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Cane uccide o aggredisce altro animale: cosa si rischia?

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(@raffaella-mari)
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Se il cane del vicino aggredisce il tuo cane o il tuo gatto o uccide un altro animale di tua proprietà puoi denunciarlo?

La nostra legge stabilisce che il proprietario di un animale è responsabile per le condotte di quest’ultimo che arrechino lesioni a un’altra persona. Ne è responsabile sia civilmente che penalmente. Il che vuol dire che, da un lato, è tenuto a risarcire i danni alla vittima e dall’altro lato potrebbe rischiare anche una condanna penale (a seconda dell’entità delle lesioni). Ma cosa succede invece se un animale morde un altro animale? Se il cane uccide o aggredisce un altro animale cosa si rischia?

Poniamo il caso di un cane che entri nel giardino del vicino e lì trovi delle galline o un gatto. Dopo un inseguimento forsennato il cane riesce a raggiungere la povera bestiola e la morde sino a procurarle una profonda lesione con conseguente morte. Il proprietario dell’animale vittima dell’incidente potrebbe sporgere denuncia contro il padrone del cane? E se quest’ultimo è minorenne cosa succede? Cerchiamo di fare il punto della situazione.

Cane morde una persona: cosa si rischia?

Se il cane viene lasciato libero e ciò gli consente di avventarsi contro una persona e di farla finire a terra, allora è sacrosanta la condanna del padrone, colpevole del reato di lesioni personali colpose.

La condanna è tanto più grave quanto più lunga è la convalescenza. Il reato di lesioni infatti conosce diverse forme a seconda dei giorni di prognosi. 

In particolare se la guarigione avviene entro 20 giorni scatta il reato di lesioni lievissime e una condanna fino a tre mesi di reclusione o la multa fino a 309 euro.

Se le lesioni sono giudicate guaribili tra i 21 e i 40 giorni, si rischia il reato di lesioni lievi con la reclusione fino a tre mesi o la multa fino a 309 euro.

Per le lesioni superiore a 40 giorni (cosiddette “lesioni gravi”) scatta la reclusione da uno a sei mesi o della multa da 123 euro a 619 euro.

Infine per le lesioni gravissime, quelle cioè che comportino la perdita di un arto, scatta la reclusione da tre mesi a due anni o della multa da 309 euro a 1239 euro.

Abbiamo sinora visto le pene che il padrone del cane deve versare allo Stato. Ma non abbiamo ancora parlato del risarcimento dei danni alla vittima. Quest’ultimo può essere richiesto dalla vittima sia nel processo penale (costituendosi parte civile con un avvocato), sia con un autonomo processo civile. La responsabilità civile significa appunto l’obbligo di risarcire ogni danno, materiale e morale, alla vittima.

Il risarcimento viene quantificato innanzitutto sulla base delle spese mediche necessarie a guarire (medicinali, diagnosi, riabilitazione, ecc.). Si tiene poi conto dell’inattività al lavoro che abbia determinato un calo del reddito. Si considerano poi i danni morali, ossia la sofferenza fisica e psicologica per la lesione riportata. Infine si conteggiano i danni biologici, ossia la perdita di funzionalità del corpo che può essere tanto temporanea quanto definitiva (il tutto valutato secondo apposite tabelle che tengono conto dell’entità delle lesioni e dell’età della vittima).

Cane morte un altro animale: cosa si rischia?

Il padrone di un cane che azzanna, aggredisce, morde o uccide un altro animale – di qualsiasi specie si tratti – non commette reato. Difatti il reato di uccisione di animale scatta solo quando questo viene commesso da una persona per crudeltà o altro futile motivo. 

Dunque, quando un cane uccide o ferisce un altro cane, un gatto, una gallina, un coniglietto d’India o altro animale di proprietà altrui, il relativo proprietario non può sporgere querela o denuncia. Può solo procedere in via civile per chiedere il risarcimento dei danni. 

Difatti l’articolo 2052 del codice civile stabilisce che il proprietario di un animale o chi se ne serve per il tempo in cui lo ha in uso, è responsabile dei danni cagionati dall’animale, sia che fosse sotto la sua custodia, sia che fosse smarrito o fuggito.

Da ciò si evince che:

  • la responsabilità fa capo a chi ha il cane in custodia, anche se non è il proprietario; ragion per cui, chi porta a spasso il cane di un’altra persona, è responsabile per i danni procurati dall’animale;
  • la responsabilità è di tipo “oggettivo”: prescinde cioè dalla volontà dell’uomo (dal dolo o dalla colpa), ma deriva per il semplice rapporto intercorrente tra quest’ultimo e l’animale;
  • la responsabilità scatta anche se il cane fugge dal recinto o dalla catena a cui era assicurato;
  • la responsabilità permane per tutto il tempo in cui il cane è fuggito.

Quando il padrone non è responsabile per il proprio cane

Per evitare di dover risarcire i danni procurati dal cane bisognerebbe dimostrare che l’incidente si è verificato per caso fortuito, cosa tutt’altro facile da provare. Il tipico caso fortuito è quello determinato dalla condotta imprudente e negligente della vittima: si pensi a una persona che tira delle pietre contro il cane generando in lui la risposta aggressiva. 

Un altro caso fortuito è quello in cui il cane aggredisce e ferisce un altro cane dal quale viene in precedenza aggredito. Anche se non esiste la “legittima difesa” per i cani, si può comunque invocare appunto il caso fortuito, cioè un evento imprevedibile e inevitabile che esclude quindi ogni responsabilità in capo al proprietario dell’animale. Quindi, se un cane morde un’altro solo per difendersi, il proprietario del primo non è responsabile. 

Non c’è invece possibilità di appellarsi al caso fortuito quando il cane si avventa su un altro solo perché quest’ultimo si era limitato ad abbaiargli contro.

Come agire contro il proprietario del cane che morde o aggredisce un altro animale?

Come anticipato, la legge prevede solo una responsabilità civile – e non penale – in capo al proprietario del cane che ferisce un altro animale. Ed abbiamo anche detto che “responsabilità civile” significa semplicemente “obbligo di risarcire il danno” alla vittima.

Ciò implica la necessità di:

  • contattare un avvocato civilista;
  • affidargli il mandato per agire contro il responsabile anticipando le spese processuali.

L’avvocato tenterà prima una soluzione bonaria con una diffida alla controparte e, in caso di mancato accordo, avvierà una causa.

Quali danni vanno risarciti in caso di aggressione di un cane?

Se un cane aggredisce un altro cane, i danni lievitano a seconda che ciò abbia procurato solo ferite o anche la morte.

Nel primo caso si otterrà il risarcimento di tutte le spese mediche e veterinarie, più il danno morale per il tempo perso nelle cure e la preoccupazione.

Nel secondo caso invece si ottiene il risarcimento per il valore commerciale dell’animale (se si tratta di animale di razza, acquistato al negozio e di cui si possa fornire prova) e il risarcimento del danno morale, ossia per la sofferenza per la perdita dell’animale da affezione.

 
Pubblicato : 14 Marzo 2023 19:00