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Come contestare una multa gratis

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(@angelo-greco)
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Come fare ricorso contro un verbale di accertamento di violazione del codice della strada. Il ricorso al Giudice di Pace e al Prefetto: la guida.

A volte, contestare una multa costa di più dell’importo della multa stessa. E se a ciò si aggiunge anche l’incertezza del risultato è comprensibile la scelta di chi preferisce pagare entro i primi 5 giorni, usufruendo così dello sconto del 30%, anche quando si hanno valide ragioni per ritenere che il verbale sia illegittimo. Ma non tutti sanno che, a volte, il ricorso non ha alcun costo. Ecco allora come contestare una multa gratis. La procedura che vedremo a breve non richiede né l’assistenza di un avvocato, né il pagamento di bolli. 

Certo, per sapere come si impugna una violazione del codice della strada e fare ricorso non bisogna essere per forza dei tecnici: è una delle attività più semplici che si conoscano nel panorama del diritto. Ma sarà meglio conoscere alcune questioni preliminari perché, a volte, anche questi sistemi presentano dei rischi. 

Ma procediamo con ordine.

Come contestare una multa dal Giudice di Pace

Prima di sapere come contestare una multa gratis è bene ricordare quali sono tutti i mezzi che l’ordinamento riconosce all’automobilista per impugnare il verbale. 

Esiste innanzitutto il ricorso al Giudice di Pace, che va esperito entro 30 giorni da quando si è ricevuta la multa. La procedura richiede innanzitutto il pagamento del cosiddetto contributo unificato, ossia una tassa che bisogna versare per accedere alla giustizia. L’importo varia al crescere della sanzione impugnata. 

In particolare, per multe fino a 1.033 euro si paga un contributo di 43 euro.

Per multe da 1.033,01 a 1.100 euro, il contributo unificato è sempre di 43 ma va aggiunta anche una marca da bollo da 27 euro.

Se la multa impugnata è superiore a 1.100 euro ma non raggiunge 5.200 euro, il contributo è di 98 euro e c’è sempre la marca da bollo da 27. euro.

Quando poi la sanzione amministrativa è superiore a 5.200 euro sino a26.000 euro e per i processi di valore indeterminato o indeterminabile di competenza del Giudice di Pace il contributo unificato è di 237 euro con la marca da bollo da 27 euro.

Quando si fa ricorso al Giudice di Pace non bisogna per forza avere un avvocato e quantomeno si può risparmiare sulla sua parcella. Ma bisogna conoscere le regole del codice di procedura civile per evitare errori. Quindi bisogna sapere che:

  • il ricorso va depositato nella cancelleria del giudice competente per territorio, quello cioè del luogo ove è stata elevata la sanzione (o quello più vicino). Sul sito del Ministero della Giustizia sono indicate le competenze territoriali dei vari Giudici di Pace; 
  • in alternativa, il ricorso può essere spedito con raccomandata a/r;
  • è necessario poi verificare la data della prima udienza che il giudice ha fissato con apposito decreto;
  • il ricorso deve indicare tutte le contestazioni e le prove offerte in proprio sostegno, a pena di decadenza;
  • la polizia si costituisce successivamente, nel termine indicato nel decreto dal giudice, producendo tutti i documenti per la relativa difesa;
  • alla prima udienza è possibile presentare prove contrarie a quelle della polizia;
  • alla prima udienza bisogna insistere per l’ammissione di eventuali prove testimoniali richieste nel ricorso;
  • alle successive udienze vengono raccolti i mezzi di prova;
  • all’esito della fase istruttoria, il giudice pronuncia la sentenza dichiarando se accogliere o meno il ricorso;
  • nei 30 giorni successivi alla sentenza (se questa viene notificata dalla controparte al ricorrente) è possibile fare appello al tribunale. Se la sentenza non viene notificata, il termine per l’appello è di sei mesi.

Si tenga conto che il Giudice di Pace non può condannare il ricorrente al pagamento di una sanzione superiore rispetto a quella del verbale. 

Conviene fare ricorso al Giudice di Pace contro una multa?

Il ricorso al Giudice di Pace, per quanto a pagamento, è anche quello che garantisce una decisione terza e imparziale, avendo davanti un organo della magistratura che è anche tecnico e quindi capace di interpretare il diritto, come la legge gli consente di fare.

