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Che cos’è la decadenza legale?

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(@carlos-arija-garcia)
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In che cosa consiste l’istituto che fissa un termine entro il quale esercitare un diritto. Le differenze con la prescrizione.

Per decadenza si intende quell’istituto giuridico in virtù del quale, trascorso un determinato periodo di tempo, un soggetto non può più esercitare una pretesa di un diritto. Detto in altre parole, si tratta del periodo di tempo concesso dall’ordinamento per esercitare una facoltà o acquisire un diritto. Esistono due tipi di decadenza: quella legale e quella convenzionale. Che cos’è la decadenza legale? E che differenze ci sono tra questa e la prescrizione?

Si parla di decadenza legale quando quel termine entro il quale esercitare un diritto vene fissato dalla legge. Un esempio di decadenza legale può essere quello del consumatore che ha acquistato un prodotto su quale, nel tempo, rileva un vizio, cioè un difetto di fabbricazione o di funzionamento. La legge prevede che il consumatore possa denunciarlo entro otto giorni dalla scoperta, dopodiché scatta la decadenza legale, cioè non è più possibile rivendicare il diritto, ad esempio, alla sostituzione o alla riparazione gratuita del prodotto.

La decadenza convenzionale, invece, è quella stabilita dalle parti mediante contratto: in questo caso, però:

  • deve avere ad oggetto una materia non sottratta alla disponibilità delle parti;
  • non possono essere pattuiti termini che rendano eccessivamente difficile ad una delle parti l’esercizio del diritto, ad esempio perché troppo brevi.

In ogni caso, dunque, la decadenza prevede un termine entro il quale il titolare del diritto deve esercitarlo. Va sottolineato che né la decadenza legale né quella convenzionale tengono conto di eventuali circostanze soggettive per le quali il diritto non è stato esercitato nel periodo stabilito.

La decadenza legale deroga al principio generale secondo il quale l’esercizio di un diritto soggettivo non può avere un limite temporale. Perciò, le norme che disciplinano la decadenza legale non possono essere suscettibili di interpretazione.

Può essere prevista:

  • nell’interesse generale: le parti non possono modificare il regime o rinunciarvi;
  • nell’interesse individuale: le parti possono, in questo caso, modificare il regime o rinunciarvi.

Non bisogna confondere decadenza legale e prescrizione. Intanto, a differenza di quest’ultima, a decadenza non prevede le norme che riguardano l’interruzione e la sospensione, a meno che venga diversamente disposto dalla legge.

Ci sono, comunque, dei punti in comune tra questi due istituti. Uno, è il fatto che il soggetto deve agire entro un determinato termine. Accade, ad esempio, con la garanzia per vizi della cosa venduta. L’acquirente, infatti:

  • ha un termine di decadenza: deve denunciare il vizio entro otto giorni;
  • ha un termine di prescrizione: la garanzia non è più valida dopo un anno dalla consegna della cosa.

Una delle principali differenze tra decadenza legale e prescrizione riguarda e funzioni di entrambi gli istituti, cioè:

  • la prescrizione presume legalmente l’abbandono del diritto per la protratta inerzia del titolare e, dato che si basa su una presunzione, sono rilevanti le circostanze che possono giustificare tale inerzia. Pertanto, la prescrizione può essere sospesa o interrotta;
  • la decadenza persegue la necessità obiettiva che particolari atti vengano compiuti entro un determinato termine e, quindi, non rilevano le circostanze soggettive di chi deve compiere quegli atti. Significa che la decadenza non può essere né sospesa né interrotta.

Inoltre:

  • la prescrizione ha la sua unica fonte nella legge, le cui norme sono inderogabili, mentre la decadenza può anche essere stabilita dalla volontà dei privati (decadenza convenzionale);
  • la prescrizione non è rilevabile d’ufficio (cioè, dal giudice di propria iniziativa), mentre la decadenza può essere rilevata d’ufficio se riguarda diritti indisponibili (ad esempio, quelli del consumatore).
 
Pubblicato : 10 Aprile 2023 06:00