Cellulare alla guida: patente sospesa alla prima infrazione
Il Governo propone sanzioni più severe per chi utilizza il cellulare alla guida e per chi supera i limiti di velocità nei centri urbani. La riforma del Codice della strada potrebbe portare a sospensioni della patente già alla prima infrazione.
L’uso del cellulare alla guida è una delle principali cause di incidenti stradali. Ma cosa succede se veniamo sorpresi con il telefono in mano mentre guidiamo? E quali sono le nuove proposte del Governo per rendere le strade più sicure? Scopriamo insieme le recenti modifiche al codice della strada approvate nel nuovo disegno di legge che il Governo ha licenziato e che ora passa all’esame del Parlamento. Alcune di queste misure però verranno decise con DL, il che le renderà immediatamente vincolanti.
Tra le misure più severe vi sono appunto quelle che prevedono la sospensione della patente già alla prima infrazione per la guida con il cellulare. Ma procediamo con ordine.
Sanzioni più severe per l’uso del cellulare alla guida
Il testo della legge delega di riforma del Codice della strada propone sanzioni più severe per chi utilizza il cellulare alla guida. La multa potrebbe aumentare dagli attuali 166 euro a 422 euro, e la decurtazione dei punti dalla patente potrebbe passare da cinque a dieci. Ma soprattutto ci sarà la patente sospesa già alla prima infrazione e non solo in caso di recidiva com’è attualmente. Queste misure rigide mirano a scoraggiare l’uso del cellulare alla guida, riducendo così il rischio di incidenti.
Limiti di velocità nei centri urbani
Un altro punto chiave della proposta riguarda la velocità nei centri urbani. Chi, per due volte in due anni, supera tra gli 11 e i 40 km/h i limiti di velocità in centro abitato potrebbe vedersi sospesa la patente per un periodo che va dai 15 ai 30 giorni. La multa potrebbe aumentare dagli attuali 173 euro a 271 euro.
Altre modifiche proposte
Oltre alle misure sopra citate, il testo della riforma al codice della strada propone anche:
- sanzioni per chi ha tracce di droga nella saliva, anche se non in stato alterato;
- ampliamento dei casi in cui si possono rilevare infrazioni con apparecchiature automatiche;
- inasprimento delle sanzioni legate ad alcol e droga, in particolare per chi causa incidenti;
- conseguenze per chi guida sotto l’effetto di alcol o droghe;
- prelievi della saliva: se la pattuglia ha «ragionevole motivo» di pensare che il conducente sia drogato o impasticcato, nel «rispetto della riservatezza personale e senza pregiudizio per l’integrità fisica», può svolgere accertamenti analitici prelevando campioni di saliva. Nelle more, poi, degli esiti di laboratorio, la polizia stradale può disporre il ritiro della patente di guida per un periodo «non superiore a dieci giorni».
I sanzionati per alcol, in particolare, si vedranno annotato sulla patente il codice unionale «68» che prescrive «niente alcool» e il codice «69» che permette di guidare solo veicoli con il dispositivo «alcolock» che riconosce e inibisce il conducente alticcio. Questo stigma rimane sulla patente, una volta restituita, anche dopo il rinnovo almeno per due anni per le ipotesi lievi, tre per quelle più gravi.
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