forum

Come fa un malato d...
 
Notifiche
Cancella tutti

Come fa un malato di SLA a fare testamento?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
47 Visualizzazioni
(@angelo-greco)
Post: 3207
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Come fare testamento in presenza della Sla: strumenti e soluzioni per esprimere le ultime volontà. Non c’è solo il testamento pubblico con il notaio ma anche quello fatto al computer tramite comunicatore oculare.

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) è una malattia che può comportare gravi limitazioni fisiche, ma non necessariamente compromette la capacità di intendere e di volere. E se è vero che una persona nel pieno delle proprie capacità mentali può fare testamento, bisogna verificare come può aggirare l’ostacolo determinato dalla paralisi delle mani o di tutto il proprio corpo come appunto succede a chi è affetto da tale patologia. 

In questo articolo, analizzeremo come un malato di SLA può esprimere le sue ultime volontà attraverso il testamento, considerando gli strumenti e le soluzioni a disposizione e gli esempi pratici per chiarire il processo.

La capacità di testare e la SLA

La legge stabilisce che alcune categorie di persone non possono fare testamento perché incapaci di testare, ovvero non hanno la piena capacità di intendere e di volere. Tuttavia, come abbiamo detto in apertura, la SLA, pur comportando limitazioni fisiche anche importanti, non intacca necessariamente la capacità mentale del malato. Pertanto, un malato di SLA può fare testamento, purché sia in grado di esprimere liberamente e autonomamente le sue volontà.

Tizio, affetto da SLA, desidera esprimere le sue ultime volontà tramite un testamento. Nonostante le sue limitazioni fisiche, Tizio è mentalmente lucido e in grado di comprendere le conseguenze delle sue scelte. Pertanto, potrà fare testamento, utilizzando strumenti adeguati per superare le difficoltà fisiche imposte dalla malattia.

Il testamento pubblico per malati di SLA

Se un malato di SLA non è in grado di utilizzare la mano per redigere un testamento olografo, può avvalersi di un notaio per fare un testamento pubblico. Il notaio, in questo caso, assisterà il malato nella redazione del testamento, garantendo la correttezza formale dell’atto e la piena espressione delle volontà del testatore.

Sempronio, affetto da SLA, non riesce a scrivere con la mano. Tuttavia, desidera esprimere le sue ultime volontà. Sempronio può rivolgersi a un notaio per redigere un testamento pubblico, garantendo così la validità dell’atto e l’espressione delle sue volontà. Il notaio potrà recarsi a casa del proprio cliente.

Il “comunicatore oculare” e l’amministratore di sostegno

Cosa può fare il malato di SLA che non ha i soldi per il notaio e vuol fare testamento olografo, ossia “in casa”, da solo, senza pagare nulla?

Come noto il testamento olografo richiede l’autografia, ossia la scrittura integrale da parte del testatore, che deve anche firmare e datare il documento. Non è ammessa la redazione di un testamento al computer, neanche se poi firmato digitalmente. Allo stesso modo non è possibile fare testamento tramite video o registratore vocale.

Tuttavia na interessante sentenza del Tribunale di Varese [1] ha riconosciuto la validità del testamento redatto da un malato di SLA tramite un “comunicatore oculare”, uno strumento tecnologico che permette di comunicare utilizzando il movimento degli occhi. In questo caso, il malato di SLA può esprimere le sue ultime volontà attraverso il computer e l’amministratore di sostegno si occuperà di trascriverle e depositarle presso il beneficiario del testamento.

Caio, affetto da SLA, non può muoversi autonomamente e ha difficoltà a comunicare verbalmente. Tuttavia, desidera esprimere le sue ultime volontà tramite un testamento. Caio può utilizzare un “comunicatore oculare” per comunicare le sue volontà, mentre l’amministratore di sostegno provvederà a trascriverle e depositarle presso il beneficiario del testamento.

La presunzione di capacità e l’onere della prova

Per quanto riguarda l’onere della prova in caso di contestazione della validità di un testamento redatto da un malato di SLA, occorre distinguere tra infermità permanente e infermità intermittente o ricorrente. Se l’incapacità è permanente, spetta a chi sostiene la validità del testamento dimostrare che esso è stato redatto in un momento di lucidità. Nel caso di SLA, poiché si alternano periodi di capacità e di incapacità, non sussiste la presunzione di incapacità e la prova deve essere fornita da chi contesta il testamento.

Nel caso in cui un erede contesti la validità del testamento redatto da Tizio, affetto da SLA, l’onere della prova spetta a chi contesta il testamento. Sarà necessario dimostrare che Tizio non era in grado di intendere e di volere nel momento della redazione del testamento a causa della sua condizione fisica e mentale.

In sintesi

Per i malati di SLA che desiderano fare testamento, è importante considerare le seguenti raccomandazioni:

  • rivolgersi a un notaio, per ottenere consigli e assistenza nella redazione del testamento;
  • chiedere la nomina di un amministratore di sostegno (che potrebbe essere anche un familiare) affinché si faccia autorizzare dal giudice a trascrivere il testamento redatto dal malato attraverso il “comunicatore oculare”, per superare le difficoltà fisiche imposte dalla malattia e garantire la piena espressione delle ultime volontà.

Bisogna quindi assicurarsi di avere un amministratore di sostegno affidabile che possa assistere nel processo di redazione del testamento e garantire il rispetto delle volontà espresse.

 
Pubblicato : 11 Aprile 2023 18:00