Autovelox, tutor e T-red sono spesso coinvolti in inchieste penali e messi sotto sequestro. Ma, nonostante l’irregolarità, la multa può essere comunque valida.

Spesso gli apparecchi di controllo elettronico della velocità, come autovelox, tutor e T-Red, sono al banco degli imputati: vengono sequestrati e si trovano al centro di veri e propri scandali che coinvolgono le stesse autorità che li hanno installati (polizia, Comuni, ecc.). Non sempre però tali procedimenti penali rendono nulle anche le relative multe che, prima del sequestro stesso, sono state elevate nei confronti degli automobilisti.

Poniamo il caso di un soggetto che abbia ricevuto una serie di multe da un autovelox posto su una strada statale. Dopo qualche mese, l’automobilista legge sul giornale che l’apparecchio è stato sequestrato dalla Procura della Repubblica. Si chiede a questo punto se possa fare ricorso e ottenere la restituzione dei soldi che ha versato. Insomma, in caso di autovelox sequestrato la multa è illegittima? Cerchiamo di fare il punto della situazione.

Se è scaduto il termine del ricorso o ho pagato posso fare ricorso?

Partiamo dalla questione più scomoda ma anche più semplice da analizzare. La multa contro un autovelox non può più essere contestata se:

• sono scaduti i termini per fare ricorso (30 giorni al Giudice di Pace o 60 giorni al Prefetto);
• si è ormai pagato spontaneamente l’importo (il versamento della sanzione “in misura ridotta” – ossia per come riportata sul verbale – implica la rinuncia al ricorso).

Questo significa che, ad esempio, chi apprenda la notizia del sequestro degli autovelox quando ormai dopo molto tempo da quando ha ricevuto il verbale o dopo aver ottemperato al pagamento dell’infrazione non può intraprendere alcuna azione giudiziale.

Quando il sequestro dell’autovelox incide sulla validità della multa

Anche quando i termini per fare ricorso siano ancora aperti e non vi sia stato il pagamento, non sempre si può sperare nell’annullamento del verbale nonostante il sequestro dell’autovelox. Tutto dipende dai motivi per cui è stata aperta l’indagine penale.

Le uniche ipotesi in cui l’illegittimità dell’autovelox rende illegittime anche le multe sono quelle particolarmente gravi in cui è stata compromessa la corretta modalità di rilevamento dell’infrazione. Ciò succede, in genere, per a causa di una apparecchiatura non idonea sotto il profilo tecnico (ad esempio, per mancanza di taratura o di omologazione) o per il mancato rispetto delle norme amministrative (postazioni non corrette, assenza del cartello con l’avviso preventivo, mancanza del decreto prefettizio di autorizzazione, ecc.). Leggi sul punto Come si può annullare la multa autovelox.

Il verbale può essere inoltre annullato quando gli autovelox siano stati strumento per la commissione di reati di falso, truffa e abuso d’ufficio. Uno per tutti è il caso dell’autovelox truccato o clonato per truffare gli automobilisti.

In sintesi, è possibile ottenere l’annullamento del verbale solo qualora il reato nel quale l’apparecchio di rilevamento della velocità sia coinvolto abbia effettivamente invalidato la multa.

Diverso è il caso in cui il reato in cui è coinvolto l’autovelox non incide direttamente sulla multa. Si pensi all’autovelox installato a seguito di una gara d’appalto viziata per corruzione; questo tipo di reato non incide sulla legittimità della multa se l’apparecchiatura era comunque a norma di legge. Pertanto, il verbale è valido.

Come sapere le ragioni del sequestro

Il cittadino cauto può informarsi, presso il comando di polizia stradale competente, dell’eventuale pendenza di procedimenti di archiviazione dei verbali emessi con autovelox non a norma. Di sicuro, un avvocato potrà avere informazioni più dettagliate sul punto.