Carburanti: così il Governo spera di limitare i rialzi
D’ora in poi sarà obbligatorio per i benzinai esporre in tutte le pompe il prezzo medio nazionale dei carburanti e i trasgressori potranno essere sanzionati.
Da quando, con lo scoccar del nuovo anno, i prezzi dei carburanti sono tornati a crescere a causa dei rincari e dell’eliminazione voluta dal Governo Meloni dello sconto sulle accise, i consumatori si sono trovati a pagare circa 20 centesimi in più al litro. Una spesa ingente per chi l’auto la usa quotidianamente per gli spostamenti lavorativi e familiari, nella maggior parte dei casi non compensata da un adeguato aumento dello stipendio o da altri bonus introdotti dall’Esecutivo per aiutare i cittadini (non solo quelli più poveri) a far fronte al caro energia e al caro vita.
Ben cosciente dell’enorme problema che gli italiani si trovano ad affrontare, ieri sera il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto che introduce un nuovo regime di trasparenza per la vendita dei carburanti attraverso l’individuazione di un prezzo medio nazionale da esporre ai distributori, con lo scopo di aiutare i consumatori a tenere alta l’attenzione sui prezzi dei carburanti. Tra le altre novità, è stato anche disposto un impianto sanzionatorio per i trasgressori. Inoltre, il Governo ha confermato la possibilità per i dipendenti di godere di buoni benzina di 200 euro massimo non concorrenti alla formazione del reddito. Ma vediamo meglio e più nel dettaglio che cosa cambierà.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo e sanzionatori del Garante prezzi.
Il Ministero delle imprese calcola e pubblica il prezzo medio giornaliero nazionale. Tale prezzo deve essere esposto, con specifica evidenza, da parte degli esercenti insieme al prezzo da essi praticato; si rafforzano le sanzioni amministrative in caso di violazione, da parte degli esercenti, degli obblighi di comunicazione e pubblicità dei prezzi. In caso di recidiva, la sanzione può giungere alla sospensione dell’attività per un periodo da sette a novanta giorni.
Si rafforzano i collegamenti tra il Garante prezzi e l’Antitrust, per sorvegliare e reprimere sul nascere condotte speculative. Allo stesso fine, si irrobustisce la collaborazione tra Garante e Guardia di Finanza; viene istituita una Commissione di allerta rapida per la sorveglianza dei prezzi finalizzata ad analizzare – nel confronto con le parti – le ragioni dei turbamenti e definire le iniziative di intervento urgenti.
Più poteri per Mister Prezzi: il garante per la sorveglianza delle tariffe vedrà rafforzato il suo raggio di azione, con l’istituzione, tra le altre cose, di una commissione al suo interno di allerta rapida della dinamica dei prezzi. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, che ha inserito il ‘potenziamento’ del garante nel Dl «sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti e sul rafforzamento dei poteri sanzionatori del Garante dei prezzi» (questo il nome del decreto approvato).
Inoltre, per il primo trimestre dell’anno (periodo gennaio-marzo 2023), il Cdm ha approvato un decreto che rinnova i buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di valore di 200 euro per lavoratore, che non concorrono alla formazione del reddito da lavoro dipendente.
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