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Chi ha la demenza senile è in grado di fare testamento?

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(@angelo-greco)
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Testamento di persona incapace di intendere e volere: il decadimento cognitivo non invalida il testamento.

La validità di un testamento – sia esso olografo o pubblico – è subordinata alla capacità di intendere e volere del testatore. Questi, seppur malato, deve comunque comprendere il senso delle sue parole e “volerne” effettivamente attuare gli effetti. Di qui la domanda: chi la demenza senile è in grado di fare testamento?La risposta forse potrebbe darla solo un medico: quest’ultimo è in grado di comprendere se la riduzione delle capacità mentali del soggetto è di gravità tale da determinarne l’incapacità assoluta.

Il punto è che ci sono varie forme e gradi di demenza, sicché tale analisi deve essere fatta caso per caso. Alla luce di ciò, esistono numerose indicazioni dei giudici che possono aiutare a orientarsi in questa materia.

Esploriamo quindi qui di seguito i principi legali che definiscono l’incapacità naturale del testatore e i criteri di valutazione dell’invalidità del testamento a causa di un decadimento cognitivo.

Che cos’è l’incapacità naturale in un testamento?

L’incapacità naturale del testatore richiede la dimostrazione che, a causa di un disturbo permanente o transitorio, la persona fosse completamente priva della coscienza dei propri atti e della capacità di autodeterminarsi al momento della redazione del testamento.

Questo concetto è delineato negli articoli 591, 602 e 606 del Codice Civile e negli articoli 40 e 41 del Codice di Procedura Penale.

Un lieve decadimento cognitivo è sufficiente per invalidare un testamento?

No, un semplice o lieve decadimento delle facoltà mentali, spesso associato all’età avanzata, non è sufficiente per invalidare un testamento. È necessario che il soggetto fosse totalmente privo della capacità di comprendere e volere in modo assoluto.

Quali prove bisogna fornire per contestare un testamento?

L’onere della prova per contestare un testamento ricade su chi contesta la validità del testamento stesso. È necessario dimostrare rigorosamente che le capacità volitive e critiche del testatore fossero compromesse al momento della stesura del testamento.

Nel caso specifico, il Tribunale di Palermo, con la sentenza del 14 giugno 2023, n. 2874, ha stabilito che la parte attrice non aveva fornito sufficienti prove in questo senso.

Come viene valutato il decadimento cognitivo in relazione alla circonvenzione di incapace?

Secondo la Cassazione Penale, Sezione II, con la sentenza del 15 dicembre 2020, n. 2727, un lieve decadimento cognitivo non costituisce di per sé una condizione di deficienza psichica sufficiente per configurare la circonvenzione di incapace. Inoltre, è necessario provare che vi sia stato un approfittamento di questa condizione da parte dell’accusato.

 
Pubblicato : 11 Dicembre 2023 09:15