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Chi non può fare testamento?

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(@mariano-acquaviva)
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Se l’interdetto non ha la possibilità di fare testamento, le ultime volontà dell’inabilitato sono valide? Chi può proporre azione di annullamento?

In linea di massima, compiuta la maggiore età chiunque può fare testamento, purché sia capace di intendere e volere. Tale facoltà si manifesta anche nel diritto di poter modificare il testamento in qualsiasi momento, soprattutto in corrispondenza di alcune vicende importanti della vita, come un matrimonio o una separazione. Chi non può fare testamento?

Secondo la legge [1], non può redigere un testamento valido chi non ha la capacità di comprendere il senso e la portata delle proprie azioni e parole: dunque, i minori e gli incapaci. Quella che comunemente viene detta “incapacità” ha però varie forme e, soprattutto, gradi di intensità. Vediamo cosa dicono la legge e la giurisprudenza.

Una persona interdetta può fare testamento?

Viene interdetto – e perciò si parla di interdizione – chi versa in uno stato di abituale infermità mentale con permanente alterazione delle facoltà psichiche e che necessiti, di conseguenza, di una persona appositamente incaricata a rappresentarlo nel compimento di tutti gli atti giuridici.

L’abitualità della patologia non è esclusa dal fatto che il soggetto presenti episodici intervalli di lucidità: ciò che rileva è che lo stato di incapacità, anche se discontinuo, sia duraturo nel tempo e che sia attuale, cioè presente e accertato al momento della pronuncia.

L’interdetto non può fare testamento proprio per via dell’abitualità della sua patologia.

Una persona inabilitata può fare testamento?

Meno grave dell’interdizione è l’inabilitazione che si ha quando si ha a che fare soggetti maggiori di età il cui stato non sia talmente grave da giustificare un provvedimento d’interdizione ma che li renda parzialmente incapaci di intendere e volere e, quindi, inidonei a provvedere ai propri interessi.

Possono essere dichiarati inabilitati i seguenti soggetti:

  • infermi di mente il cui stato non sia così grave da richiedere l’interdizione;
  • chi compie atti di prodigalità, la quale non consiste nella semplice cattiva amministrazione del proprio patrimonio ma nella tendenza allo sperpero, per incapacità di apprezzare il valore del denaro, per frivolezza od ostentazione con conseguente pregiudizio economico anche per la sua famiglia;
  • chi abusa abitualmente di alcolici o di stupefacenti;
  • i ciechi e i sordomuti dalla nascita o dalla prima infanzia se non hanno ricevuto un’idonea educazione.

Gli inabilitati sono capaci di fare testamento. È quanto chiarito anche dalla giurisprudenza [2] secondo cui la ragione per la quale gli inabilitati possono disporre delle proprie sostanze per testamento sta nel fatto che la riduzione della capacità di agire rileva solo per gli atti suscettibili di arrecare un rilevante pregiudizio economico al loro autore, e tale non può certo considerarsi il testamento.

Quando le patologie di cui era affetto il parente defunto non erano tali da determinarne uno stato di incapacità totale, sicché non è stata necessaria la pronuncia di interdizione nei suoi confronti, bensì un’incapacità parziale, allora si deve concludere che il soggetto è ben in grado di redigere un testamento.

Cos’è l’incapacità naturale?

La legge inserisce tra i soggetti che non possono fare testamento anche i cosiddetti “incapaci naturali”, cioè coloro che si trovano in una situazione di incapacità d’intendere e di volere, anche transitoria o momentanea, che però non è stata accertata da alcun giudice.

Si pensi a colui che è incapace perché completamente ubriaco oppure perché sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Ebbene, anche costoro non possono fare testamento, così come ha recentemente ricordato anche la Corte di Cassazione [3].

Chi è soggetto ad amministrazione di sostegno può fare testamento?

In ultimo, il beneficiario dell’amministrazione di sostegno è capace di fare testamento e quindi tale atto è valido: egli è infatti in grado di compiere tutti gli atti che non siano subordinati nel decreto di apertura dell’amministrazione all’assistenza o alla rappresentanza dell’amministratore.

Eccezionalmente il giudice tutelare può privare il beneficiario della capacità di fare testamento. Tuttavia, il giudice non può imporre che il testamento sia redatto con l’assistenza dell’amministratore di sostegno.

Per ulteriori approfondimenti su questo specifico tema, si legga l’articolo dal titolo Con l’amministratore di sostegno si può fare testamento?

Cosa succede se una persona incapace fa testamento?

Cosa succede se un minorenne, un interdetto oppure una persona momentaneamente incapace d’intendere e di volere fa testamento?

Secondo la legge, in questi casi il testamento può essere impugnato da chiunque ne abbia interesse: si tratta pertanto di un’ipotesi di annullabilità assoluta.

Per la precisione, possono procedere a impugnazione gli eredi legittimi e i legittimari, nonché tutti coloro che avrebbero potuto beneficiare da un testamento redatto in precedenza, che sarebbe nuovamente applicabile nel caso di dichiarazione di nullità del testamento successivo.

L’azione di annullamento si prescrive in cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie invalide.

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Pubblicato : 28 Gennaio 2023 18:45