Come funziona il risarcimento per chi subisce danni da un’auto che scappa senza fornire i dati dell’assicurazione. Chi paga? E quando? Ecco come proteggere i propri diritti.

Ti è mai capitato di chiederti cosa succede, in caso di incidente stradale, se l’altro conducente scappa senza fornire i dati della sua assicurazione? E se tu fossi un semplice passeggero, avresti comunque diritto a un risarcimento e a chi dovresti rivolgerti per ottenerlo?

Nell’articolo che segue, risponderemo a queste domande e ti illustreremo le recenti sentenze in materia. Ci occuperemo, in particolare, di spiegare chi paga i danni del trasportato se un’auto pirata causa un incidente. Ma procediamo con ordine.

Cosa succede a chi scappa dopo un incidente?

Nel caso di incidente stradale con feriti è obbligo dei conducenti fermarsi e attendere l’arrivo della polizia. Gli agenti devono infatti identificare i soggetti coinvolti e redigere il verbale per accertare le relative responsabilità. Chi va via prima, anche se si è assicurato del buon stato di salute dell’altro automobilista, commette il reato di fuga e può essere denunciato. Il colpevole rischia la reclusione da 6 mesi a 3 anni, nonché la sospensione della patente di guida da 1 a 3 anni. L’illecito penale scatta anche nei confronti di chi, ritenendo che l’altro conducente non si sia fatto nulla, si allontana col consenso di quest’ultimo.

Se però si tratta di incidente senza feriti, la fuga è punita solo a livello amministrativo con una sanzione pecuniaria che va da 296 a 1.184 euro.

Chi risarcisce i danni in caso di auto pirata?

Abbiamo sinora visto i profili della responsabilità penale. Occupiamoci ora di comprendere chi paga il risarcimento se un’auto scappa dopo l’incidente.

Il danneggiato che non ha colpa viene risarcito dal Fondo Garanzia Vittime della Strada (gestito da Consap) a cui può inoltrare la propria richiesta senza che vi sia anche la necessità di sporgere una denuncia contro ignoti alla polizia.

Il Fondo risarcisce:

• i danni fisici;
• i danni al mezzo solo se c’è stato un grave danno alla persona e comunque applicando una franchigia di 500 euro.

Il passeggero ha diritto ad essere risarcito?

Anche gli eventuali passeggeri hanno diritto ad essere risarciti nell’ipotesi di incidente con un’auto pirata. E ciò vale indipendentemente da chi abbia la responsabilità del sinistro. La legge infatti riconosce il diritto al risarcimento al cosiddetto «terzo trasportato» anche se il conducente nella cui auto si trovava è colpevole (in tutto o in parte).

A chi deve chiedere il risarcimento il passeggero?

A differenza del conducente, il passeggero non deve presentare la richiesta di risarcimento al Fondo di Garanzia ma direttamente all’assicurazione dell’auto ove era trasportato.

Infatti, l’articolo 141 del codice delle assicurazioni private garantisce il risarcimento anche quando l’auto pirata non viene identificata o è priva di assicurazione.

Immagina di viaggiare come passeggero in un’auto che viene improvvisamente travolta da un veicolo di colore scuro. L’auto pirata provoca gravi danni e fugge senza prestare soccorso. Per ottenere il risarcimento dovrai presentare la domanda all’assicurazione dell’auto in cui viaggiavi.

 E se l’assicurazione rifiuta di pagare?

L’assicurazione non può evitare il pagamento sostenendo di non essere responsabile o suggerendo che la richiesta di risarcimento dovrebbe essere indirizzata ad un altro ente, come il Fondo di Garanzia per le vittime della strada.

C’è bisogno di dimostrare la responsabilità dei conducenti?

Il terzo trasportato, come detto, non deve dimostrare la responsabilità dell’auto pirata. La tutela garantita dal codice delle assicurazioni riconosce al trasportato il diritto di pretendere il risarcimento solamente dimostrando il danno subito e che tale danno deriva dall’incidente. Non è necessario, quindi, provare la responsabilità dei conducenti coinvolti.

Anche se non puoi identificare o dimostrare la colpa dell’auto pirata, hai comunque diritto al risarcimento se sei stato danneggiato nell’incidente.