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Chi ha diritto al riscatto laurea agevolato?

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(@paolo-remer)
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Chi può accedere al versamento volontario dei contributi per riscattare gli anni di studi universitari; come funziona e quanto costa.

Il riscatto della laurea nella forma ordinaria potrebbe non convenire a tutti i lavoratori, a causa dell’onerosità dei contributi volontari da versare. Ma una cosa è certa: il riscatto agevolato aumenta parecchio la convenienza per chi vuole aderire a questo importante istituto, che è stato introdotto di recente, nel 2019, e permette di incrementare gli anni utili al raggiungimento della pensione, facendo valere il lungo periodo trascorso per compiere gli studi universitari.

Vediamo, quindi, chi ha diritto al riscatto agevolato del corso di laurea, quali sono le condizioni per ottenerlo, quanto costa e quanto si risparmia rispetto al riscatto ordinario. Alcune cose ti sorprenderanno, come il fatto che può beneficiarne anche chi, dopo il compimento degli studi universitari, non ha mai lavorato.

Riscatto laurea: che vantaggi dà?

Il riscatto della laurea fa valere gli anni di studi universitari come anni di anzianità contributiva. Questo può aiutarti ad accelerare il tuo pensionamento e anche ad avere una pensione più alta, grazie ai contributi aggiuntivi versati volontariamente per compiere il riscatto.

Oltre a questi evidenti vantaggi, ci sono anche dei benefici fiscali: il costo dei contributi versati per eseguire il riscatto è integralmente deducibile dall’Irpef ed è sufficiente indicare l’importo versato nella dichiarazione dei redditi annuale, anche con il modello 730, nel quadro E al rigo E21 «Contributi previdenziali e assistenziali».

Il riscatto di laurea conviene soprattutto a chi ha iniziato a lavorare presto, subito dopo il conseguimento della laurea o quasi, perché gli consente di colmare i “buchi” contributivi presenti durante gli anni di studi universitari. Questo potrebbe essere utile per raggiungere prima i requisiti di pensione anticipata.

Riscatto laurea: quali condizioni?

Per poter riscattare gli anni universitari, ci sono due essenziali condizioni da rispettare:

  • devi esserti laureato, cioè aver concluso positivamente il ciclo di studi con il conseguimento del relativo titolo. Se, invece, hai frequentato l’università anche a lungo – ad esempio, per 10 anni – ma non ti sei laureato, non puoi riscattare i periodi durante i quali sei stato iscritto all’ateneo;
  • non devi avere contributi versati durante gli anni per i quali chiedi il riscatto. Quindi, se sei stato uno studente lavoratore durante gli anni dell’università e il tuo datore di lavoro ha versato i contributi, non puoi riscattare quegli anni, perché sono già provvisti di copertura previdenziale Inps.

Ai fini del riscatto non è, invece, necessario essere iscritti presso una delle forme di previdenza obbligatoria dell’Inps. Perciò possono richiedere il riscatto della laurea anche coloro – i cosiddetti inoccupati – che, per qualsiasi motivo, non hanno mai avuto un rapporto di lavoro in Italia o all’estero, e dunque non hanno alcuna contribuzione già versata.

I pluri laureati possono riscattare tutti i periodi utili a conseguire i loro diplomi di laurea. Questa facoltà – detta anche doppio riscatto – è opzionale, nel senso che ciascuno può scegliere liberamente se riscattare l’intero periodo di studi o soltanto una parte, con il limite minimo di un solo anno.

Attenzione, però: in tutti i casi il periodo riscattabile corrisponde alla durata standard del corso legale di studi, non al tempo effettivo impiegato per laurearsi. Ciò significa che gli anni di fuori corso non potranno mai essere riscattati.

Riscatto agevolato: come funziona?

La Legge n. 26/2019 ha istituito il riscatto laurea agevolato, ossia l’opportunità di ottenere il riscatto della laurea (o di titolo ad essa equiparato, come i diplomi di specializzazione, i dottorati di ricerca e i titoli rilasciati dagli Istituti AFAM – Alta formazione artistica e musicale) a un costo forfettario per ogni anno di università frequentato.

La differenza rispetto al riscatto di laurea ordinario sta nel fatto che nel riscatto agevolato l’importo da pagare è fisso, e dunque non varia in base al reddito. Questo semplifica notevolmente i calcoli. Il risparmio rispetto al riscatto ordinario – che invece è parametrato ai redditi del richiedente – può arrivare fino al 70% dell’importo complessivo dovuto.

È possibile rateizzare l’importo complessivamente dovuto – che, come vedrai nel paragrafo successivo, può essere oneroso anche con il riscatto agevolato – fino a 120 rate mensili da versare all’Inps.

Riscatto agevolato: quanto costa?

Per ottenere il riscatto agevolato della laurea bisogna pagare una cifra fissa per ciascun anno da riscattare. L’importo è pari ad una quota parametrata al minimale contributivo vigente per la gestione artigiani e commercianti nell’anno di riferimento, che varia leggermente di anno in anno.

Nel 2023, il costo del riscatto agevolato della laurea è di 5.776,32 euro per ogni anno di università, a prescindere dal reddito. Nel 2022 si spendevano 5.360,19 euro. Questo significa che riscattare un corso di laurea quinquennale, con una laurea di primo livello dopo 3 anni e la laurea magistrale dopo altri due, attualmente costa quasi 30mila euro. Per informazioni più dettagliate leggi l’articolo  “Quanto costa il riscatto laurea?“.

Per verificare l’importo esatto e complessivamente dovuto per il tuo riscatto di laurea in base agli anni di studi compiuti, consulta il simulatore di calcolo sul sito dell’Inps, che ti permetterà anche di stimare l’importo e la decorrenza della tua futura pensione.

 
Pubblicato : 7 Gennaio 2024 15:00