Come chiedere il rimborso del bollo auto per rottamazione
In alcune zone d’Italia è possibile riavere i soldi pagati per la tassa automobilistica relativi ai mesi in cui non si ha più la disponibilità del veicolo.
Chiunque abbia un veicolo a motore deve pagare il bollo auto. Si tratta di una tassa dovuta per il solo fatto di possedere una macchina o una moto. Il pagamento deve essere fatto una volta all’anno, entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di immatricolazione. Significa che se un’auto è stata targata a febbraio 2023, il bollo dovrà essere pagato entro il 31 marzo dell’anno successivo. Che succede, però, se prima della scadenza il veicolo deve essere demolito? Se, ad esempio, la tassa è stata pagata a gennaio e a maggio l’auto viene rottamata? Come chiedere il rimborso del bollo auto per rottamazione? O meglio: è possibile chiedere il rimborso?
La risposta è sì ma non dappertutto: solo in alcune zone d’Italia è possibile avere il rimborso. Si tratta di:
- Piemonte;
- Lombardia;
- Veneto;
- Provincia autonoma di Trento;
- Provincia autonoma di Bolzano.
In tutte le altre Regioni l’eventuale rimborso del bollo auto per rottamazione è possibile solo se la demolizione del veicolo per cui è stata versata la tassa è avvenuta prima dell’inizio del periodo tributario.
C’è da premettere che il rimborso nelle Regioni e nelle Province autonome citato costituisce un’eccezione: la regola generale, infatti, non consente che ad un’automobilista venga restituita la parte della tassa versata ma non fruita. Questo perché non è possibile trasferire il bollo da un veicolo ad un altro.
Nei territori indicati, invece, è ammesso il rimborso del bollo purché la rottamazione venga annotata al Pra, cioè al Pubblico registro automobilistico. L’importo da restituire all’automobilista viene normalmente calcolato in dodicesimi: chi ha pagato la tassa annua ed ha rottamato l’auto dopo quattro mesi, avrà indietro una somma pari a otto dodicesimi.
Rimborso bollo auto in Piemonte
Nella Regione Piemonte è possibile chiedere il rimborso del bollo auto per rottamazione purché il periodo per il quale non ha goduto del possesso del veicolo sia pari ad almeno un quadrimestre. In pratica, devono essere trascorsi almeno quattro mesi tra la data di rottamazione e la scadenza del bollo.
Il rimborso è riconosciuto in proporzione al numero di mesi interi successivi a quello in cui si è verificata la perdita del possesso.
Mario ha pagato regolarmente a gennaio 2023 il bollo auto che scadrà il 31 dicembre dello stesso anno. Il veicolo, però, viene rottamato nel mese di marzo. Mario avrà diritto al rimborso per tutto il periodo che va da aprile (mese successivo a quello in cui si è verificata la rottamazione) a dicembre (ultimo mese di validità della tassa pagata) del 2023, vale a dire per nove mesi.
Per poter accedere al rimborso è necessario che l‘evento venga annotato al Pra, in modo che sia certificata la perdita di possesso dell’auto.
La domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica, tramite il servizio presente all’interno del portale Tassa Auto Piemonte, che consente di trasmettere al Settore Politiche Fiscali e contenzioso amministrativo della Regione una richiesta per la restituzione degli importi corrisposti a titolo di tassa automobilistica nei casi stabiliti e di essere aggiornati, tramite e-mail e/o sms, sullo stato di avanzamento della richiesta.
In alternativa, è possibile rivolgersi a un intermediario autorizzato, in particolare:
- delegazione Aci;
- agenzia di pratiche auto del consorzio Sermetra o agenzia Avantgarde (per ogni pratica il costo non può essere superiore a euro 6,50 + Iva, da pagare direttamente all’intermediario);
- Urp regionali (Ufficio relazioni con il pubblico) per il completamento e l’invio telematico della domanda.
Rimborso bollo auto in Lombardia
La Regione Lombardia consente il rimborso del bollo auto per rottamazione per il periodo non fruito. Anche in questo caso, l’importo rimborsabile, calcolato in dodicesimi, decorre dal mese in cui si è verificato l’evento fino al mese di scadenza validità. Non è previsto il rimborso se l’evento si verifica nell’ultimo mese di validità.
