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Chi deve mantenere i nipoti?

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(@adele-margherita-falcetta)
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Gli obblighi a carico dei nonni e degli altri parenti quando i genitori non hanno risorse per occuparsi del mantenimento dei figli.

Due anziani coniugi, Anna e Franco, con amore e dedizione accompagnano ogni mattina i loro nipoti a scuola. I bambini sono figli di una loro figlia, separata dal marito, che svolge lavori saltuari per procurarsi da vivere. Il reddito della giovane non è sufficiente per provvedere a tutte le necessità dei piccoli, per cui i nonni, durante la consueta routine mattutina, finiscono per porsi questa domanda: chi deve mantenere i nipoti? In questo articolo vedremo cosa dice la legge in proposito, quali sono gli obblighi dei nonni e se vi siano altri parenti tenuti a intervenire economicamente quando i genitori mancano di risorse sufficienti per il sostentamento dei figli.

I nonni hanno l’obbligo di mantenere i nipoti?

I nonni sono obbligati a mantenere il nipote, se i genitori non lo fanno? La risposta a questa domanda si trova nel codice civile: la norma di riferimento è l’art. 316 bis.

Secondo la suddetta norma, quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, gli altri ascendenti, in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli.

Pertanto gli obbligati sono, nell’ordine:

  • i nonni paterni e materni;
  • gli altri ascendenti, ossia i bisnonni, se ancora viventi.

Come funziona l’obbligo dei nonni di mantenere i nipoti?

Spesso nascono controversie riguardanti il dovere dei nonni nel provvedere al mantenimento dei nipoti. Su questo argomento la Corte di Cassazione ha emesso diverse sentenze. Recentemente, è stata emessa l’ordinanza n. 13345/2023, che chiarisce ulteriormente le condizioni e i confini di questo obbligo per gli ascendenti.

Nel dettagliare le ragioni di questa decisione, la Suprema Corte ha fatto riferimento ai principi precedentemente stabiliti sull’argomento. La decisione sottolinea che l’art. 316 bis cod. civ. prevede che, in assenza di risorse adeguate da parte dei genitori, gli ascendenti più prossimi devono fornire loro i mezzi necessari per assolvere i loro doveri verso i figli.

Secondo la Cassazione, l’eventuale obbligo dei nonni non deve essere inteso come una “sostituzione” di responsabilità, ma piuttosto come una responsabilità sussidiaria, quindi di supporto. Questo significa che l’obbligo si attiva solo quando i bisogni complessivi dei minori non sono completamente soddisfatti dai genitori, che sono i primi responsabili del mantenimento.

Questo implica che se uno dei genitori non è in grado o non vuole soddisfare il proprio dovere, l’altro genitore deve provvedere in maniera esclusiva al benessere dei figli, utilizzando tutte le proprie risorse finanziarie e la propria capacità lavorativa. Il genitore che sostiene da solo i figli può poi richiedere in Tribunale un contributo dall’altro genitore inadempiente, proporzionale alle sue condizioni economiche.

Partendo da queste premesse, la Cassazione arriva alle seguenti conclusioni:

  • l’obbligo dei nonni di supportare i genitori affinché possano adempiere ai propri doveri verso i figli deve essere interpretato come un obbligo subordinato e di supporto rispetto a quello principale dei genitori;
  • non è possibile richiedere un sostegno finanziario dai nonni semplicemente perché uno dei genitori non contribuisce al mantenimento, se l’altro genitore è in grado di provvedere.

Questi sono principi già affermati, come dimostrato anche dalla precedente ordinanza della Corte di Cassazione, n. 10419/2018.

Gli zii devono mantenere i nipoti?

Per completare l’esame di ciò che prevede la legge su chi deve mantenere i nipoti, occorre prendere in considerazione la posizione degli zii.

Come già menzionato, la responsabilità principale del mantenimento dei figli spetta ai genitori. La normativa riconosce però situazioni in cui altri membri della famiglia possono essere coinvolti, come delineato nell’art. 316 bis cod. civ., che si applica nei casi in cui i genitori non siano in grado di assolvere a tale compito.

Secondo la legge, tocca agli ascendenti, seguendo l’ordine di prossimità, supportare i genitori nell’espletamento dei loro doveri. Di conseguenza, gli zii non sono tenuti legalmente a provvedere al sostentamento dei nipoti o a assistere il fratello o la sorella in questo impegno.

Gli zii, essendo parenti in linea collaterale e non ascendenti, possono al massimo avere un obbligo morale, privo però di rilevanza giuridica e non esigibile legalmente.

Oltre al mantenimento, esiste un’altra tipologia di supporto economico definito dalla legge: l’assegno alimentare. Questo assegno deve essere versato dai parenti più prossimi, entro i limiti delle loro possibilità economiche, a favore di un familiare in stato di necessità (art. 433 cod. civ.). A differenza del mantenimento, che si estende a tutte le esigenze della persona (quindi, ad esempio, anche al necessario per la scuola), gli alimenti comprendono solo lo stretto necessario per vivere.

Tra zii e nipoti (e viceversa) non sussiste l’obbligo di versare gli alimenti. Invece, la legge stabilisce l’esistenza di un obbligo alimentare tra fratelli e sorelle. Ciò significa che, in determinate circostanze, gli zii possono essere tenuti a fornire sostentamento al proprio fratello o sorella, contribuendo indirettamente al mantenimento dei nipoti.

Questo scenario è comunque poco frequente, poiché l’obbligo di alimenti tra fratelli e sorelle si verifica solo se questi si trovano in condizioni di bisogno e se non possono ricevere supporto dai seguenti soggetti:

  • il coniuge;
  • i figli e i discendenti diretti;
  • i genitori e gli ascendenti diretti;
  • i generi e nuore;
  • i suoceri.

Pertanto, se entrambi i genitori sono in difficoltà, i figli sono minorenni e i nonni non sono in grado di contribuire (o non sono più in vita), i fratelli e le sorelle possono essere chiamati a rispondere all’obbligo di mantenimento. È importante notare che l’importo destinato agli alimenti dovrebbe coprire solamente il necessario per vivere, sempre in base alle possibilità economiche di chi è tenuto a fornirli.

 
Pubblicato : 25 Febbraio 2024 17:30