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Cassette di sicurezza: come aprirle in caso di eredità?

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(@mariano-acquaviva)
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Quali sono le regole da rispettare in caso di successione per l’apertura delle cassette di sicurezza intestate al defunto?

Alla morte di una persona il suo patrimonio si trasmette, per legge, ai familiari più prossimi: si forma così una comunione ereditaria, cioè una situazione in cui più persone si trovano ad essere contitolari di più beni, ognuno per la propria quota. Questa condizione può comportare però diversi svantaggi, il più evidente dei quali è la difficoltà di gestire una massa che appartiene indistintamente a più persone. In questo contesto si pone il seguente quesito: come aprire le cassette di sicurezza cadute in eredità?

In buona sostanza, si tratta di capire come è possibile accedere ai beni che, pur facendo parte del patrimonio ereditario, sono custoditi all’interno delle cassette bancarie. Vediamo come risolvere il problema.

Cassette di sicurezza: cosa sono?

Con il servizio delle cassette di sicurezza la banca mette a disposizione del cliente una cassetta, situata in locali appositamente predisposti, all’interno della quale il cliente può riporre documenti, denaro e qualsiasi altro bene, purché non si tratti di materiali pericolosi.

Come funziona il servizio di cassette di sicurezza?

Ogni cassetta di sicurezza ha due chiavi: una viene consegnata al cliente e l’altra viene conservata dalla banca.

Per aprire la cassetta, quindi, è necessaria la presenza contemporanea dell’intestatario e di un dipendente dell’istituto di credito.

Al cliente viene messa a disposizione un’apposita cabina all’interno della quale egli può, mantenendo l’assoluta segretezza anche nei confronti della banca, prendere e depositare nella cassetta gli oggetti che desidera.

Quando il contratto è intestato a più persone, se non è diversamente stabilito, ciascun intestatario può aprire e utilizzare la cassetta senza che sia necessaria la contemporanea presenza degli altri.

A fronte del servizio concesso, la banca percepisce un canone annuale.

Eredità: si può accedere alla cassetta di sicurezza del defunto?

È possibile che il defunto abbia lasciato in eredità alcuni beni custoditi all’interno delle cassette di sicurezza della banca. In un’ipotesi del genere, chi può aprire la cassetta? Occorre la presenza contestuale di tutti gli eredi?

In effetti, l’apertura della cassetta di sicurezza è fondamentale non solo per prendere possesso delle cose custodite ma anche per presentare all’Agenzia delle Entrate una corretta dichiarazione di successione, la quale deve tener conto anche dei beni custoditi in banca.

Secondo la legge (art. 11, decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346 – cosiddetto Testo unico delle successioni e delle donazioni), infatti, si considerano compresi nell’attivo ereditario, e quindi nel patrimonio del defunto, anche i beni e i titoli contenuti in cassette di sicurezza intestate al de cuius.

Tanto premesso, l’articolo 1840 del codice civile stabilisce che, in caso di morte dell’intestatario o di uno degli intestatari, la banca deve impedire l’apertura della cassetta a meno che non ci sia l’accordo tutti gli eredi.

Questi ultimi non subentrano nella posizione dell’intestatario defunto, potendo soltanto ottenere l’apertura della cassetta per ritirarne il contenuto.

Se c’è disaccordo tra gli eredi, allora la banca può consentire l’apertura solamente su ordine dell’autorità giudiziaria.

Quanto appena detto vale anche nell’ipotesi in cui sia deceduto solo uno dei cointestatari: l’altro non può liberamente aprire la cassetta avendo bisogno, a tal fine, del consenso degli eredi e degli eventuali ulteriori cointestatari ancora in vita.

Come si apre la cassetta di sicurezza del defunto?

L’apertura della cassetta di sicurezza va fatta nel rispetto di specifiche formalità.

Secondo la legge (art. 48, decreto legislativo 31 ottobre 1990, n. 346), dopo la morte dell’intestatario – o di uno di essi – le cassette possono essere aperte solo alla presenza di un notaio o di un funzionario dell’amministrazione finanziari (cioè, dell’Agenzia delle Entrate), che redige l’inventario del contenuto.

La consegna materiale del contenuto delle cassette di sicurezza agli aventi diritto (gli eredi oppure i legatari) può avvenire solo dopo la presentazione della dichiarazione di successione.

Non è invece indispensabile, ma è comunque possibile, la presenza di tutti i coeredi, i quali in ogni caso devono essere avvisati del giorno e dell’ora in cui si provvederà a tale incombenza).

Il verbale delle operazioni di apertura della cassetta di sicurezza va allegato alla dichiarazione di successione.

La legge, altresì, vieta ai cointestatari delle cassette di sicurezza di aprire le stesse prima di aver sottoscritto, su un registro tenuto dalla banca, una dichiarazione con l’indicazione della data e dell’ora dell’apertura e con attestazione che le eventuali altre persone aventi facoltà di aprire le cassette sono tuttora in vita.

 
Pubblicato : 5 Agosto 2024 10:30