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Che valore ha la firma su un preventivo?

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(@angelo-greco)
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Come dimostrare l’accordo vincolante per usufruire degli incentivi edilizi. Una guida pratica per capire come evitare problemi e ottenere sconti in fattura grazie alla dichiarazione sostitutiva.

Negli ultimi anni il mercato dell’edilizia si è trasformato radicalmente grazie alla promozione di incentivi fiscali e crediti d’imposta per i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica. Tuttavia, per poter usufruire di queste agevolazioni, è necessario dimostrare l’esistenza di un accordo vincolante tra le parti coinvolte nei lavori. Ma cosa si intende esattamente per accordo vincolante e come dimostrarlo in modo corretto? Che valore ha la firma su un preventivo? In questo articolo, esploreremo i dettagli delle regole attualmente in vigore e forniremo alcune indicazioni pratiche su come evitare problemi e ottenere sconti in fattura grazie alla dichiarazione sostitutiva.

Cosa si intende per accordo vincolante?

L’accordo vincolante non è altro che un contratto, il quale può ben essere sia scritto che verbale. Nel nostro caso, l’accordo tra le parti coinvolte nei lavori di ristrutturazione o riqualificazione energetica è vincolante quando raggiunge tutti gli elementi essenziali su cui esso verte: non solo la natura dei lavori, ma anche il prezzo, le tempistiche, le modalità esecutrici e di pagamento. 

Come si conclude un contratto per lavori di ristrutturazione? 

La legge non dice come debba essere concluso un contratto che, per sua natura, è informale ossia non richiede necessariamente una scrittura privata o un atto pubblico. Ben potrebbe essere stretto con una intesa verbale o anche con uno scambio di email. Può essere valido anche un preventivo sottoscritto per accettazione dal committente o un contratto redatto in forma scritta e sottoscritto da entrambe le parti. In ogni caso, l’accordo deve contenere una descrizione dettagliata dei lavori da effettuare, il prezzo pattuito e le modalità di pagamento.

Come dimostrare l’esistenza di un accordo vincolante?

Se, tra le parti, è vincolante anche solo l’accordo verbale, per dimostrare l’esistenza di un accordo vincolante ai fini invece dell’ottenimento dei bonus edilizi, ossia delle agevolazioni fiscali sulle ristrutturazioni, è possibile utilizzare una dichiarazione sostitutiva di certificazione, ossia un documento che sostituisce la certificazione di veridicità di un dato. La dichiarazione sostitutiva può essere sottoscritta dal committente o dal fornitore, e deve contenere le informazioni necessarie a dimostrare l’esistenza dell’accordo, come la descrizione dei lavori da effettuare, il prezzo pattuito e le modalità di pagamento.

Cosa fare in assenza di acconti con relativo bonifico?

In assenza di acconti con relativo bonifico, diventa fondamentale la dichiarazione sostitutiva delle parti coinvolte. In questo caso, è possibile dimostrare la data di inizio dei lavori o la stipula di un accordo vincolante tra committente e fornitore con una doppia dichiarazione sostitutiva. La dichiarazione dell’installatore sarà fondamentale per dimostrare l’esistenza di un accordo vincolante.

Quali sono le informazioni da includere nella dichiarazione sostitutiva?

La dichiarazione sostitutiva deve contenere tutte le informazioni necessarie a dimostrare l’esistenza dell’accordo vincolante. In particolare, devono essere indicate la descrizione dei lavori da effettuare, il prezzo pattuito e le modalità di pagamento. Inoltre, devono essere indicate le informazioni relative all’immobile oggetto dei lavori, come il titolo di possesso e l’autorizzazione scritta del proprietario dell’unità immobiliare ad effettuare gli interventi.

Come evitare problemi e ottenere sconti in fattura?

Per evitare problemi e ottenere sconti in fattura, è importante seguire le regole previste dalla normativa in materia di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica. In particolare, è necessario rispettare i termini previsti per l’inizio dei lavori e la stipula dell’accordo vincolante. Inoltre, è importante utilizzare la dichiarazione sostitutiva per dimostrare l’esistenza dell’accordo vincolante e ottenere gli sconti in fattura.

Poniamo il caso di Tizio, che desidera ristrutturare la sua casa e beneficiare degli incentivi fiscali previsti dalla legge. Tizio deve innanzitutto verificare di rispettare le regole previste dalla normativa in materia di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica. Successivamente, deve trovare un fornitore affidabile e stipulare un accordo vincolante per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori.

Una volta stipulato l’accordo vincolante, Tizio deve dimostrare la sua esistenza utilizzando la dichiarazione sostitutiva. La dichiarazione sostitutiva deve contenere tutte le informazioni necessarie a dimostrare l’esistenza dell’accordo vincolante, come la descrizione dei lavori da effettuare, il prezzo pattuito e le modalità di pagamento.

Grazie alla dichiarazione sostitutiva, Tizio potrà usufruire degli sconti in fattura previsti dalla legge, risparmiando notevoli somme di denaro e ottenendo una casa ristrutturata e riqualificata energeticamente.

 
Pubblicato : 19 Aprile 2023 18:00