Come evitare il pignoramento per debiti del condominio
Chi paga i debiti contratti dalla compagine? I condòmini in regola con gli oneri possono essere costretti a pagare i creditori?
I condòmini sono personalmente responsabili dei debiti contratti nell’interesse del condominio. Quest’ultimo, infatti, non è equiparabile a una società che risponde delle obbligazioni con il proprio patrimonio autonomo rispetto a quello dei soci che ne fanno parte. Da tanto deriva che ciascun proprietario può essere “aggredito” dai creditori del condominio, limitatamente alla propria quota. Come evitare il pignoramento per debiti condominiali? Scopriamolo.
Chi paga i debiti del condominio?
Come anticipato in premessa, tutti i condòmini sono esposti al “rischio d’insolvenza” del condominio, cioè al pericolo che questo, non potendo far fronte alle obbligazioni con il proprio conto corrente, sia aggredito dai creditori.
A tutela dei condòmini in regola con i pagamenti, la legge stabilisce che i creditori devono agire innanzitutto nei confronti dei condòmini morosi e, solo successivamente, contro tutti gli altri [1].
Per garantire il funzionamento di questa procedura la legge impone all’amministratore di comunicare ai creditori i nominativi dei morosi, così che a costoro possa essere chiesto per primi di adempiere al debito del condominio.
Solo se i morosi non hanno un patrimonio sufficiente per soddisfare i creditori questi potranno rivolgersi anche contro i condòmini che hanno regolarmente pagato le proprie quote.
È appena il caso di precisa che i condòmini sono tenuti a pagare i debiti condominiali in proporzione alla quota posseduta (cioè, ai millesimi): ciò significa che i creditori non potranno chiedere a un solo condomino il pagamento dell’intero debito, ma solo di una parte corrispondente alla sua quota.
Debito condominiale: si può pignorare la casa?
Per i debiti condominiali si può giungere perfino al pignoramento della casa di proprietà. La quota del debito che tocca al singolo condomino è infatti equiparabile a un debito personale a tutti gli effetti, con la conseguenza che il creditore può intraprendere ogni tipo di procedura esecutiva volta a soddisfare le proprie pretese, dal pignoramento del conto corrente personale a quello dell’appartamento.
È in questo preciso contesto che si pone il quesito che fornisce il titolo al presente articolo, cioè cosa fare per evitare il pignoramento dei propri beni per debiti condominiali.
Condominio: come evitare il pignoramento per debiti?
Per tutelarsi da eventuali pignoramenti, il condominio può innanzitutto sanare la propria posizione debitoria recuperando le quote non pagate presso i condòmini morosi. La legge impone all’amministratore di attivarsi tempestivamente per recuperare i crediti vantati dalla compagine nei confronti dei singoli proprietari.
Per la precisione il condominio, a seguito dell’approvazione dello stato di riparto, può ottenere un decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo da poter utilizzare contro i proprietari morosi.
A tal proposito, il condominio può tutelarsi contro l’inadempimento dei propri condòmini stipulando un’apposita polizza che copra le spese necessarie per il recupero delle morosità.
Si tratta di un particolare contratto d’assicurazione contro il rischio delle morosità, il cui effetto è di rimborsare le spese legali per vertenze che talvolta potranno risolversi con semplici solleciti stragiudiziali redatti dal legale di fiducia del condominio, altre volte invece comporteranno invece la necessità di adire le vie giudiziarie tramite ricorso per decreto ingiuntivo, susseguente precetto e, infine, pignoramento dei beni.
Condòmini: come evitare il pignoramento per i debiti del condominio?
Va detto che il rischio di pignoramento per debiti del condominio, pur sussistendo, è piuttosto basso, in quanto come già ricordato ciascun condomino risponde solamente nei limiti della propria quota.
Pertanto, a meno che non si tratti di un condominio minimo (o comunque con pochi proprietari) e/o di un debito molto ingente, è difficile che il singolo proprietario possa perdere la casa.
Ad ogni modo, il pignoramento potrebbe intaccare il conto corrente personale, creando non pochi problemi. Come tutelarsi in casi del genere?
Ebbene, è possibile ricorrere ai più comuni trucchi per evitare il pignoramento, cioè a quei stratagemmi che consentono in ogni circostanza (e non solo per i debiti condominiali) di mettere al sicuro il proprio patrimonio.
Innanzitutto, è possibile svuotare il proprio conto corrente, prelevando tutti i soldi che ci sono sopra. Un conto in rosso non può infatti essere pignorato.
Se questo rimedio appare impraticabile (ad esempio, perché si tratta di un conto piuttosto capiente), allora è possibile trasferire il denaro sul conto di un’altra persona, magari di un familiare o di una persona fidata, in modo da sfuggire al creditore condominiale.
È appena il caso di ricordare che entrambe le operazioni prospettate potrebbero creare problemi con il Fisco e/o con la banca, la quale potrebbe essere insospettita dai repentini cambiamenti.
È possibile evitare il pignoramento per i debiti del condominio anche chiedendo alla banca il rilascio di assegni circolari su cui di fatto trasferire i soldi del proprio conto: queste somme non possono infatti essere pignorate, anche se la banca detiene ancora il denaro.
Per quanto riguarda la propria casa, è possibile sottrarla al pignoramento dismettendone la titolarità. Lo strumento più utilizzato è sicuramente la donazione, ma è possibile fare ricorso anche alla costituzione di un fondo patrimoniale o di un trust, in modo da blindare l’immobile e metterlo al riparo da pretese creditorie.
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