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Clausole vessatorie: guida completa

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(@angelo-forte)
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Quali sono le clausole che creano squilibrio nei rapporti tra consumatore e venditore

Come consumatori acquistiamo tantissimi beni ogni anno. E spesso, per gli acquisti più importanti (auto, computer, smartphone, elettrodomestici, mobili per la casa ecc.), stipuliamo contratti. Ed in questi contratti talvolta sono contenute clausole che avvantaggiano molto il venditore. Forniamo perciò una guida completa delle clausole vessatorie, cioè di quelle clausole che creano squilibrio, a vantaggio del venditore, negli obblighi e nei diritti che derivano dal contratto. Queste clausole sono definite clausole vessatorie e la legge [1] protegge il consumatore che abbia firmato un contratto, relativo a beni mobili, in cui siano contenute clausole di questo tipo. Nell’articolo che segue individueremo quali siano le clausole vessatorie e qual è la tutela legale per il consumatore. Precisiamo che la normativa sulle clausole vessatorie si applica ai contratti relativi solo ai beni mobili (e non agli immobili, cioè non agli appartamenti o ai terreni), esclusi però i beni mobili acquistati alle aste giudiziarie ed esclusi anche gli acquisti di energia elettrica, di acqua e gas. Inoltre il contratto dovrà essere stato firmato da un consumatore, cioè da una persona che acquisti una cosa mobile non per usarla nella sua eventuale attività professionale, commerciale, artigianale o imprenditoriale e a condizione che il venditore sia una persona fisica o giuridica che effettua vendite nell’ambito della sua attività professionale o imprenditoriale.

Quali sono le clausole vessatorie?

Analizziamo quali siano le clausole che la legge [2] considera vessatorie e che il consumatore può ritrovarsi nei contratti sottoscritti per acquistare un bene mobile.

Sono considerate vessatorie le clausole:

  • che escludono o limitano la responsabilità del venditore in caso di morte o danno provocato al consumatore che siano stati causati da un fatto o da un’omissione del venditore;
  • che escludono o limitano la possibilità del consumatore di fare causa o che escludono o limitano i diritti del consumatore nei confronti del venditore nei casi in cui il venditore non abbia adempiuto in tutto o in parte ai suoi obblighi fissati nel contratto;
  • che escludono o limitano la possibilità del consumatore

di compensare un suo debito verso il venditore con un suo credito nei confronti del venditore stesso;

  • che prevedono un obbligo definitivo del consumatore (di versare il prezzo ad esempio), mentre il venditore può invece scegliere liberamente se adempiere o no al suo obbligo (di consegnare la merce ad esempio);
  • che consentono al venditore di trattenere una somma di denaro versata dal consumatore (un acconto) se il consumatore non firma poi il contratto o se recede da esso, mentre non è concesso al consumatore il diritto di pretendere dal venditore il doppio della caparra se è il venditore a non firmare il contratto oppure a recedere;
  • che impongono al consumatore in caso di suo inadempimento di pagare una somma di denaro come risarcimento o come penale che sia eccessivamente elevata;
  • che riconoscono solo al venditore e non anche al consumatore la facoltà di recedere dal contratto,
  • che consentono al venditore di recedere da contratti a tempo indeterminato senza un ragionevole preavviso;
  • che stabiliscono che il consumatore, per evitare il tacito rinnovo del contratto, debba dare disdetta da comunicare in un termine molto anticipato rispetto alla scadenza del contratto;
  • che estendono l’adesione del consumatore a clausole che non ha avuto la possibilità di conoscere prima della firma del contratto;
  • che consentono al venditore di modificare, senza il consenso del consumatore, le clausole del contratto o le caratteristiche del prodotto da consegnare o del servizio da fornire, senza un giustificato motivo indicato nel contratto stesso;
  • che stabiliscono che il prezzo dei beni o dei servizi sia fissato solo al momento della consegna del bene o solo quando il servizio viene fornito;
  • che consentono al venditore di aumentare il prezzo del bene o del servizio senza che il consumatore possa recedere se l’aumento porta il prezzo ad essere eccessivamente elevato rispetto a quello concordato all’origine;
  • che danno esclusivamente al venditore il potere di accertare se il bene venduto presenta vizi o difetti di conformità;
  • che impediscono o limitano la possibilità che il consumatore contesti gli inadempimenti del venditore;
  • che stabiliscono a carico del consumatore limiti alla facoltà di presentare difese nel processo, deroghe alla competenza dell’autorità giudiziaria, limiti alla possibilità di proporre prove nel processo;
  • che stabiliscono che il giudice competente a decidere le cause tra venditore e consumatore sia un giudice diverso rispetto al giudice del luogo di residenza del consumatore;
  • che impongono al consumatore che voglia risolvere una controversia con il venditore ricorrendo agli organismi privati di arbitrato o di mediazione di rivolgersi esclusivamente ad un unico tipo di organismi o ad un unico organismo;
  • rendere eccessivamente difficile per il consumatore ricorrere alle procedure di arbitrato o mediazione per risolvere le controversie con il venditore.

Se nel contratto con cui il consumatore acquista un’auto c’è una clausola che gli impedisce in un eventuale giudizio contro il venditore di proporre alcune prove o che fissa la sede del giudice competente non nella residenza del consumatore ma nella sede del venditore, queste clausole sono considerate vessatorie

Le clausole vessatorie squilibrano il contratto a favore del venditore

Quale tutela in caso di clausole vessatorie?

Cosa succede quando hai acquistato un telefono cellulare o un’auto o un computer e nel contratto di acquisto trovi una o più delle clausole vessatorie elencate nel precedente capitolo?

La legge [3] stabilisce con chiarezza quali sono gli effetti che produce una o più clausole vessatorie.

Esse sono nulle.

Ciò vuol dire che la o le clausole vessatorie è come se non fossero mai state inserite nel contratto.

La o le clausole vessatorie non producono quindi nessun effetto, ma il resto del contratto resta perfettamente valido ed efficace.

Naturalmente se il venditore non accetterà la nullità della clausola vessatoria e la considererà valida, il consumatore dovrà ricorrere al giudice per far dichiarare con una sentenza la nullità della clausola vessatoria.

Se nel contratto di acquisto di un’auto c’è la clausola che permette solo al venditore di recedere dal contratto o la clausola che consente al venditore, senza giustificato motivo, di cambiare le regole del contratto già firmato, quella clausole saranno nulle e non avranno alcun effetto

Le clausole vessatorie sono nulle

 
Pubblicato : 18 Luglio 2023 13:00