Il rimborso sarà effettuato mediante accredito sul conto corrente bancario o Bancoposta intestato al richiedente. Qualora nella richiesta di rimborso non venga indicato l’Iban del conto corrente, verrà inviato un bonifico di circolarità esigibile presso tutte le filiali di Banca Intesa, le cui spese di spedizione saranno detratte dall’importo erogato a titolo di rimborso.
Il proprietario del veicolo o il titolare del diritto reale di godimento deve compilare e sottoscrivere l’apposito modulo allegando la fotocopia del proprio documento di identità.
La domanda deve essere presentata entro il 31 dicembre del terzo anno successivo alla data in cui il pagamento è stato effettuato:
- online dall’Area Personale Tributi, accedendo alla sezione «Modulistica», se si dispone di Spid, Carta di identità elettronica o Carta nazionale dei servizi;
- per posta ordinaria: a Regione Lombardia – Direzione Centrale Bilancio e Finanza – U.O. Tutela delle Entrate Tributarie Regionali – Piazza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano;
- tramite Pec a: presidenza@pec.regione.lombardia.it. In questo caso, se l’istanza e i relativi allegati sono sottoscritti con firma digitale, non è necessario allegare copia del documento d’identità.
È anche possibile presentare la domanda a mano presso:
- gli studi di consulenza automobilistica autorizzati da Regione;
- gli Uffici provinciali Aci Lombardia;
- gli Uffici di Protocollo di Regione Lombardia.
Il rimborso della tassa può essere chiesto anche dagli eredi ma solo se l’evento che ha determinato il venir meno del possesso del veicolo è intervenuto quando l’intestatario era ancora in vita. In questo caso chi presenta la domanda dovrà allegare una dichiarazione sostitutiva in cui dichiara:
- di aver accettato l’eredità;
- di essere l’unico erede ovvero, in presenza di più eredi, fornire le generalità degli altri eredi che, a loro volta, dovranno sottoscrivere una dichiarazione di rinuncia al credito.
Rimborso bollo auto nelle Province di Trento e Bolzano
Nella Provincia autonoma di Trento è possibile chiedere il rimborso del bollo auto per rottamazione presentando la domanda in carta libera alla sede locale dell’Aci.
In alternativa, va presentata presso:
- l’Unità territoriale Aci, anche tramite Pec intestata al richiedente, allegando un documento di identità in corso di validità e la relativa documentazione a supporto in formato Pdf nel limite di 2 MB (se il singolo documento è composto da più pagine, la scansione delle pagine deve essere salvata in uno stesso file pdf);
- le delegazioni Aci;
- gli Studi di Consulenza (presenti su tutto il territorio.
Sulla domanda devono essere riportati:
- nome, cognome, residenza, codice fiscale (o partita Iva) e numero di telefono del richiedente;
- le modalità con cui si vuole ricevere il rimborso (c/c postale, bancario ABI e CAB, assegno circolare non trasferibile con spese a carico del destinatario).
Il contribuente deve presentare richiesta di rimborso entro tre anni decorrenti dalla data del versamento.
A Trento non si procede al rimborso di somme pari o inferiori 30 euro.
Rimborso bollo auto in Veneto
Condizioni simili a quelle già viste per poter chiedere il rimborso del bollo auto per rottamazione in Veneto.
Il contribuente che perde il possesso del proprio veicolo nel periodo in cui la tassa automobilistica è ancora in corso di validità può chiedere il rimborso o la compensazione sulla tassa da versare per la nuova proprietà di un veicolo acquistato.
Come a Trento, anche in Veneto il rimborso non può essere corrisposto per somme inferiori a 30 euro.
-
Vaccino non obbligatorio senza consenso informato: c’è risarcimento?
2 giorni fa
-
Come fa il datore di lavoro a sapere il motivo della malattia?
4 giorni fa
-
Residenza persone fisiche: nuove regole
4 giorni fa
-
Quando è illegittimo il contratto a termine?
5 giorni fa
-
Proposta di acquisto casa legata alla concessione del mutuo
5 giorni fa