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Autovelox e telelaser: regole sulla segnalazione preventiva

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(@angelo-greco)
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Anche per il Telelaser vige la regola come per gli autovelox che deve essere presegnalato da un cartello mobile?

Ti è mai capitato di viaggiare su una strada e domandarti se l’autovelox che hai appena superato era segnalato correttamente? Sai qual è la differenza tra un autovelox e un telelaser? E come riconoscerli e difenderti da eventuali sanzioni ingiuste? È davvero necessario che le postazioni mobili siano presegnalate da cartelli fissi e quelle mobili da cartelli mobili?  Questo articolo risponderà a queste e molte altre domande sulle regole sulla segnalazione preventiva di autovelox e telelaser. Ma procediamo con ordine.

Autovelox, Telelaser, Scout Speed, Tutor: cosa sono e come funzionano?

Autovelox, telelaser, scout speed e tutor sono strumenti di controllo della velocità, ma ognuno funziona in modo diverso:

  1. autovelox: posizionato in specifici punti della strada, rileva la tua velocità nell’esatto momento del tuo passaggio. Può essere fisso (collocato in pianta stabile dalla polizia, di solito dentro appositi box per proteggerli dagli agenti atmosferici e dai vandali) oppure mobile (viene posizionato, di volta in volta, dalla polizia che li colloca su treppiedi o all’interno della propria auto);
  2. telelaser: il “cugino mobile” dell’autovelox. Si tratta di uno strumento, simile a una grossa pistola, che rileva anch’esso, come l’autovelox, la velocità dell’auto in un determinato momento. Non può funzionare autonomamente: c’è sempre bisogno di un agente che lo sorregga e lo punti in direzione di un’auto. Può rilevare la tua velocità anche a 600 metri di distanza;
  3. Scout Speed: una versione “in movimento” dell’autovelox, installata direttamente su un veicolo della polizia, che si muove insieme ad essa. È quindi molto ben nascosto ed è in grado di fare le foto alle auto, su entrambi i sensi di marcia, che superano i limiti di velocità;
  4. Tutor: installato in almeno due punti su un tratto di strada, misura la velocità media dell’automobilista tra la porta di entrata e quella di uscita. Dunque non è sufficiente decelerare alla prima telecamera se poi, subito dopo, si torna a correre: bisogna mantenere una velocità media entro i limiti stabiliti dai segnali o dal codice della strada.

Come vengono segnalati autovelox, tutor e telelaser?

La trasparenza è fondamentale. Non basta posizionare questi strumenti di controllo elettronico della velocità: la legge impone anche di segnalarli in modo chiaro. Un cartello deve preavvisare del “controllo elettronico della velocità” per autovelox, telelaser e tutor, mentre per il tutor cambia in “controllo elettronico della velocità media“. Ogni errore in queste diciture può rendere una multa nulla.

Queste regole valgono anche per lo scout speed: benché sia in continuo movimento, anch’esso deve tenersi nel raggio di azione del cartello preventivo di avviso, a pena di nullità della multa.

Il cartello con il preavviso deve essere ben visibile: non oscurato da vegetazione o da altri cartelli. Eventuali atti di vandalismo, come scritte con le bombolette spray, potrebbero pregiudicare la lettura del cartello e rendere nulla la multa.

A quale distanza devono trovarsi l’autovelox, il tutor o il telelaser?

Secondo la Cassazione, rispetto al cartello che fissa il limite di velocità, l’apparecchio elettronico deve essere posizionato a non meno di 1 km. Si deve prendere in considerazione l’ultimo cartello, anche se è una ripetizione di uno precedente identico o se non fa che ribadire il limite imposto dal codice della strada.

Quanto invece alla distanza minima tra il cartello con l’avviso preventivo e l’autovelox, il tutor o il telelaser, la legge non dice nulla. La Cassazione ha detto che l’apparecchio deve trovarsi a una «distanza ragionevole» per consentire una dolce frenata, in modo da impedire che una brusca manovra – tipica di chi si accorge all’ultimo minuto di una telecamera – possa costituire un pericolo per il traffico.

Nel silenzio della legge, il Ministero dei Trasporti ha imposto dei limiti più precisi alla distanza tra il cartello preventivo e lo strumento di controllo elettronico della velocità:

  • 250 metri per autostrade e strade extraurbane principali;
  • 150 metri per strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento;
  • 80 metri per le altre strade.

Quanto invece alla distanza massima tra il presegnale e la postazione, questa deve essere di 4 km, superati i quali la multa è illegittima, a meno che ovviamente il cartello non sia stato ripetuto.

Se, dopo il presegnale, sono presenti intersezioni, il cartello deve essere ripetuto a beneficio di chi proviene dalle strade laterali. In caso contrario, la multa è illegittima.

Prima di un autovelox o un telelaser mobile deve esserci un cartello mobile?

È un falso luogo comune quello di ritenere che gli autovelox fissi debbano essere presegnalati da cartelli fissi (ossia piantati nel terreno ai margini della strada) mentre i telelaser e gli autovelox mobili debbano essere presegnalati da cartelli mobili (quelli cioè posizionati di volta in volta dalla polizia ai margini della carreggiata).

In verità la legge (art. 142 comma 6 bis del Codice della strada) si limita solo a dire che le postazioni di rilevamento elettronico della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice». Nella dizione della norma non c’è alcun riferimento quindi alla distinzione tra segnalazioni mobili e fisse.

In verità, la direttiva Minniti del 2017 stabilisce un caso eccezionale. Laddove un autovelox mobile venga collocato su una strada ove i controlli elettronici della velocità avvengono sporadicamente, oltre al cartello piantato nel terreno in modo stabile, è necessario aggiungerne un secondo, di quelli amovibili, collocato ai margini della strada (di norma con l’icona del cappello della polizia). Anche quest’ultimo deve essere posizionato non a ridosso dell’autovelox ma ad un’adeguata distanza da esso, in modo da consentire ai conducenti di frenare per tempo. Il secondo cartello funge così da vero e proprio avvertimento, visto che il primo ha perso la sua funzione deterrente per via della sporadicità dei controlli.

 
Pubblicato : 16 Ottobre 2023 10:30