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Bonus acquisto carburanti: tutto quello che devi sapere

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(@mariano-acquaviva)
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Bonus benzina: cos’è e come funziona? Chi può chiedere il contributo per l’acquisto di carburanti? Cos’è la carta sociale “Dedicata a te”?

Il caro benzina colpisce le tasche di tutti gli italiani, anche di coloro che usano poco l’auto o i veicoli pubblici. L’aumento del carburante per i mezzi di trasporto influisce infatti sui prezzi dei prodotti che acquistiamo quotidianamente, ad esempio al supermercato.

Per combattere i pesanti rincari, il governo ha stanziato una certa somma di denaro destinata alle persone meno abbienti, affinché queste ultime possano far fronte all’aumento dei prezzi. Con il presente articolo vedremo tutto quello che devi sapere sul bonus acquisto carburanti.

Cos’è il bonus benzina?

Il bonus acquisto carburanti (meglio noto come “bonus benzina”) è un contributo una tantum elargito dallo Stato a favore delle famiglie meno abbienti, il cui reddito non superi una certa soglia.

Si tratta di una misura economica pensata per fronteggiare il cosiddetto caro benzina, oramai da anni divenuto una triste e costante realtà.

Il bonus benzina si pone come rimedio alternativo ad altre soluzioni in passato adottate dal governo, come ad esempio il taglio delle accise sui carburanti.

Chi ha diritto al bonus acquisto carburanti?

Il bonus benzina spetta a tutti coloro che sono stati beneficiari della cosiddetta “Dedicata a te”, cioè della carta elettronica con un contributo di 382,50 euro destinato alla spesa e ai generi alimentari di prima necessità.

Il governo ha disposto l’erogazione di una ricarica aggiuntiva sulla carta sociale dell’importo di circa 80 euro, utilizzabili solo per l’acquisto di carburante (benzina, diesel, GPL e metano).

Il bonus benzina viene quindi concesso solamente alle persone:

  • già in possesso della cartaDedicata a te”, contenente il contributo una tantum per l’acquisto di generi alimentari;
  • con Isee inferiore a 15mila euro.

A questo punto, occorre capire a chi spetta la carta risparmio spese denominata “Dedicata a te”, visto che solo i titolari possono beneficiare del bonus acquisto carburanti.

Carta “Dedicata a te”: a chi spetta?

La carta “Dedicata a te” può essere ritirata presso gli uffici postali ed è destinata ai nuclei familiari con Isee fino a 15mila euro.

Ai fini dell’assegnazione della tessera (che è del tutto equiparabile, in quanto a funzionamento, a una normale carta prepagata), sono preferiti i nuclei con tre o più componenti e con figli piccoli (nati entro il 31 dicembre 2009).

In assenza di prole, la preferenza va alle famiglie con tre o più componenti. I restanti posti in graduatoria sono assegnati in base al numero e all’età dei componenti.

In buona sostanza, lo Stato, a parità di condizioni economiche, ha preferito i nuclei familiari più numerosi.

Tutti i percettori del Reddito di cittadinanza, del Reddito di inclusione o dei sussidi di disoccupazione (ad esempio, Naspi) non hanno diritto al contributo, anche se a riceverli è un solo componente del nucleo familiare.

La carta “Dedicata a te” non è erogata, inoltre, ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di:

  • indennità di mobilità;
  • fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
  • cassa integrazione guadagni (CIG);
  • qualsiasi forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria erogata dallo Stato.

Come ottenere il bonus benzina?

Chi è già titolare della carta “Dedicata a te” riceve in automatico il bonus benzina, pari come detto a 80 euro. L’importo è erogato direttamente sulla carta sociale.

Tutti gli altri, invece, possono solo sperare di attendere lo scorrimento della graduatoria e di ricevere la carta “Dedicata a te”.

Quest’ultima, infatti, non deve essere richiesta: le famiglie aventi diritto sono individuate dall’Inps sulla base dei criteri visti in precedenza.

Per aver diritto alla carta “Dedicata a te” (e, di conseguenza, al bonus benzina) è dunque sufficiente l’iscrizione all’anagrafe comunale della popolazione residente, oltre ovviamente al requisito reddituale (Isee inferiore a 15mila euro).

Insomma: la carta non è richiedibile dal cittadino, poiché i beneficiari vengono individuati dall’Inps e dai Comuni.​

Sono poi questi ultimi a comunicare agli interessati l’assegnazione del beneficio e le modalità di ritiro delle carte presso tutti gli uffici postali.​

 
Pubblicato : 9 Ottobre 2023 07:30