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Carta di inclusione: cosa non si può comprare?

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(@mariano-acquaviva)
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Cos’è e come funziona l’assegno di inclusione? A chi spetta la tessera che consente di acquistare beni e servizi di prima necessità?

Lo Stato deve garantire agevolazioni fiscali e sussidi economici alle persone meno abbienti, cioè a coloro che non possono provvedere da sé alle primarie esigenze della vita, come ad esempio all’acquisto di cibo e vestiario. Con il presente articolo vedremo cosa non si può comprare con la Carta di inclusione, cioè con la tessera che lo Stato riconosce a coloro che hanno bisogno di sostegno economico.

Come diremo, infatti, tale strumento può essere utilizzato solo per acquistare beni di prima necessità, dai quali vanno quindi esclusi tutti quelli che rappresentano un lusso o, comunque, una spesa superflua, come ad esempio le sigarette e gli alcolici. Ma procediamo con ordine.

Cos’è la Carta di inclusione?

La Carta di inclusione è uno strumento di pagamento elettronico che viene assegnato ai beneficiari dell’Assegno di inclusione (cosiddetto Adi), una misura di sostegno al reddito per le famiglie in condizione di povertà.

Con la Carta di inclusione si possono acquistare beni e servizi essenziali, con le limitazioni e i divieti di cui parleremo a breve.

A chi spetta la Carta di inclusione?

Come ricordato, la Carta di inclusione spetta ai beneficiari dell’Assegno di inclusione, una misura di sostegno al reddito che ha sostituito il reddito di cittadinanza dal primo gennaio 2024.

L’Assegno di inclusione è destinato alle famiglie in condizione di povertà, con un reddito familiare inferiore a 6mila euro all’anno, che sale a 7.560 euro se il nucleo è composto da persone di età pari o superiore a 67 anni o in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.

L’importo dell’Assegno di inclusione varia in base al numero e alla composizione del nucleo familiare; in media è di 650 euro al mese.

L’Assegno di inclusione viene erogato sulla Carta di inclusione, che deve essere ritirata presso gli uffici postali.

Per accedere all’Assegno di inclusione bisogna presentare una domanda online e sottoscrivere un patto di attivazione digitale, che prevede l’impegno a partecipare a percorsi di inserimento lavorativo e sociale (com’era previsto per il reddito di cittadinanza).

Vediamo ora cosa si può e cosa non si può comprare con la Carta di inclusione.

Carta di inclusione: quali beni e servizi si possono acquistare?

La Carta di inclusione permette di acquistare tutti i beni e i servizi che erano previsti anche per la Carta Rdc (Carta Reddito di cittadinanza), come alimenti, farmaci, vestiti, libri, ecc.

Inoltre, si possono pagare le spese per le utenze domestiche, come luce, gas, acqua e telefono, presso gli uffici postali con bollettini o Mav postali.

Si può anche effettuare un bonifico mensile per pagare il canone di locazione, l’affitto o la rata del mutuo per l’acquisto o la costruzione della casa di abitazione.

La Carta di inclusione può essere utilizzata in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie che aderiscono al circuito Mastercard.

Infine, si possono effettuare prelievi di contante, fino a un limite di 100 euro al mese, moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza del nucleo familiare.

Si tratta di un parametro che permette di confrontare situazioni familiari differenti, tenendo conto delle economie di scala che derivano dalla convivenza e di alcune particolari condizioni del nucleo familiare che comportano maggiori spese o disagi (presenza di persone con disabilità, nuclei monogenitore o famiglie numerose, ecc.).

Carta di inclusione: quali beni e servizi non si possono comprare?

La Carta di inclusione non può essere usata per acquistare beni e servizi che non sono considerati essenziali o che possono essere dannosi per la salute o l’ordine pubblico.

Tra questi ci sono:

  • giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità;
  • sigarette, anche elettroniche, e derivati del fumo;
  • giochi pirotecnici;
  • alcolici;
  • acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
  • armi;
  • materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
  • servizi finanziari e creditizi (fondi di investimento, ecc.);
  • servizi di trasferimento di denaro (come Western Union, ecc.);
  • servizi assicurativi;
  • articoli di gioielleria;
  • articoli di pellicceria;
  • acquisti presso gallerie d’arte e affini;
  • acquisti in club privati.

Con la Carta di inclusione non si possono fare acquisti all’estero, online o tramite servizi di direct marketing (cioè, acquisti sponsorizzati per mezzo di email, telefonate, coupon, ecc.).

Infine, non si può usare la Carta di inclusione in esercizi che vendono prevalentemente beni e servizi il cui acquisto è vietato.

Non si può usare la Carta di inclusione in un’armeria, anche se non si intende acquistare un’arma.

 
Pubblicato : 7 Febbraio 2024 17:15