A che cosa serve e cosa copre il contratto assicurativo quando si ha bisogno dell’assistenza di un avvocato durante un procedimento civile o penale.

Le conseguenze di un incidente stradale possono essere risolte, come tutte le cose, con le buone o con le meno buone. A volte basta una constatazione amichevole, quando la dinamica del sinistro è talmente evidente da non presentare alcun problema per il risarcimento dei danni. In altre occasioni, invece, ciascuna delle parti vuole avere ragione a tutti i costi e si finisce davanti a un giudice. Quest’ultima ipotesi comporta, ovviamente, delle spese: ci sarà bisogno dell’assistenza di un avvocato che, come si può ben capire ed è giusto che sia, non lavora gratis. Si può avere bisogno di un difensore anche quando il conducente di un’auto è accusato di un reato, come ad esempio l’omicidio stradale. L’automobilista ha la possibilità di risparmiare, a certe condizioni, questi costi sottoscrivendo un’apposita assicurazione. Come attivare la polizza di tutela legale?

La prima cosa da fare è confrontare i prezzi delle polizze offerte dalle varie compagnie. A tal fine, ci sono su Internet diversi comparatori che mettono a confronto le condizioni ed i costi di questi contratti.

Una volta scelta la compagnia che si ritiene più conveniente, è importante che la polizza stabilisca in modo chiaro:

• la durata del contratto;
• le coperture assicurative garantite;
• le eventuali estensioni ed esclusioni della copertura;
• le franchigie e gli scoperti di polizza;
• i massimali.

Il contratto vincola il cliente a pagare un premio con la cadenza stabilita (di norma, annuale o semestrale). Dal canto suo, la compagnia si impegna a sostenere le spese legali dell’assicurato in caso di incidente. La polizza può essere immediatamente operativa oppure prevedere un periodo di carenza di qualche mese. In ogni caso, la tutela legale viene offerta solo se l’incidente viene denunciato subito alla compagnia e, comunque, non oltre tre giorni da quando si è verificato il sinistro.

In linea generale, è l’impresa assicurativa a scegliere il professionista incaricato di difendere l’automobilista. Tuttavia, quest’ultimo può segnalare un suo avvocato di fiducia nella denuncia del sinistro, purché il contratto non escluda questa possibilità.

Cosa copre la polizza di tutela legale?

Il cambio del premio pagato, la compagnia assicurativa, attraverso la polizza di tutela legale, si impegna a:

• fornire la dovuta assistenza al cliente che deve affrontare una controversia penale o civile;
• sostenere i costi processuali, come le parcelle dell’avvocato o del perito, entro i limiti previsti dal contratto.

Tali limiti possono essere dettati, ad esempio, da:

• la franchigia, cioè la soglia minima sotto la quale non interviene la copertura della polizza;
• il massimale, ossia l’importo massimo che una compagnia è tenuta a liquidare agli assicurati.

Più nello specifico, la polizza di tutela legale copre normalmente:

• le spese legate al tentativo di arrivare a un accordo senza ricorrere al giudice;
• le spese per l’avvocato scelto dall’assicurato o dalla compagnia. Generalmente vengono coperti i costi di un singolo avvocato;
• le spese per il perito d’ufficio scelto dal giudice e per il perito di parte, nominati per avere una valutazione attendibile sulla controversia;
• le spese di transazione, cioè dell’accordo raggiunto tra i legali delle parti coinvolte, che porta a una soluzione soddisfacente per entrambe;
• le spese di soccombenza, valer a dire quelle che devono essere riconosciute alla controparte quando si perde la causa. La polizza comprende anche l’Iva sulle parcelle dei professionisti ma non gli oneri fiscali legati alla causa, come le imposte di bollo e di registro e il contributo unificato spese di giustizia, a meno che il contratto lo preveda.

Va detto che la polizza di tutela legale non serve solo in caso di incidente stradale o di questioni relative ai veicoli. Può essere utile anche in qualsiasi circostanza in cui si abbia bisogno dell’assistenza di un avvocato, come ad esempio:

• il contenzioso con una banca;
• la causa contro un vicino di casa che provoca un danno;
• la causa contro il datore di lavoro;
• un caso di malasanità.