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Chi deve pagare la quota consortile?

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(@mariano-acquaviva)
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Cos’è e come funziona un consorzio? Cos’è e in cosa consiste l’onere reale sugli immobili che fanno parte di un comprensorio di bonifica?

Gli imprenditori svolgono un’attività economica spesso sostenendo grandi sacrifici per poter andare avanti. Per aumentare la loro produttività oppure semplicemente per poter affrontare meglio le sfide di ogni giorno, le imprese possono associarsi e unire le forze. In questi casi si dà vita a un consorzio, cioè a una vera e propria associazione di imprese o di società. È in tale contesto che si pone la seguente domanda: chi deve pagare la quota consortile?

Come vedremo, l’argomento è strettamente collegato all’attività di bonifica, trattandosi in effetti di un contributo che deve essere versato proprio in tale occasione. Ma procediamo per ordine senza anticipare troppo.

Cos’è un consorzio?

Un consorzio è un’unione di imprese che si mettono insieme per trarre vantaggio dalla propria collaborazione.

Tecnicamente, il consorzio è un vero e proprio contratto, un accordo pienamente vincolante con cui due o più imprenditori decidono di “allearsi” per perseguire determinati scopi.

Per essere più precisi, la legge dice che il consorzio è un contratto con cui più imprenditori istituiscono un’organizzazione comune per la disciplina o per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese [1].

Ad esempio, due imprese agricole possono formare un consorzio per condividere la raccolta di grano e la successiva lavorazione fino alla vendita, in modo da cooperare risparmiando sul lavoro e incrementando gli utili.

Come funziona un consorzio?

Come avviene per una società o un’associazione, quindi, il funzionamento del consorzio è disciplinato dal contratto costitutivo, in cui sono riportati tutti gli aspetti principali dell’unione, come ad esempio:

  • la denominazione, la sede e l’oggetto del consorzio;
  • la durata del consorzio (pari a dieci anni se non è stabilito diversamente);
  • le modalità con cui altre imprese possono aderire;
  • i casi e le modalità di recesso e di esclusione dal consorzio;
  • le persone a cui vengono attribuite la presidenza, la direzione e la rappresentanza del consorzio e i rispettivi poteri;
  • la modalità di costituzione del fondo consortile, cioè del patrimonio comune del consorzio.

Le decisioni del consorzio sono adottate dall’assemblea a maggioranza; ogni impresa consorziata ha diritto di parteciparvi e di impugnare la decisione illegittima entro trenta giorni facendo ricorso al giudice.

Quali imprese possono costituire un consorzio?

Qualsiasi tipo di impresa può costituire un consorzio; non occorre quindi che i consorziati svolgano un’attività economica omogenea o simile. Anche le società possono unirsi in consorzi.

Ai consorzi possono partecipare perfino enti pubblici, dando vita così ai cosiddetti consorzi misti.

Cos’è la quota consortile?

La quota consortile è il contributo che ogni imprenditore deve versare per la sua partecipazione all’organizzazione comune.

Detto in altre parole, la quota consortile è l’importo che ogni consorziato versa al fondo consortile, cioè al patrimonio del consorzio.

Più nello specifico, però, quando si parla di “quota consortile” ci si riferisce al contributo dovuto da ogni consorziato ai fini della ripartizione delle spese sostenute dal consorzio di bonifica di cui fa parte.

Detto in altri termini, la quota consortile è la spesa per la manutenzione e l’esercizio delle opere di bonifica e idrauliche, realizzate per la tutela e la valorizzazione del territorio, ripartita fra i proprietari degli immobili che dalle stesse opere ricevono un beneficio. Approfondiamo meglio l’argomento.

Cosa sono i consorzi di bonifica?

I consorzi di bonifica sono particolari associazioni di imprese che hanno come oggetto, appunto, la realizzazione di opere di bonifica di una certa area denominata comprensorio.

Nello specifico, la legge dice che all’esecuzione, alla manutenzione e all’esercizio delle opere di bonifica può provvedersi anche a mezzo di consorzi tra i proprietari interessati.

A tali consorzi possono essere affidati l’esecuzione, la manutenzione e l’esercizio delle altre opere d’interesse comune a più fondi o d’interesse particolare a uno di essi [2].

I consorzi di bonifica sono quindi composti dai proprietari di terreni inclusi in un comprensorio di bonifica, il cui scopo è l’esecuzione e l’esercizio dell’opera di bonifica stessa.

I consorzi di bonifica hanno natura di enti pubblici economici e sono assoggettati alla disciplina di diritto privato dei rapporti di lavoro.

Chi paga la quota consortile?

Come anticipato, tutti i consorziati all’interno di un consorzio di bonifica devono pagare la quota consortile. Il contributo di bonifica costituisce onere reale sugli immobili, con la conseguenza che il proprietario non potrà mai sottrarsi all’adempimento fintantoché resterà titolare del terreno.

Secondo la legge, infatti, i proprietari dei beni situati entro il perimetro del comprensorio sono obbligati a contribuire nella spesa necessaria per la esecuzione, la manutenzione e l’esercizio delle opere in ragione del beneficio che traggono dalla bonifica [3].

 
Pubblicato : 11 Agosto 2023 18:11