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Come dare le dimissioni online con lo Spid?

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(@carlos-arija-garcia)
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La procedura per comunicare la cessazione volontaria del rapporto di lavoro con il canale telematico del Ministero. Come avere l’identità digitale.

Da qualche tempo ormai chi vuole lasciare il lavoro è obbligato a fare la comunicazione via Internet, tramite il portale messo a disposizione dal Ministero. La vecchia lettera cartacea consegnata all’ufficio del personale o lasciata sulla scrivania del capo, insomma, non è più valida. Come non ha valore nemmeno il messaggio e-mail ai superiori: occorre seguire una procedura introdotta dalla legge [1] diversi anni fa. Come per qualsiasi pratica da eseguire su un sito della Pubblica amministrazione, è necessario avere a propria identità digitale. Quindi, la domanda è: come dare le dimissioni online con lo Spid?

Chi vuole lasciare volontariamente il posto di lavoro deve:

  • collegarsi al sito cliclavoro.gov.it;
  • accedere all’area riservata con lo Spid (oppure con la Carta d’identità elettronica o con la Carta nazionale dei servizi);
  • compilare il modulo online di dimissioni;
  • inviare il form compilato.

Il sistema invierà il modulo di dimissioni online alla Pec del datore di lavoro.

In alternativa, è possibile rivolgersi ad un intermediario abilitato, cioè:

  • ad un patronato;
  • ad un sindacato;
  • ad una commissione di certificazione;
  • ad un ente bilaterale;
  • ad una sede territoriale dell’Ispettorato del lavoro.

È possibile revocare le dimissioni online entro sette giorni dalla data in cui erano state comunicate, accedendo con lo Spid all’area riservata dello stesso sito (cliclavoro.gov.it).

Come avere lo Spid per dare le dimissioni online

Abbiamo detto che per comunicare le dimissioni online è necessario accedere al portale del ministero del Lavoro con la propria identità digitale. Carta d’identità elettronica e Carta nazionale dei servizi richiedono un apposito dispositivo per poter essere utilizzate (dispositivo che l’utente deve acquistare. Il modo più semplice, dunque, è usare lo Spid.

Può chiedere lo Spid qualsiasi cittadino maggiorenne in possesso di una carta d’identità e di un codice fiscale rilasciati in Italia.

Gli operatori autorizzati a rilasciare il sistema di identità digitale sono:

  • Aruba;
  • Etna Hitech.;
  • InfoCert;
  • Intesa (Gruppo IBM, in fase di cessazione);
  • Infocamere;
  • Lepida;
  • Namirial;
  • Poste italiane;
  • Sielte;
  • SpidItalia (Register.it).

Chi vuole chiedere lo Spid dovrà fornire all’operatore:

  • un indirizzo di posta elettronica;
  • il proprio numero di cellulare;
  • un documento di identità in corso di validità;
  • la tessera sanitaria con il codice fiscale.

La procedura per fare lo Spid comprende tre fasi:

  • l’inserimento dei dati del cittadino;
  • la creazione dello Spid vero e proprio, cioè delle credenziali;
  • il riconoscimento.

Quest’ultimo passaggio è il più delicato e non tutti gli operatori autorizzati al rilascio dello Spid lo effettuano allo stesso modo. A seconda dell’interlocutore scelto, viene richiesto di farlo:

  • di persona, presso l’ufficio dell’operatore, lo sportello del Comune con cui il gestore dello Spid è convenzionato o l’attività commerciale che ha un accordo con l’operatore per espletare questa pratica;
  • online, tramite il sito o l’app del gestore scelto e utilizzando una webcam o un collegamento in audio e video da registrare con il pc o con lo smartphone. Servirà mostrare un documento di riconoscimento e il codice fiscale;
  • tramite l’app del gestore accedendo con la Carta d’identità elettronica o passaporto elettronico;
  • da remoto con la Carta nazionale dei servizi (la tessera sanitaria) o con firma digitale, utilizzando un apposito lettore (smart card) dotato di Pin.

Chi può dare le dimissioni cartacee?

L’obbligo di dimissioni online con lo Spid non interessa tutti i lavoratori. È possibile farlo nella vecchia modalità cartacea:

  • per il lavoro domestico (colf, badanti, baby-sitter);
  • in caso di risoluzione stragiudiziale del rapporto di lavoro;
  • per le dimissioni durante il periodo di prova;
  • per il lavoro marittimo;
  • per il pubblico impiego.

Da quando decorrono le dimissioni online?

La data di decorrenza delle dimissioni online coincide con il giorno in cui cessa il rapporto di lavoro. Quindi, è il giorno successivo all’ultimo giorno di lavoro. Questo perché tra la comunicazione delle dimissioni e la cessazione del rapporto c’è il cosiddetto preavviso, cioè il periodo fissato dal contratto nazionale di categoria in cui il dipendente deve continuare a prestare la propria attività prima di asciare l’azienda.

Per esempio, se il contratto di lavoro prevede un preavviso di 15 giorni e la comunicazione viene inviata il primo giorno del mese, la data di decorrenza delle dimissioni sarà il 16 dello stesso mese.

Questo significa che la data di decorrenza delle dimissioni cambia a seconda del contratto nazionale di categoria e del livello di inquadramento del dipendente: sono i due fattori, insieme all’anzianità di servizio, che determinano la durata del preavviso.

Il preavviso è obbligatorio in caso di contratto a tempo indeterminato e di apprendistato, mentre non lo è in caso di dimissioni da contratto a tempo determinato.

 
Pubblicato : 17 Aprile 2023 17:00