Dunque, tra tutti i mezzi di impugnazione del verbale per violazione del codice della strada, il ricorso al Giudice di Pace è quello che offre maggiori chance di successo.

Come fare ricorso gratis contro la multa

Oltre a quello appena visto, esistono altri due modi per contestare la multa. Questi due sono completamente gratuiti ma, come vedremo a breve, ciascuno presenta una problematicità. 

Questi strumenti che predispone l’ordinamento sono:

  • il ricorso al Prefetto;
  • il ricorso in autotutela.

Il primo non richiede né il pagamento di tasse, né di bolli, né l’assistenza di un avvocato. Tuttavia, nel caso in cui il ricorso dovesse essere rigettato, il Prefetto emetterà un’ordinanza con l’ingiunzione di pagamento per una somma che è quasi il doppio della multa iniziale. Un notevole rischio, sicuramente, sebbene contro tale ordinanza sia comunque possibile fare ricorso al Giudice di Pace nei successivi 30 giorni e sollevare le medesime contestazioni che il Prefetto ha rigettato.

Nel caso di ricorso al Prefetto c’è un ulteriore vantaggio: l’applicazione della regola silenzio-assenso. In pratica, se non ricevi la risposta entro i termini fissati dalla legge, o se la ricevi in ritardo, il ricorso si considera accolto e la multa annullata. 

I termini per la risposta sono i seguenti:

  • se invii il ricorso direttamente al Prefetto, quest’ultimo deve spedire la risposta entro 210 giorni, altrimenti – come anticipato – il ricorso si considera accolto;
  • se invii il ricorso al Prefetto per il tramite dell’organo accertatore che ha elevato il verbale (ad es. la polizia), la risposta del Prefetto deve essere spedita entro 180 giorni. 

In entrambi i casi, per verificare la tempestività della risposta devi controllare la data di spedizione della risposta al ricorso da parte della Prefettura.

Quanto invece al ricorso in autotutela, esso va presentato all’organo accertatore ma non garantisce alcuna una risposta e soprattutto non interrompe i termini per fare ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto. Con tutti i rischi che ciò comporta in caso di silenzio.

Vediamo, più nel dettaglio, come funzionano questi due metodi di ricorso contro la multa gratis.

Come contestare una multa al Prefetto

Il ricorso al Prefetto va fatto entro 60 giorni da quando hai ricevuto il verbale: il doppio rispetto al ricorso al Giudice di Pace.

La prima cosa che devi fare è compilare il ricorso in cui indichi il verbale contestato e i motivi di nullità. Dovrai poi allegare tutte le prove che ritieni possano dimostrare la tua tesi.

Il ricorso deve essere intestato alla Prefettura territorialmente competente.

Il ricorso deve essere poi spedito con raccomandata a/r: 

  • direttamente alla Prefettura (in tal caso la risposta dovrà arrivare entro 210 giorni);
  • oppure all’organo che ha elevato il verbale, come la Polizia Municipale (in tal caso la risposta dovrà arrivare entro 180 giorni).

La risposta tardiva o omessa determina l’accoglimento del ricorso e l’annullamento automatico della multa. 

Se però il Prefetto rigetta il ricorso, ti condanna a pagare la sanzione in misura piena che è pari quasi al doppio dell’iniziale valore. Contro il rigetto puoi fare ricorso al Giudice di Pace nei successivi 30 giorni.

Al Prefetto puoi chiedere di essere sentito personalmente per rafforzare la tua difesa. 

Il ricorso al Prefetto può essere compilato, firmato e spedito direttamente da te, senza bisogno dell’assistenza di un avvocato. 

Come contestare una multa con il ricorso in autotutela 

Il ricorso in autotutela è, nel contenuto, identico a quello al Prefetto. Tuttavia va spedito con raccomandata a/r all’organo che ti ha elevato la multa. Lo puoi anche consegnare personalmente ma avendo cura di farti protocollare il documento.

Tieni conto che non hai diritto a una risposta, né tale ricorso sospende i termini per l’impugnazione al Giudice di Pace o al Prefetto. Per cui, se è comunque tua intenzione fare ricorso, all’approssimarsi della scadenza di tali termini, ed in assenza di risposta dalla polizia, sarà bene che avvii le pratiche per l’impugnazione ordinaria.

Se la polizia rigetta il ricorso non ti condanna al pagamento di una somma superiore rispetto alla multa, non avendone il potere. 

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Pubblicato : 10 Febbraio 2023 09:18