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Chi paga le spese del processo penale in caso di assoluzione?

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(@angelo-greco)
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Guida alla comprensione del rimborso delle spese legali se una persona querela o denuncia un’altra senza fondamento. 

Ti sei mai chiesto chi paga le spese legali in caso di assoluzione in un procedimento penale? Chi ti rimborsa la parcella che hai pagato al tuo avvocato per difenderti da una accusa ingiusta? La domanda è assai frequente, specie quando si è coinvolti in situazioni delicate come un sinistro stradale con lesioni colpose. In queste circostanze, le spese legali possono rapidamente accumularsi, portando a costi significativi per le parti coinvolte. Ma cosa succede se, dopo una causa che potrebbe durare anche diversi anni, l’accusato viene assolto? Chi è responsabile per tutti i costi che questi ha dovuto sostenere? La seguente guida esaminerà tali aspetti.

Posso chiedere il rimborso delle spese legali in caso di assoluzione in un processo penale?

Immagina di essere Tizio, un cittadino comune accusato di un crimine che non ha commesso. Tizio passa attraverso il processo penale, e alla fine viene assolto. Ma oh, sorpresa! L’assoluzione non significa che le spese legali spariscano magicamente. Queste spese, infatti, non vengono coperte da Babbo Natale o da un magico coniglio dei tribunali. 

Imporre sempre le spese legali a carico dell’accusatore costituirebbe un freno a esercitare i propri diritti, ma dall’altro lato è anche vero che è un diritto del cittadino comune non vedersi invischiare in accuse penali infondate, per reati non commessi. Il legislatore ha cercato di contemperare questi due interessi seguendo una distinzione.

Secondo l’articolo 542 del Codice di procedura penale italiano, in casi di reati perseguibili a querela di parte (pertanto quelli meno gravi, che possono essere perseguiti solo se lo chiede la vittima con la querela), il giudice può condannare il querelante a rimborsare le spese legali all’imputato e alla parte civile, se il processo termina con l’assoluzione dell’imputato. Tuttavia, la sentenza della Corte di Cassazione n. 56929/2017 ha specificato che tale condanna deve essere preceduta da una prova concreta della colpa del querelante nell’esercizio del diritto di querela.

Prendiamo in considerazione il caso di un sinistro stradale in cui il conducente A ha querelato il conducente B. Se il processo termina con l’assoluzione di B, A potrebbe essere condannato a rifondere le spese legali di B, a condizione che si possa dimostrare che A ha agito con colpa nell’esercizio del diritto di querela.

«Colpa» non significa «malafede»: in altri termini, per condannare il querelante al rimborso delle spese delle spese dell’avvocato dell’imputato non è necessario dimostrare che il primo abbia agito con dolo. Basterebbe semplicemente un suo comportamento negligente, posto con estrema leggerezza o nella più assoluta ignoranza delle norme del diritto. Invece il dolo – ossia la malafede – potrebbe far scattare, a carico del querelante, anche una controquerela per calunnia (di tanto ci occuperemo meglio nel prossimo paragrafo)

Posso chiedere il rimborso delle spese legali se il reato è procedibile d’ufficio?

Se il reato è procedibile d’ufficio, cioè su iniziativa delle autorità o dietro una denuncia, la normativa non prevede il rimborso delle spese legali da parte del denunciante, a meno che non si verifichi una situazione di calunnia e/o simulazione di reato.

Ricordiamo, in proposito, che la calunnia scatta solo quando chi propone la denuncia o la querela è consapevole dell’altrui innocenza e ciò nonostante sporge la segnalazione alle autorità. Ci deve quindi essere malafede. Chi invece agisce senza prove o comunque ignorando l’interpretazione della legge penale, ma comunque nella convinzione dell’altrui colpevolezza, non può essere denunciato per calunnia. 

È vero che il codice civile impone al responsabile di un illecito civile di risarcire i danni causati dalla propria condotta colposa o dolosa, ma sarebbe forzatura far rientrare nei danni anche le spese sostenute dal danneggiato nel precedente procedimento penale: in tale modo si verrebbe a svilire o condizionare il valore civico e sociale dell’attività giudiziaria di accertamento della violazione della legge penale (Cassazione 1542/2010). Specialmente se la questione è inizialmente controversa.

Come posso richiedere il rimborso delle spese legali in caso di assoluzione?

È importante sottolineare che la richiesta di rifusione delle spese legali deve essere avanzata durante il procedimento penale. Questo è dovuto al fatto che la spesa economica sostenuta per difendersi in un processo penale non può essere considerata un danno secondo la normativa sulla responsabilità extracontrattuale (articolo 2043 del Codice civile). Pertanto, le spese legali seguono la regolamentazione prevista dagli articoli 91 e 92 del Codice di procedura civile, applicabile anche al processo penale (sentenze della Corte di Cassazione n. 20313/2015 e n. 1748/2012).

 
Pubblicato : 23 Maggio 2023 11:15