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Come e quando conviene estinguere il mutuo: guida completa

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(@paolo-florio)
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Scopri come gestire l’estinzione del tuo mutuo. Capiremo insieme quando è il momento giusto, le implicazioni finanziarie, e i vantaggi e svantaggi di tale decisione.

C’è chi ha il mutuo legato come un cappio al collo per tutta la durata della vita lavorativa. E chi invece dispone di un capitale e non vede l’ora di toglierselo di dosso. Ma l’estinzione anticipata del mutuo conviene davvero oppure è preferibile dirottare i soldi verso forme di investimento che rendano di più, in termini percentuali, degli interessi passivi pagati alla banca? Quali sono i benefici e i costi di un’operazione del genere? In questo articolo vedremo come e quando conviene estinguere il mutuo: forniremo una guida completa, adatta anche a chi è meno esperto in materia finanziaria, in cui esploreremo tutti gli aspetti cruciali dell’estinzione del finanziamento bancario, comprese le condizioni, il momento ideale e gli strumenti finanziari correlati.  

Posso estinguere il mio mutuo senza spese aggiuntive?

Sì, puoi! Secondo la legge, hai il diritto di estinguere il tuo mutuo ipotecario, in tutto o in parte, senza che la banca possa opporsi o chiederti penali. Per legge infatti l’estinzione del mutuo sulla casa può avvenire senza spese aggiuntive, permettendoti di liberarti dal peso del debito.

Quando conviene estinguere il mutuo a tasso fisso?

La risposta a questa domanda non è semplice. Dipende da molti fattori come, ad esempio, il tasso del tuo mutuo rispetto al rendimento alternativo che riusciresti a ottenere dai tuoi risparmi se utilizzati diversamente rispetto all’estinzione del mutuo. Generalmente, conviene estinguere il mutuo quando i risparmi sono impiegati a un tasso minore di quello pagato per il mutuo, ossia se il tasso di interesse pagato alla banca è superiore all’eventuale rendimento dei tuoi investimenti. Tuttavia questa valutazione può essere fatta solo se il tuo mutuo è a tasso fisso e i tuoi risparmi sono investiti in strumenti finanziari con rendimento fisso. In tali ipotesi infatti puoi compiere una semplice operazione aritmetica. 

Vantaggi di estinguere il mutuo anticipatamente

Oltre alla possibilità di utilizzare i soldi verso forme più produttive bisogna anche considerare l’aspetto psicologico che può dare il pensiero di non avere più un debito e la relativa tranquillità con cui si guarda al futuro. Tuttavia, dall’altro lato, non è mai bene spendere tutta la liquidità che si ha sul conto poiché, qualora dovessero sopraggiungere dei nuovi bisogni, bisognerebbe ricorrere a un nuovo credito bancario e a tassi certamente più alto di quelli del mutuo: oggi per finanziare l’acquisto di un’auto si arriva facilmente a superare il 10% di Taeg. 

Quindi, se si riceve una grossa somma (ad esempio con il TFR, una vincita, la vendita di una casa o una eredità) è sempre meglio estinguere solo parzialmente il debito per non restare completamente senza liquidità. In tale ipotesi si possono operare due scelte:

  • ridurre il numero di rate residue da versare alla banca, in modo da anticipare l’estinzione del mutuo;
  • ridurre l’importo di ciascuna rata, proporzionalmente alla somma versata alla banca.

Quando conviene estinguere il mutuo a tasso variabile?

L’argomento diventa più complesso se il tuo mutuo è a tasso variabile. Immagina, ad esempio, il caso di Mario: ha un mutuo a tasso variabile e gli investimenti non garantiscono un rendimento fisso. In questo caso, non c’è una risposta precisa alla domanda se convenga o meno estinguere anticipatamente il mutuo. Tuttavia, una regola generale suggerisce che se i soldi sono investiti a un tasso netto inferiore al 3%, potrebbe essere conveniente considerare l’estinzione del mutuo.

Esempi pratici dell’estinzione del mutuo?

Prendiamo il caso di Anna, che ha un mutuo di 200.000 euro a 30 anni, iniziato a dicembre 2015 all’1,6%. Se a dicembre prossimo il tasso di interesse dovesse aumentare al 5%, il debito residuo sarebbe di 155.264 euro. La rata mensile aumenterebbe fino a circa 1.141 euro. Se il tasso aumentasse ulteriormente al 6%, la rata mensile salirebbe a 1.271 euro. In questo caso, sembra essere una buona idea considerare l’estinzione del mutuo.

Come cambia la situazione se il mutuo ha tempi di rimborso ridotti?

La situazione cambia radicalmente se il periodo di rimborso del mutuo è più breve. Immaginiamo il caso di Luca: ha un mutuo di 20 anni per 200.000 euro, iniziato a dicembre 2007 con un tasso del 3%. Se il tasso dovesse aumentare al 5% a dicembre, la rata mensile sarebbe di 1.193 euro, con una quota di interessi di soli 208 euro. Questa quota di interessi si ridurrebbe sensibilmente mese dopo mese. In questo caso, non sarebbe conveniente estinguere il mutuo.

Cosa succede se decido di estinguere il mutuo?

Estinguendo il tuo mutuo, avrai la tranquillità di non avere più un debito con la banca. Tuttavia, dovresti considerare che se per estinguere il mutuo utilizzi la maggior parte o tutti i tuoi risparmi, in caso di bisogno di liquidità futura, potresti dover ricorrere al credito bancario, probabilmente a tassi di interesse più alti.

 

 
Pubblicato : 17 Maggio 2023 07:30