Chi sono i giudici di legittimità?
Cosa si intende per giudici di legittimità e quali sono le loro funzioni nel sistema giudiziario italiano.
Si sente spesso parlare di giudici di legittimità. Ma chi sono e che funzioni hanno? Come noto, la magistratura in Italia è composta da numerosi organi. Ci sono innanzitutto i Giudici di Pace e i Tribunali che decidono le controversie in primo grado. In secondo grado ci sono le Corti d’Appello. E infine c’è la Cassazione, impropriamente chiamata “giudice di terzo grado” (vedremo più avanti che questa definizione non è corretta).
In tutta questa articolata struttura, chi sono i giudici di legittimità e perché si chiamano così? La soluzione è molto più semplice di quanto ti possa sembrare. Tuttavia è bene comprendere l’origine di questa definizione, che trova la sua ragion d’essere proprio nella funzione che tale organo della magistratura svolge. Ma procediamo con ordine.
Cosa si intende per giudici di legittimità?
Quando si parla di giudici di legittimità ci si riferisce alla Cassazione. Ma perché questa definizione? La ragione sta nella loro funzione. Come anticipato sopra, i giudici della Cassazione non sono giudici di terzo grado, ossia non fanno un ulteriore e ultimo vaglio della vicenda già portata all’attenzione dei giudici di primo e secondo grado. Essi valutano solo se, nei gradi precedenti, c’è stata una corretta applicazione e interpretazione della legge. Dunque, in fin dei conti, la Cassazione è un organo che decide come si debba interpretare una norma di legge nel modo più conforme a quello che era l’intento del legislatore quando l’ha adottata.
Ecco perché la Cassazione viene definita «giudice di legittimità»: giudica la corretta applicazione della legge.
La funzione principale della Cassazione è quindi garantire che le sentenze siano emesse nel rispetto della legge italiana. Questo non include la rivalutazione dei fatti o delle prove del caso, ma piuttosto l’interpretazione e l’applicazione delle leggi. La Corte non torna a giudicare cioè “il merito” ossia se i fatti si sono svolti in un determinato modo o meno.
Che differenza c’è tra la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale?
Non bisogna confondere il ruolo della Cassazione con quello della Corte Costituzionale. Anche quest’ultima giudica la legge ma solo con riferimento al parametro della Costituzione. In altri termini:
- la Corte Costituzionale verifica se una legge è conforme o meno alla Costituzione e, in caso contrario, l’annulla con effetto retroattivo, ossia la cancella dal nostro ordinamento, con la conseguenza che quella legge non sarà mai più applicabile in qualsiasi altro processo;
- la Corte di Cassazione verifica se, nel primo o nel secondo grado dello stesso processo che viene portato alla sua attenzione, il giudice ha applicato e interpretato correttamente le norme di legge. E, in caso contrario, annulla la precedente decisione per un ulteriore vaglio da effettuarsi però sulla base della corretta interpretazione dalla stessa Cassazione fornita. Quindi la sua sentenza si applica solo alla singola causa in questione e nulla esclude che un altro giudice possa, in futuro, interpretare di nuovo la stessa legge in modo errato.
Le decisioni della Cassazione sono vincolanti?
Le interpretazioni della Cassazione sono vincolanti solo per il giudice che, a seguito del vaglio della Corte, è chiamato a decidere nuovamente la stessa causa sulla base delle indicazioni fornite da essa.
Invece, negli altri processi, le sentenze della Cassazione non sono vincolanti.
Qual è la funzione della Cassazione?
Alla fine dei conti, le decisioni della Cassazione, pur avendo valore solo con riferimento a un singolo processo – quello cioè per il quale la Corte è stata adita – garantiscono l’uniformità dell’interpretazione del diritto in Italia. Posto infatti che ogni giudice è libero di interpretare la legge secondo il proprio convincimento, per evitare decisioni tra loro contrastanti nel territorio italiano, i cittadini sanno che c’è la possibilità, in ultimo grado, di rivolgersi alla Cassazione che dovrebbe ristabilire la corretta e unitaria interpretazione.
In verità, anche la Corte cambia spesso idea. E a volte l’interpretazione di una sezione è diversa da quella di un’altra. Ecco perché, quando si creano forti contrasti, la Cassazione decide a Sezioni Unite. Le decisioni a Sezioni Unite hanno lo scopo di definire, una volta per tutte, un orientamento. Così, qualsiasi altro giudice che voglia discostarsi da tale orientamento, dovrà fornire una solida motivazione.
Dove operano i giudici di legittimità?
In Italia, i giudici di legittimità sono solo quelli presso la Corte di Cassazione, che ha sede a Roma. Esiste una sola Corte di Cassazione, al contrario dei tribunali di primo e secondo grado che, invece, sono dislocati in tutto il territorio nazionale.
Che tipo di casi esamina la Corte di Cassazione?
La Corte di Cassazione esamina una varietà di casi riguardanti questioni di diritto civile, penale, tributario e amministrativo.
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