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Come e perché assicurarsi

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(@roberto-scavo)
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Quali sono i vantaggi di una polizza? Quali sono le categorie di rischio può diffuse? Cosa non deve mai mancare in un contratto?

Ogni assicurazione presuppone l’esistenza di un rischio. Purtroppo, però, non sempre ogni rischio presuppone la stipula di un’assicurazione. Spesso ci si rende conto dell’utilità di una polizza quando ormai è troppo tardi, cioè quando quel rischio ha causato dei danni che comportano una spesa più o meno importante. Insomma, come e perché assicurarsi? Qual è il vantaggio di avere una polizza e come sottoscriverla?

C’è chi ritiene l’assicurazione una soluzione ad un problema puntuale: la polizza obbligatoria per l’auto o per la moto, quella per coprire il furto di beni preziosi, ecc. Un’altra risposta alla domanda «perché assicurarsi?», però, la fornisce chi ha la vista più lunga: «Perché voglio vivere tranquillo».

In quest’ultimo caso, dunque, il motivo di sottoscrivere una o più polizze è quello di coprire ogni rischio che possa compromettere la propria serenità e quella della famiglia: si pensi a chi non svolge un’attività come dipendente e subisce un infortunio o un incidente che lo costringe a stare fermo per settimane o per qualche mese.

Perché assicurarsi, allora? In estrema sintesi, perché:

  • consente di ridurre al massimo le preoccupazioni legate ad un evento imprevisto in grado di minare la serenità della famiglia;
  • garantisce ai propri cari una certa tranquillità economica in caso di invalidità o inabilità dell’assicurato;
  • può essere una soluzione per avere un domani un capitale da aggiungere alla pensione.

Cosa copre una polizza assicurativa?

Una polizza assicurativa può coprire qualsiasi bene mobile o immobile, dalla casa all’auto, da oggetti di valore alle spese sanitarie fino a tutto ciò che può rappresentare il rischio di perdere un reddito: il cantante assicura la sua voce, il calciatore le sue gambe, la modella il rischio di sfregi o una parte specifica del suo corpo, ecc.

Le categorie di polizze più diffuse sono:

  • auto e moto: non solo Rc auto ma anche furto e incendio, grandine o altri eventi atmosferici, cristalli, ecc.;
  • vita e/o morte: si tratta di una garanzia economica che viene offerta all’assicurato e alla sua famiglia;
  • casa: copre danni che può subire l’immobile (fulmini, allagamenti, incendio, crolli, ecc.) oppure che possono essere provocati a terzi, come ad esempio il classico pezzo di cornicione che si stacca dalla facciata e che colpisce un passante, piuttosto che il tubo dell’acqua che si rompe e causa un danno al vicino;
  • malattia e infortuni;
  • previdenza e risparmio, per garantirsi una certa cifra, stabilita dal contratto e dal conseguente investimento, da riscattare alla scadenza;
  • rischi vari: danni economici subìti durante le vacanze, polizze sugli animali, infortuni durante la pratica di uno sport amatoriale, ecc.

Che cosa non può mancare nella polizza assicurativa

Una polizza assicurativa è valida se contiene:

  • le condizioni generali del contratto applicate a tutta la clientela;
  • le condizioni particolari che riguardano le esigenze concrete del singolo assicurato.

Le prime sono riportate di solito in un fascicolo separato allegato alla polizza. L’assicuratore deve verificare:

  • che venga consegnato all’assicurato al momento della conclusione del contratto;
  • che nella polizza ci sia espresso richiamo a tale documento;
  • che ci sia la formula di presa visione e conoscenza da parte dell’assicurato di quanto riportato nel fascicolo.

All’assicurato è richiesta la specifica approvazione delle clausole per lui onerose predisposte nel formulario dall’assicuratore.

Di norma, il contratto contiene le seguenti indicazioni:

  • generalità del soggetto assicurato;
  • natura e portata della garanzia prestata (oggetto e rischio);
  • valore per il quale il rischio è assicurato;
  • limite patrimoniale della garanzia (il massimale, la franchigia);
  • espresse situazioni o vicende per le quali non opera la garanzia (le esclusioni contrattuali) o singole situazioni per le quali l’assicuratore deve essere vincolato;
  • importi dei premi che l’assicurato è tenuto a versare e modalità di pagamento;
  • durata del contratto;
  • data in cui inizia la copertura assicurativa;
  • eventuale clausola arbitrale.

La durata della polizza assicurativa

Le parti sono libere di determinare la durata del contratto secondo le proprie esigenze e il rischio assicurato.

Le polizze hanno normalmente una durata annuale. L’assicuratore, in alternativa, può proporre una copertura di durata pluriennale a fronte di una riduzione del premio.

La polizza ha effetto dalle ore 24 del giorno della conclusione del contratto, se non previsto diversamente dalle parti, e copre il rischio fino alle ore 24 dell’ultimo giorno di validità del contratto.

Il contratto è, però, sospeso, e quindi l’assicuratore non assume il rischio, finché il contraente non paga il premio.

A favore dell’assicurato è previsto un termine di tolleranza di 15 giorni dalla scadenza di ciascuna rata per pagare i premi. In caso di mancato pagamento, l’assicurazione resta sospesa e l’assicuratore ha sei mesi per decidere se agire in giudizio per la riscossione dei premi scaduti o ritenere risolto il contratto, trattenendo i premi già versati.

 
Pubblicato : 6 Luglio 2023 13:45