositivo (ad esempio, un Pos portatile) alla Postepay che il titolare ha nel portafoglio. Poiché gli acquisti sotto una certa cifra (di solito 20-25 euro) non richiedono l’inserimento del Pin, è più facile rubare i soldi dalla carta senza che la vittima se ne accorga.

Per evitare quest’ultimo trucco è possibile:

  • abbassare la soglia oltre la quale è necessario il Pin;
  • consentire la notifica di qualsiasi cifra venga spesa con la Postepay;
  • dotarsi di un’apposita custodia che impedisce la lettura a distanza della carta (sono facilmente reperibili in commercio o anche in molti distributori di benzina).

Rubare i soldi della Postepay tramite phishing

Altro sistema molto diffuso per rubare soldi dalla Postepay è quello del phishing. Consiste nell’invio di un messaggio e-mail, SMS o WhatsApp oppure tramite le chat dei social network con allegati che portano ad un sito creato appositamente per ottenere i dati della carta.

I trucchi per trarre in inganno il titolare della Postepay sono diversi. Vediamo i più utilizzati.

La finta notifica

Il cliente riceve un messaggio con su scritto come oggetto: «Notifica PostePay». Essendo talmente generico, è facile non badarci ed aprire il messaggio.

Il contenuto del messaggio ha solitamente dei toni allarmistici, in modo da suscitare nei clienti (oltre ad una certa ansia) il dubbio che se non fa niente potrebbero andarci di mezzo i suoi soldi. Si può leggere, ad esempio: «La informiamo che dopo ripetuti controlli abbiamo riscontrato un errore nei suoi servizi online». Quindi, l’invito a cliccare sull’icona «verifica adesso».

In realtà, si tratta di un link che riporta ad una pagina creata appositamente dai truffatori per appropriarsi delle informazioni della vittima. Non a caso, su quella pagina viene chiesto al destinatario di inserire i suoi dati personali in modo da risolvere «l’errore». Un errore che, naturalmente, non esiste ma che serve come scusa per ottenere l’accesso al conto e prelevarti i soldi.

La carta «bloccata»

In questo caso, il messaggio informa il cliente del blocco della sua carta «per questioni di sicurezza». L’e-mail potrebbe iniziare così: «Gentile cliente, la sua carta PostePay Evolution è stata bloccata. Di seguito vengono fornite alcune informazioni e alcuni link da cliccare su cui andrebbero inseriti alcuni dati sensibili».

Si tratta di un tentativo di truffa messo in atto per venire a conoscenza dei dati del destinatario ed accedere senza problemi al suo conto o ad altri servizi presenti nella sua area personale. Da lì a poco, il titolare della Postepay potrebbe trovarsi senza soldi.

Lo stesso succede via sms, inviati soprattutto alle persone anziane che utilizzano un telefonino ma non la posta elettronica: si informa del blocco della carta e si invita a cliccare su un link che compare sul display del telefonino per rilasciare i propri dati sensibili.

Il blocco della carta viene annunciato anche via telefono, nel caso il bersaglio della truffa non utilizzasse né cellulare né posta elettronica. Finti call center chiamano a casa dicendo di essere operatori incaricati da Poste Italiane e chiedono di comunicare verbalmente i propri dati di accesso al conto e alla carta PostePay.

L’anticipo della ricarica

Altro trucco per rubare i soldi dalla Postepay è la richiesta di pagamento anticipato di una ricarica per un acquisto su Internet.

Immagina di ricevere un messaggio o una telefonata di un operatore che si spaccia per venditore di un famoso sito di e-commerce. Ti propone un’offerta molto interessante che non ti senti di rifiutare. Concordate il prezzo ed il luogo di invio. L’operatore ti chiede di anticipare il pagamento tramite una ricarica PostePay e ti garantisce che la merce arriverà lo stesso giorno in cui parte la ricarica della carta. Una volta effettuato il pagamento, l’operatore sparisce e la merce, ovviamente, non arriverà perché non è mai esistita.

Rubare i soldi dalla Postepay tramite hackeraggio

L’ultimo sistema noto per rubare i soldi dalla Postepay è quello dell’hackeraggio, anche se, in realtà, è meno diffuso visto che sono stati adottate delle misure di sicurezza più efficaci per evitare questo tipo di problemi.

In questo caso, il malintenzionato prova ad inserirsi sul sistema di sicurezza di Poste Italiane o su quello della transazione della Store online.

Per evitarlo, l’ideale è affidarsi a:

  • siti di e-commerce sicuri;
  • un sistema intermedio di pagamento tra la propria carta e il sito in modo da riuscire a bloccare in tempo la transizione indesiderata.

Come impedire di rubare i soldi dalla Postepay

I consigli di Poste italiane per evitare le truffe su PostePay sono:

  • se hai cliccato sul link «verifica adesso» ed hai fornito tutti i tuoi dati o parte di essi: modificare subito la password del tuo conto;
  • se hai ricevuto un messaggio che ti indirizza ad un sito per verificare i tuoi dati, bada bene alla barra del browser (cioè all’indirizzo web a cui sei collegato). Se inizia con «http://» è facile che si tratti di un sito clone di quello originale e che, quindi, sia in atto un tentativo di truffa. I siti sicuri, infatti, devono iniziare di norma con «https://» e mostrare accanto un lucchetto per segnalare che si tratta di una pagina sicura. Cliccando due volte sul lucchetto potrai leggere il certificato di sicurezza e da chi è stato rilasciato;
  • se il messaggio che hai ricevuto ti solleva qualche dubbio, puoi telefonare al numero che Poste italiane mete a disposizione dei clienti per questo tipo di segnalazioni. Si tratta del numero verde 803.160, gratuito da rete fissa. Da cellulare, invece, bisogna comporre il numero 100.160. Il costo di quest’ultima telefonata dipende dal tuo operatore. Dovrai seguire le indicazioni fornite dalla guida vocale e selezionare «Servizi Internet».

Nel dubbio, è sempre meglio bloccare la carta PostePay affinché non ci siano più uscite di denaro finché non avrai risolto il problema rivolgendoti a Poste italiane. Questo ti consentirà anche di poter presentare regolare denuncia ai Carabinieri o alla Polizia.

Truffa su PostePay: c’è il rimborso?

Nel caso tu abbia subìto una truffa su PostePay:

  • presentare la relativa denuncia alle forze dell’ordine;
  • chiedere a Poste italiane il rimborso dei soldi che ti sono spariti. Così ha stabilito l’Arbitro Bancario, cioè l’organismo che si occupa delle controversie tra gli istituti di credito ed i loro clienti.

Occorre, a questo proposito, presentare alle Poste i documenti che ti verranno richiesti, come ad esempio:

  • la lista dei movimenti che contiene quelli non effettuati da te ma dai truffatori;
  • la denuncia alle forze dell’ordine della truffa subìta;
  • il documento di blocco della carta PostePay con il relativo codice.

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Pubblicato : 23 Febbraio 2023 06:00