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Come chiedere un decreto ingiuntivo?

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(@carlos-arija-garcia)
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Il contenuto del ricorso da presentare al Giudice di Pace o al tribunale competente. Le modalità per depositare la domanda.

Chi vanta un credito di una determinata somma di denaro o di una certa quantità di cose fungibili oppure ha diritto alla consegna di un bene mobile può chiedere a un giudice di emettere un decreto ingiuntivo al fine di avviare l’azione esecutiva e mettere il debitore nelle condizioni di regolarizzare la sua posizione con il creditore. Quest’ultimo, comunque, dovrà fornire prova scritta del debito vantato. Ma come chiedere un decreto ingiuntivo? A chi bisogna rivolgersi per presentare il ricorso?

Di norma, è competente per il deposito del ricorso finalizzato ad ottenere il decreto ingiuntivo il Giudice di Pace o il tribunale monocratico a cui si potrebbe presentare la domanda proposta in via ordinaria. Ad ogni modo, ci sono delle competenze alternative per i crediti riguardanti:

  • onorari e spese di avvocati, cancellieri, ufficiali giudiziari e di chiunque altro abbia prestato la propria opera in occasione di un processo: è competente anche l’ufficio giudiziario che ha deciso la causa a cui si riferisce il credito;
  • avvocati e notai nei confronti dei propri clienti: può intervenire anche il giudice competente per valore del luogo in cui ha sede il Consiglio dell’ordine al quale sono iscritti o il consiglio notarile dal quale dipendono al momento in cui è proposto il ricorso.

Decreto ingiuntivo: cosa deve contenere il ricorso?

Il ricorso da presentare al giudice per ottenere un decreto ingiuntivo deve essere fatto in forma scritta e contenere gli elementi essenziali dell’azione. Nello specifico, deve indicare:

  • giudice al quale è indirizzato il ricorso è indirizzato (per esempio, Giudice di Pace di Bologna, Tribunale di Livorno, ecc.);
  • informazioni relative al creditore e al debitore (generalità, recapito, ecc.);
  • oggetto e ragioni del ricorso;
  • eventuale richiesta di concessione della provvisoria esecuzione del decreto;
  • se la domanda riguarda la consegna di cose mobili fungibili, la somma di denaro che il creditore è disposto ad accettare in alternativa. Se il giudice ritiene sproporzionata la somma indicata, può chiedere al ricorrente di esibire un certificato della Camera di commercio che provi il valore;
  • eventuale indicazione di giusti motivi per aumentare o ridurre il termine legale di 40 giorni dalla notifica del decreto per proporre opposizione;
  • prove scritte allegate;
  • conclusioni;
  • eventuale procura alle liti, se la parte è difesa da un avvocato;
  • sottoscrizione del difensore, se è stata conferita la procura, o della parte se sta in giudizio personalmente.

Il ricorso può essere redatto anche in modo sommario, ma solo se è accompagnato da un documento scritto a supporto della pretesa fatta valere.

Come va depositato il ricorso per il decreto ingiuntivo?

Ci sono due modi per presentare il ricorso finalizzato ad ottenere il decreto ingiuntivo.

Per il procedimento davanti al tribunale, il deposito del ricorso e dei documenti allegati deve avvenire esclusivamente con modalità telematiche presso la cancelleria del giudice adito.

Se i sistemi informatici non funzionano (può capitare anche questo) e sussiste un’urgenza indifferibile il Presidente del tribunale può comunque autorizzare il deposito con modalità diverse.

Il ricorso deve essere depositato in formato .pdf: un formato diverso, anche se viene per errore acquisito al sistema, comporta l’inammissibilità. Non è accettata, ad esempio, la scansione di un’immagine che non consente operazioni di selezione e copia di parti del testo.

In caso di accoglimento, il giudice emette un decreto ingiuntivo che deve essere notificato al debitore.

La seconda modalità prevista è quella che riguarda i procedimenti davanti al Giudice di Pace: in questo caso, è previsto ancora il deposito cartaceo (e non telematico) del ricorso in cancelleria.

 
Pubblicato : 15 Luglio 2023 14:00