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Chi non fa la successione?

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(@paolo-remer)
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Obbligo di presentazione della dichiarazione all’Agenzia delle Entrate: su chi ricade? Vale per tutti gli eredi?

Quando i potenziali eredi sono più di uno, sorge una importante domanda: chi non fa la successione? Intendendo, ovviamente, la presentazione della dichiarazione all’Agenzia delle Entrate, prevista in caso di morte di una persona della quale o si è divenuti eredi, o si potrebbe diventarlo in caso di accettazione dell’eredità.

Ci si può mettere d’accordo per fare in modo che la presenti un erede soltanto, e in tal caso il suo adempimento ha valore liberatorio anche per gli altri, oppure essi devono presentare una dichiarazione di successione autonoma? E poi, cosa succede se ci sono delle imposte da pagare e qualcuno non vuole partecipare alla spesa? Ma soprattutto: la dichiarazione di successione va presentata sempre oppure ci sono degli esoneri? Vediamo.

Dichiarazione di successione: chi la deve fare?

La dichiarazione di successione è un obbligo di carattere fiscale che grava non soltanto sugli eredi, ma anche sui semplici «chiamati all’eredità»: sono tali gli eredi potenziali, che non hanno ancora accettato l’eredità e non vi hanno già espressamente rinunciato. Bisogna ricordare che la dichiarazione di successione è un adempimento fiscale, e non implica l’accettazione dell’eredità.

Inoltre, devono presentare la dichiarazione di successione anche i rappresentanti legali degli eredi, o dei legatari (si pensi ai genitori di un figlio minorenne), i curatori delle eredità giacenti, gli amministratori delle eredità, i trustee (se era stato costituito un fondo familiare chiamato trust) e coloro che, in caso di assenza del defunto o di dichiarazione di morte presunta, si sono immessi nel possesso dei suoi beni.

Cosa rischia chi non fa la successione?

L’omessa presentazione della dichiarazione di successione, nei casi in cui è prevista, è punita con una sanzione che va dal 120% al 240% dell’imposta liquidata; e, se non è dovuta imposta, si applica comunque una sanzione amministrativa da 250 a 1.000 euro.

Quante dichiarazioni di successione bisogna presentare?

Se più persone rientranti nelle categorie suddette sono obbligate alla presentazione della dichiarazione di successione, è sufficiente presentarne una sola. Ciò significa che basta un’unica dichiarazione di successione per liberare dall’obbligo tutti gli eredi. Facciamo un esempio.

Un uomo muore lasciando come eredi legittimi la moglie e tre figli, di cui uno minorenne e uno residente all’estero per motivi di lavoro. In famiglia ci si mette d’accordo affinché il figlio maggiore, che vive in Italia, presenti la dichiarazione di successione. Gli altri non dovranno fare nulla.

Rispetto all’esempio appena fatto, vale anche il reciproco, cioè se per qualsiasi motivo uno degli eredi non vuole fare la successione gli altri non subiscono conseguenze negative da questa scelta, perché possono presentarla direttamente da soli, senza alcuna necessità di delega rilasciata da chi non partecipa.

Chi non deve fare la dichiarazione di successione?

Veniamo ora ai contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione di successione. Non c’è obbligo di dichiarazione se sussistono, congiuntamente, queste tre condizioni:

  • l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto (quindi discendenti diretti, come i figli ed i nipoti, o gli ascendenti diretti, come i genitori e i nonni);
  • l’attivo ereditario (cioè il valore patrimoniale dei beni che costituiscono l’eredità) non supera i 100.000 euro;
  • l’eredità non comprende beni immobili o diritti reali sugli stessi (usufrutto, uso, abitazione).

Un genitore muore lasciando ai figli una casa diroccata in campagna di bassissimo valore catastale, con annesso terreno incolto, e un modesto conto in banca, sul quale sono depositati 15mila euro: la dichiarazione di successione va presentata perché l’eredità comprende beni immobili, anche se il valore dell’attivo non supera i 100.000 euro.

Chi rinuncia all’eredità deve fare la successione?

Gli altri casi in cui non occorre presentare la dichiarazione alla successione sono la rinuncia all’eredità, se avviene entro 12 mesi dalla data del decesso del de cuius, e la richiesta di nomina di un curatore dell’eredità giacente da parte dei chiamati all’eredità, o dei legatari, che non sono in possesso dei beni ereditari. In entrambi i casi, occorre informare l’Agenzia delle Entrate, inviando una copia della dichiarazione di avvenuta rinuncia all’eredità, o di istanza di nomina del curatore depositata in tribunale.

Pertanto, chi rinuncia all’eredità non deve pagare la successione, ed è anche libero dagli eventuali debiti lasciati dal defunto.

Approfondimenti

Per saperne di più, leggi l’articolo “Successione: tempi e modalità di presentazione della dichiarazione” e la guida “Dichiarazione di successione: come fare e quando“.

 
Pubblicato : 13 Luglio 2023 05:45